Dati epidemiologici
Mortalità materna
Definizioni
Morte materna: morte di una donna durante la gravidanza o entro 42 giorni dal suo termine, indipendentemente dalla durata e dalla sede della gravidanza, per qualsiasi causa legata o aggravata dalla gravidanza o dal suo management, ma non per cause accidentali o incidentali.
Rapporto di mortalità materna (Maternal Mortality Ratio, Mmr): numero di morti materne in un determinato intervallo di tempo su 100.000 nati vivi nello stesso intervallo di tempo.
Le complicanze durante la gravidanza e il parto sono una delle principali cause di morte e disabilità nelle donne in età fertile nei Paesi in via di sviluppo. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l’Unicef hanno stimato che nel 2020 si sono verificate 287.000 morti materne a livello globale, il 99% delle quali nei Paesi in via di sviluppo. Quasi tutti questi decessi si sono verificati in ambienti con scarse risorse e la maggior parte avrebbe potuto essere evitata.
La nuova strategia globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti lanciata nel 2015 ha fissato l’obiettivo ambizioso di porre fine alle morti materne evitabili entro il 2030. Anche nelle nazioni a sviluppo avanzato come l’Italia, dove la mortalità e la morbosità grave legate alla gravidanza e al parto sono eventi sempre più rari, la mortalità materna resta un indicatore cruciale dell’appropriatezza dell’assistenza al percorso nascita da parte del servizio sanitario.
La difficoltà di rilevazione delle morti materne
I maggiori ostacoli alla corretta rilevazione delle morti materne, anche nei Paesi economicamente avanzati dotati di rilevazioni sanitarie correnti, sono la bassa frequenza relativa di queste morti, con conseguenti difficoltà nella produzione di stime stabili, e l’errata notifica delle morti favorita dalla complessità della definizione del fenomeno (che richiede la conoscenza del decesso, delle cause di morte e del timing della morte in relazione a una eventuale gravidanza). Il limite della rilevazione attuata mediante le sole schede di morte è quindi insito nella definizione di morte materna, che comprende sia i decessi in gravidanza sia quelli che avvengono entro 42 giorni dall’esito della stessa, con la conseguente difficoltà nel risalire a una eventuale gravidanza avvenuta nelle settimane precedenti al decesso.
Rilevazioni ad hoc effettuate in diversi Paesi europei (Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Austria, Finlandia e Svizzera) hanno evidenziato sottostime variabili dal 20% al 60% nel rapporto di mortalità materna calcolati tramite l’analisi dei flussi informativi correnti. Solo la rilevazione tramite molteplici modalità e diverse banche dati consente una stima più precisa del fenomeno. Nel contesto europeo proprio le nazioni che hanno attivato sistemi di rilevazione più affidabili registrano, a fronte di elevati standard di assistenza sanitaria, rapporti di mortalità materna medio-alti.