I dati
In Italia, nel 2019 sono stati segnalati 2457 casi di batteriemie da CPE con un tasso di incidenza standardizzato per età (IRst) di 3,6 su 100.000 residenti. Il dato è in aumento rispetto al triennio 2016-2018 dove si registrano rispettivamente 2183, 2211 e 2213 casi di batteriemie da CPE e un tasso di incidenza standardizzato per età (IRst) di 3,3 su 100.000 residenti (Figure 1 e 2).
Nel 2019 sono state inviate segnalazioni da 19 Regioni/Province Autonome; non hanno segnalato casi il Molise (nessun caso nel 2018) e la P.A. di Bolzano (2 casi nel 2018). Complessivamente le segnalazioni sono arrivate da 240 Ospedali/Aziende Sanitarie/Unità Sanitarie Locali, in aumento rispetto al 2018 in cui erano 209.
Il Centro Italia è risultata l’area geografica con maggiore incidenza di casi segnalati (IRst=6,1 su 100.000 residenti) seguita da Sud e Isole (IRst=3,8 su 100.000 residenti). Entrambe hanno mostrato un aumento rispetto al 2018 (IRst rispettivamente 4,4 e 3,1 su 100.000 residenti).
Al contrario, Il Nord ha mostrato una leggera flessione nel 2019, rispetto al 2018 (rispettivamente IRst=2,3 e 2,8 su 100.000 residenti).
Nel Centro, la Regione con la più alta incidenza è il Lazio (IRst=6,9 su 100.000 residenti), nel Sud e Isole la Puglia (IRst=9,5 su 100.000 residenti) e nel Nord la Valle D’Aosta (IRst=9,5 su 100.000 residenti). Nel 2018 l’Emilia-Romagna era risultata la Regione del Nord Italia con la più alta incidenza di casi (IRst=5,2 su 100.000 residenti) (Figura 3 e 4).
La quasi totalità delle batteriemie da CPE diagnosticate nel 2019 è stata causata da K. pneumoniae (97,4%), e solo una piccola parte da E. coli (2,6%).
I casi segnalati si riferiscono prevalentemente a pazienti di sesso maschile (66,5%), il 95,3% dei casi è di nazionalità italiana. Tra i 90 stranieri, il 38,0% proviene da 8 Paesi dell’Est-Europa e i rimanenti da 27 nazioni diverse; in particolare, il 16,7% degli stranieri proviene dalla Romania. L’età mediana è di 71 anni (range interquartile: 59-79) e la fascia di età maggiormente coinvolta è 60-79 anni (50,8%).
Al momento dell’inizio dei sintomi della batteriemia, l’83,3% dei pazienti si trovava in una struttura ospedaliera, il 13,0% a domicilio e il 3,7% in una struttura residenziale territoriale. Nei casi di ospedalizzazione, l’area di ricovero maggiormente interessata è stata la Terapia intensiva (36,7%), seguita dalla Medicina generale (15,7%) e dalla Chirurgia (11,1%). L’origine presunta della batteriemia è stata attribuita principalmente alla presenza di un catetere venoso centrale/periferico (25,4%), mentre è stata riportata una infezione delle vie urinarie e un’origine primitiva rispettivamente nel 23,1% e 19,3% dei casi (Tabella 1). Rispetto agli anni precedenti queste caratteristiche sono rimaste sostanzialmente invariate.
Tabella 1. Caratteristiche dei pazienti con batteriemie da CPE segnalate nel 2019
Caratteristica | N | % |
---|---|---|
Patogeno |
||
Klebsiella pneumoniae |
2.393 |
97,4 |
Escherichia coli |
64 |
2,6 |
Sesso* |
||
Femmina |
808 |
33,5 |
Maschio |
1.601 |
66,5 |
Classe di età (anni)** |
||
0-19 |
26 |
1,1 |
20-39 |
117 |
5,0 |
40-59 |
470 |
20,1 |
60-79 |
1.190 |
50,8 |
80+ |
540 |
23,0 |
Nazionalità*** |
||
Italiana |
1.815 |
95,3 |
Straniera |
90 |
4,7 |
Luogo di inizio sintomi§ |
||
Ospedale |
2.002 |
83,3 |
Domicilio |
312 |
13,0 |
RSA |
89 |
3,7 |
Origine presunta dell’infezione§§ |
||
Catetere venoso centrale/periferico |
448 |
25,4 |
Infezione delle vie urinarie |
407 |
23,1 |
Primitiva |
341 |
19,3 |
Infezione addominale |
209 |
11,8 |
Polmonite |
161 |
9,1 |
Polmonite associata a ventilazione |
95 |
5,4 |
Infezione della cute e dei tessuti molli |
53 |
3,0 |
Infezione da ferita chirurgica |
51 |
2,9 |
Totale |
2.457 |
|
|
|
|
Area di ricovero ospedaliero§§§ |
||
Terapia intensiva |
689 |
36,7 |
Medicina generale |
295 |
15,7 |
Chirurgia generale o specialistica |
209 |
11,1 |
Lungodegenza/Geriatria |
102 |
5,4 |
Neuro Riabilitativa – Unità Spinale |
100 |
5,3 |
Ematologia |
81 |
4,3 |
Altro |
400 |
21,3 |
Totale |
2.002 |
|
* In 48 casi (1,9%), il sesso non è stato riportato
** In 114 casi (4,6%) l’età non è stata riportata
*** In 552 casi (22,5%) la nazionalità non è stata riportata
§ In 54 casi (2,2%) il luogo inizio sintomi non è stato riportato
§§ in 465 casi (18,9%) l’origine dell’infezione non è stata riportata e in 227 casi (9,2%) è stata riportata più di una origine presunta di infezione o un’altra origine di infezione
§§§ In 126 casi (6,3%) il reparto non è stato riportato
Solo nel 66,8% (1641/2457) dei casi è stato riportato il tipo di carbapenemasi prodotto dalla specie batterica causa della batteriemia. Nel 46,8% (768/1641) l’enzima è stato individuato facendo ricorso al solo test fenotipico mentre il test genotipico, da solo o in associazione con il fenotipico, è stato utilizzato nel 53,2% dei casi (873/1641); questo dato mostra un aumento dell’utilizzo del test genotipico, da solo o in associazione con il fenotipico, rispetto al 2018 (44,1%). Nell’85,9% dei casi l’enzima responsabile della resistenza ai carbapenemi è stato KPC; enzimi di tipo metallo beta lattamasi (MBL) sono stati individuati nell’11,4% dei casi ed enzimi di tipo OXA-48 (oxacillinasi-48 con attività carbapenemasica) nell’1,3%, mentre in un piccolo numero di isolati (0,5%) è stata riportata la presenza di due diversi enzimi. Questo dato mostra un aumento degli enzimi di tipo metallo beta lattamasi (MBL) rispetto al 2018 (3,4%); l’aumento è presente esclusivamente negli isolati di K. pneumoniae (11,1% nel 2019 e 2,7% nel 2018).
Nei 168 isolati in cui è stato utilizzato il test genotipico per identificare l’enzima MBL, sono stati individuati gli enzimi di tipo New Delhi metallo beta lattamasi (NDM) e Verona integron-encoded metallo beta lattamasi (VIM) nell’83,3% (140/168) e 16,7% (28/168) dei casi rispettivamente. Quest’ultimo dato mostra un ulteriore aumento dell’enzima NDM rispetto al biennio 2017 e 2018, quando era stato individuato rispettivamente nel 37,8% (14/37) e 52,5% (21/40) degli isolati con MBL (Tabella 2).
Tabella 2. Enzimi responsabili della resistenza ai carbapenemi nel 2019
Carbapenemasi | K. pneumoniae | E. coli | Totale | |||
---|---|---|---|---|---|---|
n | % | n | % | n | % | |
KPC |
1.384 |
86,4 |
25 |
62,5 |
1.409 |
85,9 |
MBL* |
178 |
11,1 |
9 |
22,5 |
187 |
11,4 |
KPC+MBL** |
3 |
0,2 |
0 |
0,0 |
3 |
0,2 |
OXA-48 |
17 |
1,1 |
5 |
12,5 |
22 |
1,3 |
MBL*** + OXA-48 |
2 |
0,1 |
1 |
2,5 |
3 |
0,2 |
KPC + OXA-48 |
1 |
0,1 |
0 |
0,0 |
1 |
0,1 |
ND |
16 |
1,0 |
0 |
0,0 |
16 |
1,0 |
|
|
|
|
|
|
|
Non indicato |
792 |
|
24 |
|
816 |
|
Totale |
2.393 |
|
64 |
|
2.457 |
|
KPC: K. pneumoniae carbapenemasi; MBL: metallo-beta-lattamasi; OXA-48: oxacillinasi-48 con attività carbapenemasica; VIM: Verona integron-encoded metallo-beta-lattamasi; NDM: New Delhi metallo beta lattamasi
* Genotipo disponibile per 163 MBL: 27 VIM (24 in K. pneumoniae; 3 in E. coli) e 136 NDM (133 in K. pneumoniae; 3 in E. coli)
** Genotipo disponibile per 2 MBL: 1 VIM e 1 NDM (solo in K. pneumoniae)
*** Genotipo disponibile per 3 MBL: 3 NDM (2 in K. pneumoniae; 1 in E. coli)
ND Non determinabile (discrepanza tra risultato genotipico e fenotipico)