Come funziona l’intervista: il questionario
Il programma Passi-Cometes raccoglie le informazioni utilizzando un questionario standardizzato, che si articola in una serie di domande e risposte chiuse. L’intervista viene effettuata da un operatore sanitario della Asl appositamente formato. I dati identificativi (come nome, cognome e indirizzo) delle persone intervistate non vengono in alcun modo registrati: tutti i dati comunicati sono quindi anonimi e trattati nell’assoluto rispetto dell’attuale normativa in vigore sulla privacy.
Le domande
Le prime domande riguardano la percezione dello stato di salute, cioè come uno si sente fisicamente e moralmente. Seguono alcune domande sui principali comportamenti e stili di vita: movimento e attività fisica, fumo e abitudini alimentari. L’intervista prosegue con domande sulla sicurezza stradale, come l’uso della cintura di sicurezza e del casco. Si chiedono poi informazioni sul controllo del rischio cardiovascolare (misura della pressione, del colesterolo) e sul ricorso ai programmi di screening oncologico (per esempio, a una donna di 30 anni si chiede se ha effettuato il Pap test). L’intervistatore procede quindi con richiedere informazioni sullo stress. Infine, le ultime domande riguardano i danni subiti a causa del terremoto, in termini sia di lesioni personali o a persone care, sia di perdite di persone o beni.
Quanto tempo dura
In tutto l’intervista dura tra i 15 e i 25 minuti.
A che cosa serve
A distanza di circa un anno dal sisma, i dati raccolti consentiranno di documentare le conseguenze del terremoto sulla salute della popolazione, sulle sue abitudini e sui suoi stili di vita. L’obiettivo non è solo riorganizzare meglio i servizi di assistenza e prevenzione dell’Aquila, dando voce ai cittadini. Il programma Passi-Cometes, infatti, vuole anche essere un’opportunità unica per dotare la comunità nazionale e internazionale di strumenti di prevenzione e promozione della salute più efficaci e adeguati per il futuro.