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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Indicatori Passi: diabete

Definizioni operative

 

Prevalenza di diabete riferito: persone che dichiarano che, nel corso della vita, un medico ha diagnosticato loro il diabete.

 

Consulta anche le informazioni generali con le caratteristiche degli indicatori Passi, e gli approfondimenti dedicati.

 

Scheda indicatore: prevalenza di diabete riferito

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune delle Asl partecipanti a Passi e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, di età 18-69 anni.

Numeratore

Persone di età 18-69 anni a cui un medico ha diagnosticato il diabete.

Denominatore

Intervistati che hanno risposto alla domanda se, almeno una volta nella vita, un medico ha diagnosticato loro il diabete, esclusi i valori mancanti.

Misure di frequenza

Prevalenza annuale (sulla popolazione di 18-69 anni), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento a una diagnosi di diabete ricevuta nel corso della vita.

Significato per la salute pubblica

Il diabete mellito, in aumento in tutto il mondo, è una condizione a forte impatto sullo stato di salute della popolazione, con un carico assistenziale rilevante e costi stimati pari, in Italia, al 6,65% della spesa sanitaria. Mentre il diabete di tipo 1, a genesi autoimmune, colpisce prevalentemente i giovani, il tipo 2, tipico dell’età adulta, è molto più diffuso ed è frequentemente presente insieme a sovrappeso, sedentarietà, dislipidemia e ipertensione, e correlato con fattori socio-economici. Il diabete di tipo 2 può essere in parte prevenuto e controllato con l’attività fisica e una dieta adeguata.

Limiti dell’indicatore

L’indicatore si riferisce alla prevalenza di diagnosi di diabete, una condizione che può essere a lungo asintomatica. Pertanto una parte di intervistati affetti da diabete potrebbe non esserne a conoscenza. Inoltre, l’indicatore non distingue tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2.

Validità dell’indicatore

Circa una persona su tre affette da diabete, secondo la definizione dell’Oms, è inconsapevole della propria condizione che viene diagnosticata a seguito di complicanze o di controlli routinari. Diversi studi mostrano che l’indicatore, stimato in base a intervista, ha una riproducibilità ottima, elevata specificità, una sensibilità che è buona per il diabete diagnosticato, minore (come è ovvio) nei confronti dei dati ottenuti dalla misura della glicemia, che evidenziano anche i casi di diabete misconosciuto.

La buona riproducibilità e il fatto che la sensibilità non varia nel tempo, nello spazio e con lo stato sociale, lo rendono idoneo per descrivere le differenze territoriali, l’evoluzione temporale e le diseguaglianze sociali.

* Vedi anche: Behavioral Risk Factor Surveillance System (Brfss)