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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro
Rapporto CRE - I dati 2022

In Italia, nel 2022 sono stati segnalati 3056 casi di batteriemie da CRE con un tasso di incidenza standardizzato per età (IRst) di 4,3 su 100.000 residenti. La distribuzione per mese è mostrata in Figura 1. Il dato è in aumento se confrontato al 2021 dove si registravano 2396* casi e un tasso di incidenza standardizzato per età (IRst) di 3,5* su 100.000 residenti, e in generale è in aumento rispetto al quinquennio 2016-2020 dove si registravano rispettivamente 2183, 2211, 2213, 2457 e 2309* casi di batteriemie da CRE e un tasso di incidenza standardizzato per età (IRst) compreso tra 3,3 e 3,6 su 100.000 residenti (Figura 2).

 

 

 

Nel 2022 sono state inviate segnalazioni da 19 Regioni/Province Autonome (PA); non hanno segnalato casi la Calabria (che non aveva segnalato casi ne anche nel 2021) e la PA di Bolzano (che aveva segnalato solo 2 casi nel 2021). Complessivamente le segnalazioni sono giunte da 232 Ospedali/Aziende sanitarie/Unità sanitarie locali. Il Centro Italia è risultata l’area geografica con maggiore incidenza di casi (IRst=5,6 su 100.000 residenti), seguita dal Sud e Isole (IRst=4,8 su 100.000 residenti) e dal Nord (IRst=3,4 su 100.000 residenti). L’incidenza dei casi del Centro Italia è in aumento rispetto al 2021 (IRst=4,6* su 100.000 residenti). Anche il Nord conferma l’aumento del tasso di incidenza già osservato nel Triennio 2019-2021 (IRst rispettivamente 2,3 e 2,6 e 3,2 su 100.000 residenti). Il Sud e Isole dopo una diminuzione del tasso di incidenza osservata nel 2021 (IRst= 3,2* su 100.000 residenti) mostra nel 2022 un nuovo aumento. Nel Centro, la Regione con la più alta incidenza è l’Umbria (IRst=7,5 su 100.000 residenti), nel Sud e Isole la Sicilia (IRst=8,7 su 100.000 residenti) e nel Nord il Veneto (IRst=5,4 su 100.000 residenti). Nel 2021 le Regioni con più alta incidenza risultavano la Valle d’Aosta per il Nord (IRst=8,9 su 100.000 residenti), la Puglia per il Sud e Isole (IRst=7,6* su 100.000 residenti); la Toscana per il Centro (IRst=5,7 su 100.000 residenti) (Figura 3 e 4).

 

 

La quasi totalità delle batteriemie da CRE diagnosticate nel 2022 è stata causata da K. pneumoniae (96,6%), e solo una piccola parte da E. coli (3,4%). Rispetto agli anni precedenti queste caratteristiche sono rimaste sostanzialmente invariate. I casi segnalati si riferiscono prevalentemente a pazienti di sesso maschile (64,1%); il 98,6% dei casi è residente in Italia. L’età mediana è di 72 anni (range interquartile: 60-81). La fascia di età maggiormente coinvolta è 60-79 anni (48,6%). Rispetto al biennio 2020-2021 si osserva un leggero aumento dell’età mediana (70 nel 2021 e 2022). Al momento dell’inizio dei sintomi della batteriemia la maggior parte dei pazienti si trovava in una struttura ospedaliera (80,7%); il 14,5% si trovava a domicilio e il 4,8% in una struttura residenziale territoriale. Nei casi in cui la batteriemia era insorta in ospedale, il reparto di ricovero maggiormente interessato è stato la terapia intensiva (22,2%), seguito dalla medicina generale (19,5%) e dalla chirurgia (10,1%). L’origine presunta della batteriemia è stata riportata come primitiva nel 22,5% dei casi, mentre è stata attribuita alla presenza di un catetere venoso centrale o ad una infezione delle vie urinarie rispettivamente nel 21,2% e 19,9% dei casi (Tabella 1). La Terapia Intensiva rimane il reparto con il numero maggiore di casi anche se la percentuale rispetto agli altri reparti risulta più bassa se confrontata al periodo 2017-2021 in cui il valore era compreso tra 33% e 38%. Rispetto agli anni precedenti le altre caratteristiche sono rimaste sostanzialmente invariate.

 

Tabella 1. Caratteristiche dei pazienti con batteriemie da CRE segnalate nel 2022

    N %
Patogeno Klebsiella pneumoniae 2,953 96.6
Escherichia coli 103 3.4
Sesso* Femmine 1,091 35.9
Maschi 1,948 64.1
Età (anni)** 0-19 36 1.2
20-39 98 3.2
40-59 583 19.1
60-79 1,485 48.6
80+ 852 27.9
Nazionalità di residenza*** Italiana 2,994 98.6
Straniera 43 1.4
Luogo di inizio sintomi § Ospedale 2,428 80.7
Domicilio 435 14.5
RSA 143 4.8
Origine presunta dell'infezione §§ Primitiva 477 22.5
Catetere venoso centrale/periferico 448 21.2
Infezione delle vie urinarie 421 19.9
Colonizzazione intestinale 260 12.3
Infezione addominale 198 9.3
Polmonite 175 8.3
Polmonite associata a ventilazione 51 2.4
Infezione della cute e dei tessuti molli 49 2.3
Infezione della ferita chirurgica 38 1.8
Reparti §§§ Terapia Intensiva 480 22.2
Medicina Generale 423 19.5
Chirurgia generale o specialistica 219 10.1
Lungodegenza/Geriatria 180 8.3
Tossicologia 121 5.6
Malattie infettive e tropicali 103 4.8
Ematologia 87 4.0
Neuro Riabilitazione - Unità Spinale 73 3.4
Oncologia 45 2.1
Recupero e riabilitazione funzionale 44 2.0
Astanteria 23 1.1
Altri reparti 366 16.9

 

*In 17 casi (0,6%), il sesso non è stato riportato;

** In 2 casi (0,1%) l'età non è stata riportata;

*** In 19 casi (0,6%) la nazionalità di residenza non è stata riportata,

§ In 50 casi (1,6%) il luogo inizio sintomi non è stato riportato;

§§ In 371 casi (12,1%) l'origine dell'infezione non è stata riportata e in 568 casi (18,6%) è stata riportata più di una origine presunta di infezione;

§§§ Dato relativo ai casi in cui il luogo di inizio sintomi è in ospedale e in 264 casi (10,9%) il reparto non è stato riportato

 

Nell’82,9% (2535/3056) dei casi è stato riportato il tipo di carbapenemasi. L’enzima è stato individuato mediante test genotipico da solo o in associazione con un test fenotipico nell’85,8% dei casi (2176/2535) mentre nel 14,2% (359/2535) dei casi è stato riportato solo il test fenotipico. Questi dati mostrano una lieve diminuzione dei casi (83,9% nel 2021) in cui viene riportato il tipo di carbapenemasi e un aumento dell’utilizzo del test genotipico da solo o in associazione con il test fenotipico (83,0% nel 2021). Nell’82,5% dei casi l’enzima responsabile della resistenza ai carbapenemi è stato KPC (Klebsiella pneumoniae carbapenemasi); nell’8,4% dei casi sono stati individuati esclusivamente enzimi di tipo metallo beta-lattamasi (MBL); nel 4,6% dei casi solo enzimi di tipo OXA-48 (oxacillinasi-48 con attività carbapenemasi), mentre nel 2,6% degli isolati è stata riportata la presenza contemporanea di due diverse carbapenemasi. Questi dati mostrano un importante calo della percentuale di enzimi di tipo MBL segnalati (13,1% nel 2021) e un aumento della percentuale di enzimi di tipo OXA-48 rispetto al 2021 dove la presenza di OXA-48 da solo è stata riportata nel 2,2% degli isolati. Nei 250 isolati in cui è stato utilizzato il test genotipico per identificare l’enzima MBL da solo o in associazione con un’altra carbapenemasi sono stati individuati i geni che codificano per la New Delhi metallo beta-lattamasi (NDM) e Verona integron-encoded metallo beta-lattamasi (VIM) rispettivamente nell'88,0% (220/250) e 11,6% (29/250) dei casi, mentre in 1 caso è stato individuato il gene codificante per Imipenemasi (IMP). Questo dato conferma la presenza elevata del genotipo NDM tra gli enzimi di tipo metallo beta-lattamasi (MBL) (Tabella 2). La carbapenemasi di tipo NDM è stata individuata in 13 Regioni, prevalentemente in Toscana.

 

Tabella 2. Enzimi responsabili della resistenza ai carbapenemi nel 2022

Carbapenemasi K. pneumoniae E. coli Totale
  n % n % n %

Serina Proteasi

KPC

1456

80,6

16

50,0

1472

80,1

OXA-48

34

1,9

6

18,8

40

2,2

 

 

 

 

 

 

 

Metallo beta lattamasi

 

 

 

 

 

 

NDM

191

10,6

5

15,6

196

10,6

VIM

32

1,8

3

9,4

35

1,9

IMP

1

0,1

0

0,0

1

0,1

MBL*

8

0,4

1

3,1

9

0,5

 

 

 

 

 

 

 

Doppia carbapenemasi

 

 

 

 

 

 

KPC + NDM

10

0,5

0

0,0

10

0,5

KPC + VIM

11

0,6

0

0,0

11

0,6

KPC + MBL*

3

0,2

0

0,0

3

0,2

KPC + OXA-48

12

0,6

0

0,0

12

0,7

OXA-48 + NDM

23

1,3

0

0,0

23

1,2

 

 

 

 

 

 

 

Non interpretabile§

25

1,4

1

3,1

26

1,4

 

 

 

 

 

 

 

Non indicato§§

270

 

27

 

297

 

Altro§§§

53

 

4

 

57

 

Totale

2129

 

63

 

2192

 

KPC: K. pneumoniae carbapenemasi; MBL: metallo-beta-lattamasi; OXA-48: oxacillinasi-48 con attività carbapenemasica; VIM: Verona integron-encoded metallo-beta-lattamasi; NDM: New Delhi metallo beta lattamasi; IMP: Imipenemasi

* Tipo di metallo beta lattamasi non specificata.

§ Non interpretabile: discrepanza tra risultato genotipico e fenotipico.

§§ Non indicato: positività alla carbapenemasi non segnalata.

§§§ Altro: Altro test per la produzione di carbapenemasi (es. test di idrolisi colorimetrici).

 

Tabella 3. Numero di casi di batteriemie da enterobatteri resistenti ai carbapenemi (CRE) e tasso di incidenza standardizzato per età per 100.000 residenti (IRst), Italia, 2019-2022

Anno di diagnosi

2019

2020

2021

2022

N casi

2457

2309

2396

3056

IRst Italia

3,6

3,4

3,5

4,3

IRst Nord

2,3

2,7

3,2

3,4

IRst Centro

6,1

4,5

4,6

5,6

IRst Sud e Isole

3,8

3,8

3,2

4,8

 

Tabella 4. Specie batterica isolata nei casi di batteriemie da CRE per anno di diagnosi, Italia 2014- 2022

Anno di diagnosi

E. coli

N. casi (%)

K. pneumoniae

N. casi (%)

N. Totale casi

2014

19 (1,4)

1384 (98,6)

1403

2015

31 (1,7)

1807 (98,3)

1838

2016

42 (1,9)

2141 (98,1)

2183

2017

50 (2,3)

2160 (97,7)

2210

2018

50 (2,3)

2157 (97,7)

2207

2019

64 (2,6)

2393 (97,4)

2457

2020

76 (3,3)

2233 (96,7)

2309

2021

64 (2,7)

2332 (97,3)

2396

2022

63 (2,9)

2129 (97,1)

2192

 

Nel corso degli anni è notevolmente migliorata la capacità dei laboratori di rilevare il tipo di enzima (carbapenemasi) responsabile della resistenza ai carbapenemi attraverso metodiche molecolari da sole o in associazione a metodiche fenotipiche. Nel 2022, il dato della caratterizzazione molecolare del tipo di carbapenemasi è stato riportato in oltre l’80% delle segnalazioni. Questo dato mostra un miglioramento della performance della sorveglianza CRE anche in ottemperanza alle richieste del Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 e permette di conoscere meglio l’epidemiologia molecolare dei CRE nel nostro paese, anche ai fini della stewardship antibiotica. È molto importante quindi che tutte le segnalazioni dei casi includano sempre il dato relativo alla caratterizzazione molecolare del tipo di carbapenemasi.

 

Nota

* Il dato sul numero di casi di batteriemie da CRE e relative incidenze nazionali e regionali per gli anni 2020 e 2021 sono stati aggiornati con il recupero di segnalazioni da parte di alcune Regioni in particolare Campania, Marche e Puglia.

 

Data di ultimo aggiornamento: 3 gennaio 2024

Data di creazione della pagina: 14 novembre 2019

Testo scritto da: Simone Iacchini*, Alessandra Caramia*, Giulia Fadda*, Stefania Giannitelli*, Monica Monaco*, Giulia Errico*, Maria Del Grosso*, Maria Giufrè*, Annalisa Pantosti°, Michela Sabbatucci^, Francesco Maraglino^, Anna Teresa Palamara*, Patrizio Pezzotti*, Fortunato “Paolo” D’Ancona*. 

*Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità
°già Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità
^Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute