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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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L’evoluzione del mercato del tabacco e delle strategie di contrasto: una sfida per la sorveglianza

13 ottobre 2016 – All’interno del corso Passi e Passi d’Argento 2016 per i Referenti e Coordinatori regionali è stata dedicata una giornata alla tematica fumo che, assieme all’ipertensione arteriosa e all’eccesso di peso corporeo, è il principale fattore di rischio per la salute della popolazione in Italia. La diffusione del fumo dipende essenzialmente dall’offerta di prodotti del tabacco e dalle dinamiche del mercato, oltre che dall’impatto delle misure pubbliche di contrasto e dal cambiamento dei comportamenti dei consumatori attuali e potenziali.

Recentemente, con il decreto legislativo Tabacchi, sono state adottate nuove misure di controllo mirate a ridurre l’attrattività e l’accessibilità delle sigarette, come l’obbligo di immagini esplicite dei danni del fumo sui pacchetti.

 

Daniela Galeone, che dirige l’Ufficio responsabile delle politiche contro il tabacco del ministero della Salute, ha illustrato la Convenzione quadro per il controllo del tabacco, il trattato internazionale sottoscritto dall’Italia che, all’interno di una strategia coerente, individua le misure di contrasto più efficaci che gli Stati si impegnano ad adottare. Il processo di attuazione non è privo di ostacoli, per i diversi interessi connessi al consumo del tabacco (quelli dell’industria, dei produttori e rivenditori di tabacco, quelli legati agli introiti fiscali) che si oppongono alla riduzione dei consumi. Il decreto legislativo Tabacchi, che recepisce la direttiva 40 dell’Unione Europea, include diverse misure, tra le quali l’introduzione delle avvertenze combinate (testo + immagini) sui pacchetti di sigarette. Per maggiori informazioni scarica la presentazione (pdf 1,6 Mb).

 

Che cosa è importante per i responsabili delle decisioni a questo livello, cioè dirigenti dei ministeri, membri del Governo e del Parlamento? Disporre di informazioni affidabili che consentano di argomentare a sostegno delle disposizioni o contro di esse e consentano anche di progettarle bene.

 

Lorenzo Spizzichino, che lavora all’informazione statistica sul fumo nella DG Prevenzione del Ministero, ha mostrato che l’Italia dispone di una vera ricchezza di fonti e dati sul fumo, grazie a cui è stato possibile costruire l’Analisi di impatto della Regolamentazione che ha sostenuto l’iter di approvazione del decreto legislativo. In questo modo è stato possibile progettare anche la valutazione con il progetto Ccm – Mades (Sistema di Monitoraggio dell’applicazione del DLgs Tabacchi e di valutazione degli effetti sui comportamenti associati alla salute). In particolare, per valutare l’impatto dei pittogrammi (le immagini shock sui pacchetti), la sorveglianza Passi ha incluso nel questionario 2016 due nuove domande. Passi potrà fornire dati importanti anche sull’andamento dei tentativi di smettere di fumare, il cui aumento è uno dei risultati attesi dei pittogrammi. Per maggiori informazioni scarica la presentazione (pdf 1,5 Mb).

 

La presentazione di Giuseppe Gorini ha fatto una panoramica su ciò che possiamo aspettarci dall’applicazione del decreto legislativo spiegando che cosa si è ottenuto nei circa 70 Paesi in cui è stato introdotto il pittogramma sul pacchetto di sigarette. L’immagine attrae l’attenzione del consumatore, provoca reazioni cognitive ed emotive, atteggiamenti negativi nei confronti del fumare, motivazione a smettere, più tentativi di smettere (atteggiamenti e comportamenti oggetto dell’indagine Passi). Successivamente, Gorini è passato a illustrare le misure incluse nel DLgs volte a scoraggiare l’iniziazione negli adolescenti, come il potenziamento delle sanzioni per i rivenditori che vendono ai minori (il cui impatto in Italia sarà valutato con il Global Youth Tobacco Survey), il divieto di abbandono di mozziconi (art. 40 L 221/2015), e l’impatto nel nostro Paese della sigaretta elettronica sullo smettere di fumare. Per maggiori informazioni scarica la presentazione (pdf 1,9 Mb).

 

Nell’ultima presentazione dell’incontro, Rosilde Di Pirchio ha illustrato il Progetto Mades, una nitida esemplificazione di come la cooperazione tra programmi di sorveglianza, come Passi, e le altre fonti di informazione sul fumo, possano cooperare a fornire un quadro aggiornato dei cambiamenti dei comportamenti, dall’iniziazione alla cessazione, indotti dalla evoluzione del mercato dei prodotti del tabacco e delle politiche di controllo. Per maggiori informazioni scarica la presentazione (pdf 531 kb).

 

Leggi anche il resoconto della la tavola rotonda “Le azioni di contrasto al tabagismo nei Piani regionali della prevenzione”.