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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Sorveglianza Passi: opinioni e comportamenti nei confronti della nuova influenza A/H1N1
(dati 30 novembre-6 dicembre 2009)

24 dicembre 2009 - Il sistema di sorveglianza Passi rileva comportamenti correlati alla salute, mediante interviste a campioni di assistiti adulti delle aziende sanitarie. A partire dal 2 novembre 2009, le Asl che hanno aderito al modulo pandemico stimano gli atteggiamenti della popolazione nei confronti dell’epidemia da virus A/H1N1v e le loro variazioni nel tempo.

 

A colpo d’occhio

  • il 36% ritiene probabile che qualcuno nella propria famiglia possa essere colpito dall’influenza A/H1N1v: questa percentuale si è ridotta nel tempo
  • diminuiscono anche le persone preoccupate per sé e per la propria famiglia a causa della pandemia: dall’inizio di novembre questa quota è scesa dal 41% al 26%
  • la percentuale di coloro che, a causa della pandemia, hanno limitato una o più attività sociali si è leggermente abbassata nelle ultime due settimane (dal 17% al 15%)
  • dall’inizio di novembre, la disponibilità a vaccinarsi nella popolazione generale è scesa dal 35% al 22%
  • oltre il 90% degli intervistati è a conoscenza delle raccomandazioni di lavarsi le mani e tossire o starnutire in un fazzoletto di carta e poi buttarlo via
  • medici e pediatri di famiglia (82%), e gli operatori sanitari in genere, restano la fonte di informazioni più accreditata.

Diminuisce ancora la preoccupazione sulla pericolosità della pandemia e, parallelamente, cala anche la percentuale di persone disposte a vaccinarsi nella popolazione generale. Le raccomandazioni igieniche per ridurre la circolazione del virus continuano ad avere una buona penetrazione nell’opinione pubblica. È importante che medici e pediatri di famiglia siano messi in grado di svolgere il ruolo cruciale di orientamento che i loro assistiti richiedono.

 

Dal 30 novembre al 13 dicembre è stato intervistato sulla pandemia un campione di 435 persone (età media di 44 anni, 53% donne).

 

 

La percentuale di intervistati che ritiene probabile che qualcuno della famiglia possa essere colpito dal virus A/H1N1v scende al 36% (era 46% nella prima rilevazione e 42% nella seconda). Continua a diminuire anche la percentuale di persone che si dicono preoccupate per la pandemia: nelle prime due settimane di dicembre meno di una persona su tre (26%) ha dichiarato di essere preoccupata. Si conferma pertanto il trend già osservato nella precedente rilevazione, verosimilmente legato sia alla discesa della curva epidemica che alla minor attenzione al problema da parte dei media. Nelle ultime due settimane c’è stata una leggera flessione verso il basso anche della proporzione di chi afferma di aver limitato alcune attività quotidiane fuori casa (dal 17% al 15%). La percentuale di chi limita le proprie attività rimane comunque sempre più alta tra chi dichiara di essere preoccupato (29%) rispetto a chi si dice tranquillo (10%).

 

Parallelamente al calo della preoccupazione, continua a diminuire anche la quota di intervistati disposti a vaccinarsi, tra chi non l’ha ancora fatto e non ritiene di aver avuto l’influenza: poco più di due persona su dieci (22%) si farebbero vaccinare. Questo indicatore rilevato da Passi si riferisce alla disponibilità della popolazione generale a vaccinarsi e non all’adesione all’attuale campagna di vaccinazione, rivolta invece solo ad alcune categorie. È comunque possibile stimare la quota di giovani tra 18 e 27 anni che aderirebbero alla campagna: sono il 24% nel periodo 30 novembre-13 dicembre (contro il 25% nel periodo 16-29 novembre e il 36% nel periodo 2-15 novembre).

 

Nella rilevazione delle ultime due settimane, il 93% degli intervistati dichiara di conoscere le principali norme comportamentali per evitare la diffusione del virus (contro il 91% del periodo 16-29 novembre).

 

Le fonti di informazione più accreditate per l’influenza A/H1N1v

Continua a salire la percentuale di coloro che ritengono sufficienti le indicazioni ricevute su come prevenire l’influenza A/H1N1v: 74% alla prima rilevazione, 78% alla seconda e 82% all’ultima. Per maggiori informazioni sull’influenza A/H1N1v, nelle prime due settimane di dicembre medici e pediatri di famiglia (82%), altri operatori sanitari (12%), servizi di prevenzione della Asl (7%) e internet (13%) si confermano le fonti più accreditate.

 

I risultati sono riportati nel numero 8 di FluNews (pdf 695 kb) – l’aggiornamento epidemiologico settimanale dell’influenza, a cura del Cnesps – e vengono diffusi ogni due settimane, secondo il piano di analisi (pdf 40 kb). A causa di possibili ritardi di inserimento da parte di alcune Asl, comprensibili considerando il periodo di lavoro straordinario legato all’epidemia, i risultati dell’elaborazione devono essere considerati provvisori, da confermare quindi in successive analisi.

 

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