European Antibiotic Awareness Day 2012: i materiali dell’Ecdc
16 novembre 2012 - Come ogni anno, l’Ecdc contribuisce all’informazione e alla comunicazione a livello europeo su tutti i temi che riguardano le malattie infettive e il loro controllo, grazie alla disseminazione dei dati di sorveglianza, alle pubblicazioni e alla cooperazione con i singoli Stati. In occasione dell’edizione 2012 della Giornata europea degli antibiotici nuovi materiali Ecdc aiutano operatori sanitari e popolazione generale ad avere un quadro più ampio su questo problema di salute pubblica.
Gli ultimi dati disponibili
Summary of the latest data on antibiotic resistance in the European Union (pdf 1,7 Mb)
Una panoramica sul fenomeno dell’antibiotico-resistenza e una breve descrizione degli aspetti più salienti e dei dati più recenti in Europa sulla sorveglianza europea dell’antibiotico-resistenza (Ears-Net). Tra i punti principali messi in evidenza:
- l’antibiotico-resistenza è uno dei principali problemi di salute pubblica ed è principalmente dovuto all’uso improprio degli antibiotici. Come conseguenza, i pazienti affetti da infezioni causate da questi batteri resistenti (spesso a più farmaci) si trovano ad avere poche possibilità di trattamento. Inoltre, la resistenza agli antibiotici provoca un aumento significativo dei costi sanitari, degenze prolungate in ospedale, trattamenti non efficaci e, in alcuni casi, anche decessi
- negli ultimi anni si è assistito a un aumento a livello europeo dei batteri Gram-negativi (come la Klebsiella pneumoniae e l’Escherichia coli) antibiotico resistenti o multi-resistenti
- tra il 2008 e il 2011, in più di un terzo dei Paesi Ue/Eea si è registrato un incremento nel trend relativo alle forme di resistenza combinata sia nella Klebsiella pneumoniae che nell’Escherichia coli. La resistenza combinata in questo tipo di batteri è definita come resistenza a cefalosporine, fluorochinoloni e aminoglicosidi di terza generazione
- l’aumento delle forme di resistenza combinata può implicare che, per i pazienti infettati da questi batteri multi-resistenti, rimangono poche soluzioni terapeutiche disponibili (per esempio i carbapenemi)
- i carbapenemi rappresentano i principali antibiotici di ultima linea per il trattamento di infezioni causate da batteri multi-resistenti Gram-negativi (come la Klebsiella pneumoniae e l’Escherichia coli, entrambe causa di polmonite e infezioni delle vie urinarie). Tuttavia, la percentuale di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi è già alta e in aumento in molti Paesi Ue
- al contrario, negli ultimi anni, lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (Mrsa) ha mostrato una diminuzione continua o una stabilizzazione in molti Paesi europei. Ciononostante l’Mrsa rimane sopra il 25% in più di un quarto dei Paesi che forniscono dati all’Ecdc (principalmente nell’Europa meridionale e orientale).
Summary of the latest data on antibiotic consumption in the European Union (pdf 963 kb)
Sintesi dei principali dati raccolti nel 2010 dalla sorveglianza europea sul consumo di antiobiotici (Esac-Net). Tra le segnalazioni principali:
- l’uso di antibiotici è tra le cause principali dello sviluppo e della diffusione dell’antibiotico-resistenza. La maggior parte del consumo di questi farmaci da parte dell’uomo avviene nella comunità (cioè fuori dagli ospedali). Ciononostante l’uso degli antibiotici negli ospedali è uno dei fattori alla base della diffusione di batteri resistenti responsabili delle infezioni associate all’assistenza
- negli ultimi 10 anni, si è registrato un aumento del consumo generale degli antibiotici a livello di comunità in tutta Europa, ma la situazione varia molto da Paese a Paese
- il consumo di antibiotici varia largamente in Europa: in Grecia, per esempio è 3,5 volte quello dell’Estonia
- tra il 2009 e il 2010, tre Paesi (Islanda, Lettonia e Regno Unito) hanno mostrato un incremento di oltre il 5% nel consumo di questi farmaci a livello di comunità, espresso in DDD (dosi definite die) per 1000 abitanti. Nello stesso periodo, invece, altri tre Paesi (Austria, Lituania e Polonia) hanno mostrato una diminuzione del consumo di antibiotici. Tra il 2008 e il 2010 si è registrata una diminuzione anche i Bulgaria, Estonia, Lituania e Slovenia
- le penicilline sono la categoria di antibiotici più usate a livello di comunità in tutti i Paesi. Negli ospedali anche, ma non sempre. Le proporzioni del consumo delle cefalosporinee, di altri beta-lattamasi e di altre classi J01 sono generalmente più alte a livello ospedalieri che nella comunità
- il consumo globale di carbapenemi è aumentato significativamente nel Paesi Ue/Eea tra il 2007 e il 2010. Lo riferiscono 15 dei 19 Paesi che riportano dati alla sorveglianza europea.
Per maggiori informazioni leggi anche il documento completo "Antimicrobial resistance surveillance in Europe 2011" (pdf 20,1 Mb).