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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2019

19/12/2019 - Nuovo Patto per la salute 2019-2021

Il 18 dicembre 2019 è stato approvato in via definitiva dalla Conferenza Stato-Regioni il nuovo Patto per la salute 2019-2021: un accordo finanziario e programmatico tra Governo e Regioni, di durata triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del nostro Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

 

14/11/2019 - Salute in città

Angela Spinelli e Eleonora Soggiu (ISS) commentano il rapporto dell’OMS “The Power of Cities: Tackling Noncommunicable Diseases and Road Traffic Injuries” sul ruolo delle città nella lotta alle malattie croniche e agli incidenti stradali. Il documento si concentra in particolare su 10 azioni che, realizzate localmente, possono avere ripercussioni globali.

 

31/10/2019 - L’epidemiologia: una, nessuna e centomila. Quale contributo per la sanità pubblica?

L’epidemiologia come protagonista nell’offrire ai decisori indicazioni utili per l’azione in sanità pubblica. È questo il messaggio principale emerso dal XLIII Convegno AIE 2019 che si è svolto a Catania il 23-25 ottobre scorsi. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone da tutta Italia, è stato organizzato dalla Associazione Italiana di Epidemiologia in collaborazione con l’Assessorato Regionale alla Salute, l’Università degli Studi di Catania, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e il CEFPAS di Caltanissetta. Leggi la riflessione di Salvatore Scondotto (Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, Regione Siciliana, Palermo).

 

24/10/2019 - Dall’Ocse i dati sull’impatto dell’eccesso ponderale sui bilanci nazionali

Oggi più della metà della popolazione di 34 su 36 Paesi dell’OCSE è in sovrappeso e quasi 1 persona su 4 è obesa. Una condizione che, secondo le stime, nei prossimi 30 anni riguarderà 92 milioni di cittadini e che ridurrà la speranza di vita di 3 anni entro il 2050. È quanto emerge dal rapporto OCSE “The Heavy Burden of Obesity. The Economics of Prevention”. Leggi il commento di Angela Spinelli e Paola Nardone (ISS) con il focus dedicato alla situazione italiana dove il sovrappeso rappresenta il 9% della spesa sanitaria e riduce il PIL del 2,8%.

 

26/9/2019 - Disuguaglianze di salute in Europa: il nuovo report dell’Oms Europa

Il gap di salute fra ricchi e poveri si riduce meno dell’atteso: è questo il messaggio chiave che emerge dal rapporto dell’Ufficio europeo dell’Oms “Healthy, prosperous lives for all: the European Health Equity Status Report (2019)”. In termini di speranza di vita alla nascita i dati raccolti in 19 Paesi della Regione indicano che la differenza media è di 3,9 anni nelle donne (speranza di vita media 82 anni) e di 7,6 anni negli uomini (speranza di vita media 76,2 anni). È stato inoltre analizzato l’effetto di otto politiche sulla riduzione delle differenze di salute fra classi sociali: aumento di 1000 dollari del Pil pro capite; riduzione delle disuguaglianze di reddito; riduzione del tasso di disoccupazione; riduzione delle spese private per la salute; aumento delle spese di protezione sociale; aumento del finanziamento del sistema sanitario pubblico; aumento della spesa pubblica sulle politiche del lavoro; aumento della spesa pubblica nelle abitazioni e condizioni di vita. tra questi l’unico parametro a non avere effetto sulle disuguaglianze è risultato essere l’aumento del reddito pro capite, mentre le politiche del lavoro e le condizioni di vita e abitative hanno l’effetto massimo. Per maggiori informazioni scarica il documento.

 

5/9/2019 - Programma Ccm 2019

Il programma annuale di attività per il 2019 del Ccm, pubblicato il 2 agosto scorso, prevede la divisione in due ambiti operativi: area progettuale e azioni centrali. Nell’area progettuale troviamo tre campi di intervento: patologie trasmissibili, patologie non trasmissibili e azioni di sistema, per un totale di nove linee di intervento. Della disponibilità economica per il 2019 (pari a 8.447.600,00 euro) il 50% è stato devoluto a favore delle linee progettuali e l’altro 50% a vantaggio delle azioni centrali. Le proposte per l’area progettuale e la relativa nota di trasmissione devono essere inviate entro e non oltre le ore 12.00 del 16 settembre 2019. Gli enti partner (Regioni, Province autonome, Iss, Inail, Inmp e Agenas) devono presentare le proposte sotto forma di progetti esecutivi, redatti secondo lo standard Ccm 2019 e seguendo la guida alla progettazione. Ciascun ente partner trasmette al direttore operativo del Ccm un massimo di due proposte di progetto. Le proposte devono prevedere: il coinvolgimento di almeno tre Regioni, appartenenti alle tre differenti aree geografiche Nord, Centro, Sud; un finanziamento non superiore a 450.000 euro. Gli indirizzi di posta elettronica ai quali inviare le proposte sono i seguenti: dgprev@postacert.sanita.it; s.mele@sanita.it; p.rosi@sanita.it. Infine il comitato scientifico esaminerà i progetti esecutivi e individuerà quelli finanziabili. Per una più completa informazione sull’iter procedurale consulta la pagina dedicata sul sito del Ccm.

 

18/7/2019 - Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere

Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nonché nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici. Tutto questo indica quanto sia importante tenere conto delle differenze “sesso e/o genere dipendenti” per tutti, a tutte le età. L’Oms introduce infatti proprio il concetto di “medicina di genere” definendolo come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. A questo proposito, in Italia, il 13 giugno 2019, il Ministro della Salute ha approvato formalmente il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale firmando il decreto attuativo relativo alla Legge 3/2018. Sebbene l’interesse per la medicina di genere si stia diffondendo in tutto il mondo, con l’approvazione di questa legge l’Italia è stata il primo Paese in Europa a formalizzare l’inserimento del concetto di “genere” in medicina, indispensabile a garantire ad ogni persona la cura migliore, rispettando le differenze e arrivando a una effettiva “personalizzazione delle terapie”. Leggi l’approfondimento a cura dei ricercatori Iss.

 

6/6/2019 - Disuguaglianze di salute: politiche sanitarie e non sanitarie (i materiali del convegno 2019)

Accrescere livello di consapevolezza relativamente alle disuguaglianze di salute, evidenziando il ruolo centrale del settore sanitario ma anche ampliando il coinvolgimento degli attori non sanitari, nell’ottica di una sempre maggiore intersettorialità con un’attenzione particolare ai determinanti sociali di salute. Questo l’obbiettivo principe del convegno “Disuguaglianze di salute: politiche sanitarie e non sanitarie” che si è svolto all’Istituto superiore di sanità (Iss) il 30 maggio 2019. La Giornata – organizzata dall’Iss e dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) – rientra tra le iniziative nell’ambito della terza edizione del Festival dello sviluppo sostenibile e ha visto la partecipazione dei maggiori esperti nazionali e internazionali sul tema. Leggi l’approfondimento a cura dei ricercatori Iss e scarica le presentazioni.

 

11/4/2019 - Giornata mondiale della salute 2019

Il 7 aprile si è celebrata, come ogni anno, la Giornata mondiale della salute (World Health Day) il cui slogan era “Copertura sanitaria universale: per tutti, ovunque” (Universal health coverage: everyone, everywhere). Lo scopo primario dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la comunità internazionale sull'importanza del libero ed equo accesso, per tutti, a cure sanitarie di qualità. Questo, infatti, è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) fissati dall’Onu per il 2030. A tal proposito gli operatori sanitari hanno un compito centrale: fornire indicazioni agli amministratori per individuare ciò di cui le persone hanno bisogno in merito all’assistenza sanitaria. È possibile monitorare i passi compiuti nel mondo verso una copertura sanitaria universale visitando il sito, “Universal Health Coverage Data Portal” lanciato nel 2016 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Per maggiori informazioni consulta le pagine dedicate a: sul sito dell’Oms i “Campaign Essentials” (pdf 720 kb) dell’edizione 2019, la pagina sul World Health Day 2019 e le pagine dell’Universal Health Coverage Data Portal; “I principi del Servizio sanitario nazionale (Ssn)” sul sito del ministero della Salute.

 

22/3/2019 - W L’amore: progetti e materiali per l'educazione affettiva e sessuale

In Emilia-Romagna, dal 2013, è attivo il progetto “W l'amore” rivolto agli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado e dei contesti educativi extrascolastici con lo scopo di promuovere benessere e competenze nella sfera affettiva e sessuale. In particolare, il progetto mira ad aiutare i preadolescenti ad aumentare le informazioni e a potenziare attitudini e abilità riguardanti le relazioni interpersonali, l’affettività e la sessualità, con l’obiettivo di vivere questa dimensione della propria vita in modo consapevole e sicuro, rispettoso di sé e degli altri. Per approfondire leggi il commento a cura di Paola Marmocchi, consulente del Progetto W l’amore, Loretta Raffuzzi (Azienda Usl della Romagna) ed Eleonora Strazzari (Azienda Usl di Bologna).

 

14/3/2019 - Impatti economici e sociali e benefici dei sistemi sanitari (2019)

I sistemi sanitari hanno un impatto positivo sulla performance economica di altri settori dell’economia nazionale, attraverso i posti di lavoro che generano e grazie all’acquisto di beni e servizi. È quanto sostiene il report “Economic and social impacts and benefits of health systems (2019)” pubblicato dall’Oms Europa a marzo 2019. Il rapporto fornisce evidenze e metodi pratici per dimostrare che il settore sanitario è essenziale per un’economia stabile e funzionante e mira a supportare i decisori europei, fornendo orientamenti e strumenti per impegnarsi in un dialogo più forte con i ministeri delle finanze e le istituzioni internazionali al fine di prevenire la mancanza di investimenti nella salute. Il documento fornisce un quadro che i responsabili delle politiche a livello nazionale, regionale e locale possono applicare per dimostrare che i sistemi sanitari sono un settore chiave per portare avanti l'attuazione degli obiettivi locali e nazionali per lo sviluppo sostenibile. Per approfondire consulta il documento completo.

 

14/3/2019 - Studio nazionale Fertilità: le politiche possibili

In questo commento Maria Castiglioni e Gianpiero Dalla Zuanna del dipartimento di Scienze statistiche dell’Università di Padova fanno il punto sugli interventi che potrebbero aumentare il tasso di fecondità nel nostro Paese in cui, anche se la fecondità dal 2010 non è variata di molto, il numero di nati è drasticamente diminuito. Le riflessioni, discusse durante il convegno di presentazione dei risultati dello Studio nazionale Fertilità (Roma, 19 febbraio 2019), affrontano vari aspetti del sostegno economico alla genitorialità, come le modalità di erogazione degli assegni familiari e la gestione dei bambini in età da asilo nido. Per approfondire leggi il commento e visita la pagina dedicata allo Studio nazionale Fertilità.

 

7/3/2019 - 8 marzo 2019: la salute delle donne

L’8 marzo è un’occasione per ricordare alcuni aspetti di salute che riguardano le donne. I ricercatori Iss hanno realizzato tre clip video per parlare di altrettanti argomenti collegati alla salute di genere. Laura Lauria fa il punto sui consultori familiari ricordandone gli ambiti di intervento, ripercorrendone la storia e fornendo informazioni utili sui servizi che offrono.

Serena Donati parla della necessità di prestare attenzione alla salute femminile durante la menopausa e dell’importanza di parlare con il medico di fiducia, sia per fronteggiare gli eventuali sintomi, sia per modificare gli stili di vita in vista di una nuova fase della propria vita. Infine, Angela Giusti affronta il tema dell’allattamento ricordando le principali indicazioni di salute pubblica e declinandole sulle esigenze di ciascuna donna. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento dedicato.

 

28/2/2019 - Rare Disease Day 2019

In occasione della Giornata mondiale sulle malattie rare (28 febbraio) EpiCentro richiama l’attenzione di operatori sanitari e cittadini sul lavoro e le attività che il Centro nazionale malattie rare (Cnmr) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) svolge nell’ambito della ricerca, consulenza e documentazione sulle malattie rare e farmaci orfani finalizzata a prevenzione, trattamento e sorveglianza. In Italia, al 2017 sono stati segnalati dal Registro nazionale malattie rare del Cnmr circa 298.921 casi di malattie rare che riguardano 1251 patologie incluse nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), circa 40 mila in più rispetto allo scorso anno. Il Cnmr, inoltre, nell’ambito delle celebrazioni per il Rare Disease Day 2019 promuove in un convegno dedicato (1 marzo) la XI edizione del “Volo di Pegaso, un ponte tra scienza ed arte”, concorso artistico dell’Iss.

 

14/2/2019 - Programma Ccm 2018: iter di approvazione

Il 26 novembre 2018 si è concluso l’iter di valutazione dei progetti di attuazione del programma Ccm 2018. La Direzione Generale della Prevenzione ha inviato il programma a tutti gli Enti partner (Regioni, Province Autonome, Iss, Inail, Inmp, Agenas), invitandoli a trasmettere le proprie proposte. Ogni Ente ha avanzato un massimo di due proposte di progetto, nell’ambito delle otto linee di intervento identificate in tabella 1a del programma Ccm 2018. In totale gli Enti partner hanno inviato 34 proposte. Il Comitato Scientifico del Ccm ha assegnato un voto a ciascuno progetto. Tenendo conto della disponibilità economica dell’area progettuale del programma Ccm 2018, pari a 2.729.497 euro, sono stati ammessi sette progetti esecutivi. Per approfondire consulta la pagina dedicata sul sito del Ccm.

 

14/2/2019 - Dall’Emilia-Romagna la prima legge regionale sulla promozione della salute

Dal 1 gennaio 2019, in Emilia-Romagna è entrata in vigore la legge regionale sulla promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e sulla prevenzione primaria. Questo nuovo dispositivo legislativo è frutto del lavoro di tutte le parti politiche e, nel suo mettere al centro la prevenzione, può essere considerato uno strumento che valorizza e supporta il Piano regionale della prevenzione (Prp). Due gli obiettivi: creazione di un sistema regionale di promozione della salute e messa in atto di politiche focalizzate sulla prevenzione delle malattie prevenibili, sull’invecchiamento sano (active ageing), sul prolungamento della qualità della vita, sulla riduzione dei bisogni di cura e sul raggiungimento del più alto standard di salute fisica e psichica possibile. Per maggiori informazioni leggi il commento di Adriana Giannini (Regione Emilia-Romagna).

 

10/1/2019 - La Commissione europea lancia una call per best practice

La DG Sante e il Joint Research Centre della Commissione europea stanno selezionando best practice in sanità pubblica, come ad esempio interventi che si sono dimostrati efficaci a livello locale, regionale o nazionale, che possono essere condivisi tra Stati membri o ulteriormente sviluppati, e che consentono di raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goal) 3.4, il cui scopo riguarda la riduzione di un terzo entro il 2030 della mortalità prematura per malattie croniche attraverso strategie di prevenzione e percorsi terapeutici, e la promozione della salute mentale e del benessere. Le parti interessate sono invitate a presentare le esperienze risultate efficaci attraverso il portale delle best practice entro il 31 gennaio prossimo; tutte le pratiche presentate entro tale data saranno valutate nella primavera 2019. I titolari delle pratiche selezionate come "migliori" saranno invitati a un workshop espositivo (previsto per il giugno 2019) con i rappresentanti degli Stati membri per presentare la propria esperienza. Le pratiche selezionate come "migliori" riceveranno inoltre un certificato di riconoscimento e saranno pubblicate sul portale delle migliori pratiche. Per maggiori informazioni consulta il portale delle best practice e scarica la guida per la sottomissione di best practice.