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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto nazionale Passi 2010: consumi di frutta e verdura

12 maggio 2011 - Secondo l’Atlante delle malattie cardiache e dell’ictus cerebrale (Organizzazione mondiale della sanità) lo scarso consumo di frutta e verdura è responsabile, in tutto il mondo, di circa il 31% della malattia coronarica e di circa l’11% dell’ictus cerebrale. Se ogni cittadino dell’Unione Europea consumasse 600 grammi di frutta e verdura al giorno, si eviterebbero più di 135 mila morti all’anno per malattie cardiovascolari.

La soglia di 400 grammi al giorno, corrispondente a circa 5 porzioni, è la quantità minima consigliata.

 

Anche le linee guida per una sana alimentazione italiana sottolineano che adeguate quantità di frutta e verdura, oltre a proteggere da malattie cardiovascolari, neoplastiche, respiratorie (asma e bronchiti), cataratta e stipsi, assicurano un rilevante apporto di carboidrati complessi, nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici), sostanze protettive antiossidanti e consentono di ridurre la densità energetica della dieta, grazie al fatto che questi alimenti danno una sensazione di sazietà. In accordo con le linee guida, che raccomandano di consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta, insalata o ortaggi, Passi misura il consumo di questi alimenti.

 

Consulta la scheda indicatore.

 

Consumo di frutta e verdura

Il 97% degli intervistati ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno. Tra questi, il 39% ha riferito di mangiarne 3-4 porzioni.

 

Consumo di frutta e verdura

Pool Asl– Passi 2010

 

 

 

Solo il 10%, però, ha aderito completamente alle raccomandazioni riferendo un consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura (five-a-day).

 

Le donne sono quelle che consumano più frequentemente 5 porzioni al giorno, poi le persone più adulte (50-69 anni) e quelle con un alto livello di istruzione.

 

Adesione al five-a-day

Pool Asl – Passi 2010

 

 

Scarica la tabella con i dati per Regione (xls 16,5 kb).

 

 

La mappa riporta la distribuzione geografica dell’adesione alle 5 porzioni al giorno. Il valore più basso si registra nelle Asl della Calabria (6%), il più alto in Liguria (20%).

 

Dal confronto con le stime degli anni precedenti, considerando solo le Asl che hanno partecipato alla sorveglianza per l’intero periodo [1], nel quadriennio 2007-10 si nota che il consumo delle 5 porzioni al giorno è stabile:

  • nel 2007 era del 10%
  • nel 2008 era del 10%
  • nel 2009 era del 9%
  • nel 2010 era del 10%.

Conclusioni

Nel pool di Asl Passi, all’incirca cinque adulti su 10 consumano tre o più porzioni al giorno di frutta e verdura, ma solo uno su 10 assume l’apporto raccomandato di questi alimenti, pari a cinque porzioni al giorno.

 

Seguendo i principi di Guadagnare Salute, è necessario che, nel nostro Paese, le politiche economiche, agricole e commerciali aumentino la disponibilità e l’accessibilità delle famiglie e delle persone a frutta e verdura e vegetali in genere, e che programmi educativi incidano sulle scelte dei cittadini. In tutti e due i campi, i professionisti della salute possono svolgere un ruolo attivo di orientamento ed esercitare pressioni sui settori economici, agricoli e commerciali, a livello nazionale, regionale e locale.

 

Note

[1] A causa di accorpamenti e di variazioni dei confini amministrativi, le Aziende sanitarie partecipanti al Passi sono variate nel triennio. Tuttavia, le Asl che hanno effettuato la sorveglianza in modo continuo nel quadriennio corrispondono all’88% della popolazione osservata, per un totale di 118.611 interviste nel periodo 2007-2010.