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Antibioticoresistenza e uso di antibiotici in Emilia-Romagna: 10 anni di sorveglianza

Maria Luisa Moro e Carlo Gagliotti – Agenzia sanitaria e sociale Regione Emilia-Romagna

 

27 febbraio 2014 - Pubblicato a ottobre 2013 dall’Agenzia sanitaria e sociale dell’Emilia-Romagna, il rapporto 2012 su antibioticoresistenza e uso di antibiotici (pdf 1,4 Mb) segna il decennale dall’attivazione del sistema di sorveglianza regionale. Il quadro di insieme dei primi 10 anni di sorveglianza mostra come dal 2003 l’aumento delle resistenze agli antibiotici, in particolare tra i microrganismi Gram negativi, quali Klebsiella pneumoniae e Escherichia coli, sia stato estremamente preoccupante tanto da apparire, in alcune fasi, inarrestabile.

 

I dati dell’Emilia-Romagna, fotografano una situazione in linea con la media nazionale ma più grave rispetto a quella di molti Paesi europei (come per esempio la Germania, la Gran Bretagna o i Paesi scandinavi). Secondo lo European Center for Disease Control (Ecdc), il fenomeno della resistenza agli antibiotici resta uno dei maggiori problemi di salute pubblica, guidato in larga parte da un uso non corretto di questi farmaci. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento di batteri multi-resistenti, cioè resistenti a più classi di antibiotici, che porta sempre più spesso a ricorrere ad antibiotici di ultima linea, come i carbapenemi. Ma, come succede per gli altri antibiotici, l’aumento dell’uso di questi ultimi innesca, a sua volta, la comparsa di batteri resistenti, contro i quali non ci sono armi efficaci.

 

Nonostante la situazione in Emilia-Romagna sia ancora preoccupante, le attività messe in campo in ambito regionale per favorire il controllo delle infezioni (ad esempio il controllo della diffusione degli enterobatteri resistenti ai carbapenemi) e l’uso appropriato degli antibiotici in ambito territoriale e ospedaliero hanno mostrato i primi effetti positivi con un’inversione di tendenza caratterizzata dalla riduzione dell’uso degli antibiotici e dell’antibioticoresistenza.

 

Questi risultati, pur se positivi, sono ancora insufficienti e non devono quindi far abbassare la guardia ma spingere a perseverare e a migliorare ulteriormente seguendo la via già tracciata. In tal senso, la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ad aprile 2013 ha approvato, infatti, una Delibera (pdf 2,1 Mb) in cui si indicano alle Aziende sanitarie le priorità, gli standard e gli indicatori per contrastare la diffusione della resistenza agli antibiotici.

 

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