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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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I numeri del cancro in Italia: il contributo della sorveglianza Passi

Maria Masocco – Gruppo tecnico Passi, Istituto superiore di sanità (Iss)

 

4 ottobre 2018 - L’annuale rapporto “I numeri del cancro in Italia”, pubblicato a cura dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), di Fondazione Aiom e del sistema di sorveglianza Passi dell’Iss (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) evidenzia che, per il 2018, nel nostro Paese sono stimati 373.300 nuovi casi di tumore mentre quasi 3 milioni e quattrocentomila persone convivono con la malattia. Dati inediti della sorveglianza Passi sono stati usati per tracciare il profilo di salute delle persone che hanno ricevuto una diagnosi di tumore e per fare un bilancio sull’abitudine al fumo di sigaretta tra la popolazione italiana. Il contributo di Passi rappresenta una novità che, a partire da quest’anno, completa il quadro generale con i dati sui fattori di rischio comportamentali implicati nella genesi dei tumori, così da fornire una fotografia a livello regionale. 

 

Profilo di salute delle persone con pregressa diagnosi di tumore

Sulla base dei dati Passi, raccolti tra la popolazione adulta di 18-69 anni, è emerso che tra le persone con una diagnosi di tumore pregressa:

  • la prevalenza di fumatori abituali, pur essendo inferiore rispetto a quella nella popolazione generale, si mantiene elevata (20%)
  • nonostante la prevalenza di persone che dichiarano di non consumare bevande alcoliche sia inferiore rispetto alla popolazione generale, tra le persone con pregressa diagnosi di tumore vi è una elevata percentuale di consumatori a rischio (11%)
  • sono più diffusi fattori di rischio come obesità (15% vs 10%) e sedentarietà (38% vs 32%)
  • sono più diffusi diabete (10% vs 4%), ipertensione (35% vs 19%) e ipercolesterolemia (34% vs 23%)
  • sono più presenti sintomi depressivi (18% vs 16%)
  • si ricorre alla vaccinazione antinfluenzale meno frequentemente delle persone a rischio affette da altre patologie croniche (16% vs 22%).

Fattori di rischio nella popolazione italiana: il fumo

Il fumo di sigaretta rappresenta il principale fattore di rischio per i tumori (è infatti fortemente associato ai tumori del polmone, del cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e ad alcuni tipi di leucemie) per questo l’analisi dei trend stratificati per età, genere e residenza sono importanti per identificare i campanelli d’allarme e mettere in atto strategie di contrasto. In particolare, i dati mostrano che nonostante la prevalenza di fumatori sia in calo in tutta Italia, si osserva un’inversione di tendenza tra le donne residenti nelle Regioni del Sud, soprattutto nella fascia 25-34 anni. Regioni in cui anche la prevalenza di fumatori uomini è molto elevata, in tutte le età; una situazione che si aggiunge all’alta prevalenza di altri fattori di rischio (quali sedentarietà e obesità) e a una bassa copertura (principalmente dovuta a una scarsa offerta) degli screening oncologici per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina, mammario e del colon-retto.

 

Dati che rappresentano un’importante base di partenza per la messa in atto di attività di promozione della salute, soprattutto perché le misure di prevenzione possono incidere sui numeri della malattia.

 

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