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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Agenti patogeni fungini e sanità pubblica: il primo report OMS

 

Il documento “WHO fungal priority pathogens list to guide research, development and public health action”, pubblicato a ottobre 2022 dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS), rappresenta il primo sforzo globale per dare una “priorità sistematica” alla grave minaccia per la salute pubblica causata dai funghi patogeni.

 

Gli agenti patogeni fungini rappresentano, infatti, un serio pericolo per la salute pubblica per i seguenti motivi:

  1. stanno diventando sempre più comuni e resistenti alle uniche quattro classi di farmaci antimicotici disponibili e con lo svilupparsi delle resistenze cresce il rischio di forme invasive anche nella popolazione generale
  2. ci sono pochi farmaci antimicotici candidati alla fase di sperimentazione clinica
  3. la maggior parte delle infezioni da funghi non dispone di una diagnostica rapida e sensibile e quelle esistenti non sono disponibili a livello globale
  4. le forme invasive delle infezioni micotiche colpiscono spesso pazienti gravemente malati e quelli con significativa compromissione del sistema immunitario
  5. prove emergenti mostrano come le malattie fungine si stanno espandendo in tutto il mondo a causa del riscaldamento globale, aumento dei viaggi e del commercio internazionale.

Il rapporto elenca i 19 funghi che minacciano maggiormente la salute pubblica, con lo scopo di focalizzare e guidare ulteriori ricerche e interventi per rafforzare la risposta globale alle infezioni fungine e alla resistenza antimicotica.

 

L’elenco è suddiviso in tre categorie: priorità critica, alta, media, in base al loro impatto sulla salute pubblica e/o del rischio di sviluppo di resistenze.

  • Nella categoria di prioirità critica rientrano: Cryptococcus neoformans, Candida auris, Aspergillus fumigatus e Candida albicans.
  • La categoria di priorità alta comprende: Nakaseomyces glabrata (Candida glabrata), Histoplasma spp., agenti causali di eumicetoma, Mucorales, Fusarium spp., Candida tropicalis e Candida parapsilosis.
  • Infine i patogeni con priorità media sono: Scedosporium spp., Lomentospora prolificans, Coccidioides spp., Pichia kudriavzeveii (Candida krusei), Cryptococcus gattii, Talaromyces marneffei, Pneumocystis jirovecii e Paracoccidioides spp.

Come è noto con il termine di resistenza agli antimicrobici si intende la capacità dei microrganismi di sopravvivere o crescere in presenza di un agente antimicrobico. Il fenomeno, quindi, riguarda non soltanto gli antibiotici, ma anche gli antivirali, gli antiprotozoari e gli antimicotici.

 

A differenza di quanto accade con i batteri e la resistenza antibiotica, le infezioni da funghi ricevono poca attenzione e l’investimento di scarse risorse. Sono, infatti, esigui i dati di qualità sull’epidemiologia e sui modelli di resistenza antimicotica; questo rende difficile stimare il loro carico esatto e non favorisce una risposta efficace. Il rapporto OMS sottolinea infatti la necessità di strategie che mirano a generare prove e migliorare la risposta e, in particolare:

  • rafforzare la capacità e la sorveglianza del laboratorio
  • sostenere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione
  • potenziare gli interventi di salute pubblica per la prevenzione e il controllo delle infezioni micotiche attraverso un approccio One Health.
Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 10 novembre 2022

Testo scritto da: Giulia Fadda, Fortunato "Paolo" D'Ancona - Dipartimento malattie infettive, ISS.