La rilevazione del Sistema Ulisse
Staff redazionale Passi, su un contributo di Marco Giustini e Giancarlo Dosi del reparto Ambiente e traumi, Dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria, Istituto superiore di sanità
Esistono due misure dell'uso delle cinture di sicurezza in auto e del casco in moto:
- la frequenza di guidatori e viaggiatori cinturati che è possibile ricavare da studi basati sull’osservazione diretta, su strada
- la frequenza di soggetti che dichiarano di viaggiare sempre cinturati, ricavabile da interviste.
Attraverso il sistema Passi si ottiene una stima delle persone che riferiscono di utilizzare sempre le cinture di sicurezza o il casco, una dichiarazione che può essere falsata dall’intenzione nascosta di voler compiacere l’intervistatore, omettendo di riferire un comportamento che, in alcuni contesti, è considerato socialmente riprovevole.
Per valutare l’applicazione della legge relativa all’obbligo dei dispositivi di sicurezza, in un determinato bacino di traffico, è molto importante disporre di dati basati sull’osservazione, mentre le informazioni tratte dal Passi contribuiscono a completare il quadro caratterizzando la popolazione che indossa o non indossa le cinture o il casco. Infatti, gli studi basati sull’osservazione diretta, come il sistema Ulisse, non possono rilevare caratteristiche, come ad esempio quelle demografiche e sociali, dei soggetti all’interno dei veicoli.
Le due misure sono correlate, come dimostrato da studi effettuati negli USA nella seconda metà degli anni ’90 e nel 2008, ed anche, piuttosto recentemente, in Italia.
La rete di rilevazione attivata dall'Istituto superiore di sanità nell’ambito del Sistema Ulisse [1] consente, a partire dall’anno 2000, di disporre di osservazioni sull’uso del casco e delle cinture di sicurezza provenienti dal 90% delle province italiane, interessando il territorio di tutte le 20 Regioni del Paese.
Per ciascuna delle province, i dati provengono normalmente da almeno 3 punti di osservazione, situati rispettivamente in area urbana centrale, area urbana periferica e sulle strade extraurbane del territorio provinciale. Sono escluse le autostrade [2].
AAl 2010, le rilevazioni totali (cinture di sicurezza e casco) effettuate dal Sistema hanno raggiunto il numero di 16.050, per complessivi 5.989.447 utenti osservati.
La frequenza di automobilisti cinturati
Dalla sua istituzione nel 2000 il Sistema Ulisse ha compiuto circa 8.500 osservazioni sull’uso delle cinture, per un totale di circa 4,3 milioni di automobilisti.
Nel 2009 la percentuale media dell'uso delle cinture di sicurezza anteriori è stata pari al 62%, valore ancora ben al di sotto del picco evidenziato nella metà del 2003 con l'introduzione della patente a punti, quando la percentuale d'uso delle cinture è balzata all'84%.
Attualmente, le percentuali di utilizzo più elevate si osservano nelle Regioni del Nord (76,3%), seguite da quelle del Centro (64,5%), e da quelle dell'Italia meridionale e insulare (45,7%).
La frequenza di uso del casco in moto
Riguardo all'uso del casco sono state effettuate 7.700 rilevazioni su tutto il territorio nazionale, per un totale di circa 700.000 utenti delle due ruote motorizzate.
L’andamento dell’uso del casco in Italia tra il 2000 e il 2009 ha subito un lento ma costante aumento, passando da valori già relativamente alti registrati nel 2000 (77% in media in Italia) all'84% osservato nel primo semestre 2003, alla vigilia dell'introduzione della patente a punti, per poi schizzare al 97% subito dopo l’introduzione della patente a punti. Dopo il 2003, l'uso del casco è andato incontro a un fisiologico riassestamento (88% nel 2004), per poi continuare ad aumentare fino al 95% attuale, come indica la tabella.
Tabella1 Sistema Ulisse - uso del casco nelle aree centrali dei capoluoghi di provincia, per macroarea (2000 - 2009*)
* L’anno 2003 è suddiviso in due periodi: prima e dopo l’entrata in vigore della normativa sulla patente a punti.
[1] Il Sistema Ulisse è un sistema per il monitoraggio standardizzato su scala nazionale dell'uso dei dispositivi di sicurezza, attivo dal 2000 presso il reparto Ambiente e traumi dell'Istituto superiore di sanità, in accordo con gli obiettivi del Piano nazionale della sicurezza stradale.
[2] I dati raccolti nell'ambito del Sistema Ulisse relativi all'uso delle cinture anteriori si riferiscono in gran parte a centri urbani dei capoluoghi di provincia per i seguenti motivi:
- le percentuali di uso risultano sistematicamente inferiori (anche di 10-20 punti) a quelle rilevate sulle strade statali e provinciali
- in zona urbana si verificano 3 incidenti stradali su 4
- in zona urbana le cinture di sicurezza esplicano al meglio le loro funzioni protettive. Infatti, in caso di scontro tra veicoli o perdita di controllo, le velocità in gioco, e dunque le energie, sono in media sensibilmente inferiori rispetto agli incidenti che accadono in zona extraurbana.