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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016

22/12/2016 - Lazio: consumo di farmaci in gravidanza e appropriatezza prescrittiva

Il 29 novembre 2016 è stato pubblicato il rapporto Istisan “Consumo di farmaci in gravidanza e appropriatezza prescrittiva nella regione Lazio”. Lo studio ha analizzato le prescrizioni e il consumo di farmaci tra le donne in gravidanza per identificare eventuali criticità relative a prescrizioni clinicamente inappropriate o a rischio teratogeno, con l’obiettivo di migliorare la pratica prescrittiva dei professionisti sanitari. Leggi il commento di Alice Maraschini, Paola D’Aloja, Ilaria Lega e Serena Donati (reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps - Iss).

 

15/12/2016 - La nascita in Emilia-Romagna: on line i dati Cedap 2015

Si conferma, in Emilia-Romagna, la tendenza a una contrazione delle nascite cominciata nel 2010 e il tasso di natalità è passato dal 9,8 nati per 1000 abitanti (2009) a 8 (2015). La quota di madri con cittadinanza straniera è passata dal 21,8% del 2005 al 31% del 2015. L’età media delle madri al momento del parto è 32 anni (stabile rispetto al 2014), con una discreta differenza tra italiane (media 33 anni) e straniere (media 29,7). Il 34,5% delle donne che partoriscono ha un’età ≥ a 35 anni (27,7% nel 2005). Le donne alla prima gravidanza rappresentano il 41,8% del totale. Le donne che nel 2015 sono ricorse a tecniche di procreazione medico assistita sono il 2,4% del totale, dato più che raddoppiato negli ultimi 9 anni. Il tasso di parti pretermine è il 7,1%, quello di parti post-termine è l’1,3. Il tasso di parti cesarei nel 2015 è del 26,4% (dato in calo negli anni), di cui circa la metà elettivi. Il tasso di neonati (vivi) di peso inferiore ai 2500 grammi è 7,1%, quello dei neonati di peso inferiore ai 1500 grammi è 1,2%. Sono alcuni dei dati presentati nel report annuale “La nascita in Emilia-Romagna - anno 2015” (pdf 2,6 Mb), tredicesimo rapporto sui dati regionali del Certificato di assistenza al parto (CedAP).

 

24/11/2016 - Progetto Sorveglianza Bambini 0-2 anni: il rapporto finale

È on line il rapporto finale sui risultati del Progetto Ccm “Sistema di Sorveglianza sugli otto determinanti di salute del bambino, dal concepimento ai 2 anni di vita, inclusi nel Programma GenitoriPiù”, coordinato dall’Istituto superiore di sanità e realizzato in collaborazione con 5 Regioni (Campania, Calabria, Marche, Puglia, Veneto), l’Asl di Milano (oggi Ats Città Metropolitana di Milano) e l’Università Ca’ Foscari Venezia. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.

 

24/11/2016 - Mortalità infantile in riduzione, ma non abbastanza

Uno studio pubblicato su The Lancet, dal titolo “Global, regional, and national causes of under-5 mortality in 2000–15: an updated systematic analysis with implications for the Sustainable Development Goals”, fornisce il quadro aggiornato e completo della mortalità infantile nel mondo. L’indagine, finanziata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dalla Fondazione Bill & Melinda Gates e condotta da ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, della London School of Hygiene and Tropical Medicine, del China National Office of Maternal and Child Health Surveillance e della Sichuan University, oltre che dell’Oms stessa, riporta i dati relativi al periodo 2000-2015, dei 194 Stati membri. Leggi l’approfondimento con revisione a cura di Antonietta Filia – Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Cnesps-Iss.

 

17/11/2016 - 7° Atlante dell’infanzia a rischio

L’infanzia in Italia è un tesoro che va protetto, soprattutto se si considera che nel 2015 è stato registrato il record negativo di nati (485.780 bambini), il valore più basso dall’unità d’Italia. È il primo dato che emerge dal 7° Atlante dell’Infanzia (a rischio) “Bambini, Supereroi” di Save the Children, realizzato in collaborazione con Treccani. L’Atlante, che comprende 48 mappe originali, 43 tavole e 280 pagine di analisi e dati geolocalizzati, fotografa una realtà in cui quasi 1 minore su 3 è a rischio povertà ed esclusione sociale, 1 bambino su 20 non possiede giochi a casa o da usare all’aria aperta, mentre più di 1 su 10 non può permettersi di praticare sport o frequentare corsi extrascolastici. Sul fronte abitativo i dati raccolti indicano che le case di 4 famiglie povere su 10 non sono adeguatamente riscaldate durante l’inverno, oltre 1 minore su 4 vive in appartamenti umidi, e 1 bambino su 10 che abita in famiglie a basso reddito vive in case poco luminose. Inoltre, il 14,7% dei giovani tra i 18 e i 24 anni abbandonano precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, mentre tra i 15enni 1 alunno su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica e 1 su 5 in lettura. Per maggiori informazioni visita il sito di Save the Children e scarica l’estratto (pdf 6,3 Mb).

 

17/11/2016 - Qualità delle cure prenatali per un’esperienza positiva della gravidanza: le nuove linee guida dell’Oms

Nell’ultimo anno, circa 303 mila donne sono decedute per cause correlate alla gravidanza, 2,7 milioni di neonati sono morti nei primi 28 giorni di vita e 2,6 milioni sono nati morti (stillbirths). Offrire una buona qualità dell’assistenza sanitaria durante il periodo prenatale può aiutare a prevenire questi decessi. Per questo motivo, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato una nuova serie di raccomandazioni per migliorare la qualità dell’assistenza in gravidanza e ridurre il rischio di complicanze e di natimortalità. Tra le novità introdotte dalle raccomandazioni, quella di aumentare da 4 a 8 il numero dei contatti con i professionisti sanitari durante il periodo gestazionale. Infatti, secondo l’Oms, un minimo di 8 contatti prima del parto, ad esempio con ostetriche in grado di fornire informazioni e counselling alle donne, permette di ridurre le morti perinatali fino a 8 ogni 1000 nascite. Inoltre, le linee guida contengono 49 raccomandazioni che evidenziano quali consulenze e interventi assistenziali dovrebbero ricevere le donne ad ognuno dei colloqui che fanno con i professionisti sanitari durante la gravidanza. Tra queste: consulenza su stili di vita salutari (sana alimentazione, attività fisica, fumo) ma anche sulla prevenzione di infezioni come l’Hiv e la malaria, sulle vaccinazioni e su sintomi fisiologici come nausea e mal di schiena. Per approfondire consulta il documento completo “WHO recommendations on antenatal care for a positive pregnancy experience” e il comunicato stampa sul sito dell’Oms.

 

10/11/2016 - Emorragia del post partum: la linea guida per la prevenzione e il trattamento

Il 24 ottobre 2016, presso l’Istituto superiore di sanità, l’Italian Obstetric Surveillance System (Itoss), coordinato dal Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva del Cnesps-Iss, ha presentato la nuova linea guida “Emorragia post partum: come prevenirla, come curarla”, pensata per sostenere i professionisti sanitari nel promuovere la prevenzione, la tempestività della diagnosi e l’appropriatezza del trattamento. Frutto del lavoro di un gruppo multidisciplinare e multiprofessionale di esperti (tra cui specialisti in ginecologia e ostetricia, ostetriche, infermieri, anestesisti, ematologi, trasfusionisti, radiologi, anatomopatologi, epidemiologi, metodologi di linee guida, documentalisti esperti in ricerche bibliografiche e rappresentanti dei cittadini e del ministero della Salute), il documento è stato redatto sulla base di un’analisi rigorosa e aggiornata della letteratura scientifica disponibile. Il commento di Ilaria Lega, Alice Maraschini, Paola D’Aiola e Serena Donati - Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva del Cnesps-Iss.

 

3/11/2016 - PA di Trento: stato di salute del bambino nel primo anno di vita

Una rilevazione tra le coorti di nascita trentine 2009-2011 ha permesso di analizzare 12.575 schede pediatriche sullo stato di salute al 12mo mese di vita (3820 per la coorte del 2009, 4470 per quella 2010 e 4285 per quella 2011). Le informazioni raccolte hanno permesso di trarre alcune considerazioni su due aspetti: l’organizzazione del flusso informativo e la copertura pediatrica; le indicazioni sugli interventi preventivo-assistenziali erogati nel loro complesso e nei singoli distretti. Per approfondire scarica la settima edizione del documento “Lo stato di salute del bambino nel primo anno di vita. Una rilevazione in pediatria di base. Coorti di nascita 2009-2011” (pdf 4,1 Mb).

 

3/11/2016 - Natalità nella PA di Trento: i dati 2015

Nel 2015, nella Provincia di Trento sono nati 4640 bambini (-1,4% rispetto al 2014) con un tasso di natalità di 9‰, in decremento nell’ultimo quinquennio. Il tasso di fecondità totale del Trentino-Alto Adige è di 1,64 (la media nazionale è 1,35). Sono alcune delle informazioni  pubblicate nel rapporto annuale sulla natalità in Provincia di Trento, che presenta i dati relativi al 2015. Dal documento emerge che l’età media al parto delle donne è sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti (31,7 anni), mentre l’età media al primo figlio presenta un lieve calo rispetto al 2014: per le donne italiane passa da 31,2 a 31 anni, e per le straniere da 27,7 a 27,4 anni. Inoltre, con oscillazioni minime negli ultimi 4 anni, l’incremento costante di madri con cittadinanza extra Unione europea sembra essersi attestato sul 25%. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 713 kb).

 

3/11/2016 - PA di Trento: stato di salute orale in età evolutiva

Lo screening odontoiatrico provinciale ha coinvolto circa 5000 bambini delle seconde classi elementari ed è stato finalizzato alla valutazione dello stato di salute orale e all’invio al secondo livello per eventuali sigillature e cure. Dall’indagine condotta nell’anno scolastico 2013-2014 è emerso che la proporzione di esenti da carie è pari al 65,8% e che l’invio al secondo livello resta vicino al 90%, un valore molto elevato e verosimilmente influenzato dalla ragione principale dello screening (l’invio per sigillature). Per approfondire scarica il documento completo “Sorveglianza sullo stato di salute orale in età evolutiva. Rapporto sullo screening odontoiatrico scolare. Anno scolastico 2013-2014” (pdf 251 kb).

 

20/10/2016 - Personale ostetrico: la prima survey globale

Organizzazione mondiale della sanità (Oms), International Confederation of Midwives (Icm) e White Ribbon Alliance (Wra) pubblicano i risultati della prima indagine globale sul personale ostetrico. La survey on line ha coinvolto 2400 professionisti ostetrici di 93 Paesi ed è stata finanziata dall’agenzia americana Usaid (United States Agency for International Development). Dal rapporto emerge che spesso la categoria si trova in condizioni di inferiorità nelle complesse relazioni dei sistemi sanitari, affrontando isolamento culturale e bassi stipendi, e che sarebbe necessario fornire supporto professionale (migliori condizioni di lavoro), formazione e legislazione più solide e un’advocacy più forte. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Midwives' Voices, Midwives Realities: Findings from a global consultation on providing quality midwifery care” e il comunicato stampa.

 

13/10/2016 - Natalità in Campania: i dati 2014

La Campania continua a essere una delle Regioni più giovani d’Italia, caratterizzata da una prevalenza di donne in età fertile più alta rispetto al resto del Paese, con una percentuale del 46,3% di tutta la popolazione femminile residente nel 2014. Tuttavia, nonostante il contesto favorevole, il tasso di fecondità totale è pari a 1,32 figli per donna, inferiore alla media nazionale italiana (1,37 figli per donna). Analogamente, il tasso di natalità pari al 8,7‰, pur restando il più alto tra le Regioni italiane, è in continua diminuzione in tutte le Province campane. Così il numero di nati in Regione da madri residenti continua a diminuire, passando da 61.800 nel 2007 a 51.243 nel 2014 (dati Istat). Inoltre, continua lentamente ad aumentare l’età media al parto delle donne, che attualmente si attesta a 31,2 anni (vicino al valore medio nazionale di 32,1 anni). Sono alcuni dei dati pubblicati nel XVI rapporto sulla natalità in Campania che presenta i dati 2014 sulle nascite relativi a 52.079 CedAP, pervenuti da 67 centri nascita. Il documento è stato pubblicato a cura dell’Osservatorio epidemiologico regionale della Regione Campania e del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli. Per maggiori informazioni scarica il documento completo “Rapporto sulla natalità in Campania. Anno 2014” (pdf 3,5 Mb).

 

6/10/2016 - Dall’Oms Europa un report sull’accessibilità e la qualità dei servizi dedicati alla salute materna per le popolazioni migranti nei Paesi della Regione

Il numero di donne migranti in età fertile presenti nei Paesi appartenenti alla Regione europea dell’Oms è in rapido aumento. In tutta la Regione, gli esiti di salute materna della maggior parte delle donne migranti sono peggiori rispetto alle altre donne. I fattori di rischio identificati non sono legati solo alla gravidanza, al parto e al periodo post-partum, ma anche a eventi del periodo pre-concepimento. Questa situazione aumenta l’esigenza di servizi dedicati alla salute materna accessibili a queste popolazioni e culturalmente appropriati. Per questo motivo, l’Oms Europa ha pubblicato il documento “What is the evidence on the reduction of inequalities in accessibility and quality of maternal health care delivery for migrants? A review of the existing evidence in the WHO European Region”. Questa mirata revisione sistematica della letteratura fornisce una sintesi critica e interpretativa delle esistenti politiche sanitarie per valutare gli interventi e le strategie in grado di migliorare l’accessibilità e la qualità di servizi dedicati alla salute materna per le donne migranti. Barriere formali quali i limiti nel diritto di usufruire dei servizi sanitari e ostacoli informali legati alla familiarità, conoscenza, accettabilità, disponibilità e costo dei servizi stessi, ne minacciano l’accesso. L’Oms raccomanda quindi di assicurare l’accesso universale alle cure e di fornire servizi culturalmente competenti per favorire l’accesso ai servizi dedicati alla salute materna, la loro qualità per quindi migliorare la salute materna delle donne migranti.

 

29/9/2016 - Prevenzione e trattamento della emorragia del post-partum

Il 24 ottobre, a Roma, verrà presentata e discussa la nuova linea guida “Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum” e la sua versione divulgativa, predisposta per le donne e il grande pubblico. Il documento, realizzato da un panel multidisciplinare di esperti in collaborazione con le società scientifiche, ha l’obiettivo di offrire raccomandazioni cliniche e organizzative basate su prove di efficacia per facilitare l’aggiornamento dei clinici e legare i risultati della ricerca e della attività di sorveglianza alle politiche e all’azione promosse dall’Iss. Per maggiori informazioni leggi la notizia.

 

29/9/2016 - Lombardia: analisi dell’evento nascita anno 2014

Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2014

Continua il calo nel numero dei nati in Regione, con 85.625nati nel 2014 rispetto 87.581 nel 2013 e 95.408 nel 2012. Le madri con cittadinanza straniera costituiscono il 29,8% del totale delle madri mentre l’età media delle mamme al momento del parto è pari a 33,6 per le italiane e 30,1 per le straniere. Il 25,9% delle madri ha una scolarità medio‐bassa mentre il 31% risulta laureata o con diploma universitario. Il 65% delle madri ha un’attività lavorativa e l’8,3% risulta disoccupata.Sono alcuni dei dati del rapporto regionale della Lombardia “Certificato di assistenza al parto (CedAP). Analisi dell’evento nascita anno 2014”, realizzato in collaborazione con l’IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Dai dati emerge anche che un numero di visite inferiori a 4, assunto quale indicatore di assistenza insufficiente, viene effettuato dal 9,2% delle donne; una prima visita in gravidanza a una età gestazionale ≥12 settimane, anch’esso assunto quale indicatore negativo di assistenza, si osserva nel 2,8% delle donne italiane e 12,8% delle donne straniere. Inoltre, il 73,5% dei parti, nel 2014, è avvenuto nei 32 punti nascita, sui 71 operanti in Regione, che assistono oltre 1000 parti/anno. Il tasso di gravidanze pretermine è il 6,9%, quello di gravidanze post-termine è 0,12%. Per maggiori dettagli consulta il documento completo “Certificato di assistenza al parto (CedAP) Analisi dell’evento nascita anno 2014” (pdf 740 kb).

 

22/9/2016 - Salute e benessere delle donne: una priorità della politica europea

È la salute delle donne uno dei temi principali affrontati nella 66sima sessione del Comitato Regionale Oms per l’Europa che si è svolto a Copenaghen (Danimarca) dal 12 al 15 settembre scorso. Un appuntamento importante che ha portato in primo piano nell’agenda politica internazionale la necessità di considerare una vera e propria Strategia sulla salute e sul benessere delle donne – attraverso l’attuazione dei Sustainable Development Goals. È in questo contesto che si inserisce la pubblicazione del rapporto “Women’s health and well-being in Europe: beyond the mortality advantage” che mostra l’impatto delle disuguaglianze di genere sui determinanti sociali, economici e ambientali, sottolineando come i sistemi sanitari centrati sulle persone possono rispondere efficacemente ai bisogni delle donne nelle diverse fasi della vita. Per approfondire consulta il documento completo “Women’s health and well-being in Europe: beyond the mortality advantage” e la pagina di presentazione sul sito dell’Oms Europa.

 

8/9/2016 - Accertamenti diagnostici neonatali obbligatori: approvata la legge

In Italia gli screening neonatali diventano obbligatori per legge. D'ora in poi su tutto il territorio nazionale sarà consentito, infatti, l'accertamento diagnostico di malattie metaboliche ereditarie e rare per le quali è oggi possibile effettuare una terapia. Gli screening neonatali verranno sistematicamente inseriti nei livelli essenziali di assistenza (Lea), ciò permetterà la prevenzione tempestiva dell’insorgere delle diverse patologie, nonché la somministrazione delle cure necessarie. Per approfondire consulta la Legge del 19 agosto 2016, n. 167 “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie” e il comunicato stampa sul sito del ministero della Salute.

 

21/7/2016 - Sorveglianza delle gravidanze in Umbria: i dati 2014 su Cedap e Ivg

Nonostante l'apporto degli immigrati stranieri (che rappresentano l’11,2% della popolazione regionale), nel 2014 la popolazione umbra è scesa, in base ai dati elaborati dall'Istat, dell'1,3%. Nel corso dello stesso anno sono stati censiti 7310 parti, per un totale di 7441 nati mentre il tasso di natimortalità regionale risulta del 3,5 ogni 1000 nati. Inoltre 4162 bambini, ossia il 56,9% del totale, sono stati nati in strutture con volume di attività superiore a 1000 e il 33,3% dei parti sono stati effettuatati in Unità Operative (U.O.) di piccole dimensioni (manca in Regione un Punto nascita che assista oltre 2000 parti all'anno). L'età media delle madri al momento del parto è pari a 31,8 anni; le straniere sono di media più giovani rispetto alle italiane (l'Umbria è la terza Regione italiana, dopo Emilia-Romagna e Lombardia, per presenza di stranieri; le nazioni più rappresentate sono Romania, Albania e Marocco). Nel 2014 il 2,4% di donne incinta ha fatto ricorso a pratiche di procreazione assistita (Pma); il 2,3% non è ricorso all'ecografia a differenza del 75,3% che ne ha effettuate più di 4. Le donne che si sono sottoposte ad almeno un'indagine prenatale invasiva sono il 22,5% dei casi. Le nascite vaginali operative sono pari al 2,5%, mentre i parti spontanei corrispondono al 65,8%. Il 92,2% dei neonati è stato partorito tra la 37esima e la 42esima settimana di gestazione. Alcune differenze socio-economiche (cittadinanza, età, titolo di studio) determinano il ricorso o meno alle tecniche di Pma. Il documento riporta inoltre i dati sulle Ivg negli anni 2012, 2013 e 2014. Per approfondire consulta il documento completo “La sorveglianza delle gravidanze in Umbria: analisi dei certificati di assistenza al parto e delle interruzioni volontarie di gravidanza – 2014” (pdf 10 Mb).

 

14/7/2016 - La nascita in Friuli Venezia-Giulia: il rapporto Cedap anni 2011-2013

Nel periodo 2011-2013 in Friuli Venezia Giulia (FVG) sono nati 29.393 neonati, dei quali il 7,6% prima del termine di gravidanza. In confronto al periodo 2005-2010, si conferma un generale calo delle nascite con la tendenza in aumento dei parti da donne straniere (un bambino su 4 nasce da una madre straniera, specie dell’Est europeo), le disparità socio-economiche tra italiane e straniere rimangono evidenti e le donne più istruite si sottopongono a più frequenti controlli durante la gravidanza; in generale, le ecografie in gravidanza sono più frequenti (l’81% delle donne ne esegue >3). Sempre rispetto al periodo 2005-2010, permane un lento ma progressivo innalzamento dell’età media al parto che può comportare un aumento delle gestazioni a rischio; il ricorso al parto indotto e pilotato è aumentato; il tasso di tagli cesarei rimane tra i più bassi a livello nazionale (23,3%). Fra le tecniche di procreazione assistita (Pma), l’ICSI (Intra Cytoplasmatic Sperm Injection) si attesta ancora come la più praticata e i nati da Pma risultano negli ultimi 9 anni più che raddoppiati. In calo le interruzioni volontarie di gravidanza e i dati sulla mortalità infantile (da 2,9 a 2,6 per 1000 nati). Dal rapporto emerge un buon sostegno generale al percorso nascita e alle cure neonatali in FVG come pure la presenza di disomogeneità tra i vari Punti nascita, che richiedono approfondimenti da parte del Sistema sanitario regionale (Ssr). Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Rapporto Cedap 2011-2013. Nascere in Friuli Venezia Giulia” (pdf 1,1 Mb).

 

(23 giugno 2016) Sorveglianza dell’obesità infantile in Europa

Il 13 e il 14 giugno 2016, a San Pietroburgo (Federazione Russa), si sono incontrati i rappresentanti dei Paesi che partecipano all’iniziativa della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “Childhood Obesity Surveillance Initiative (Cosi)”. Nel meeting sono stati discussi gli sviluppi della IV raccolta dati (in corso in 36 Paesi dal 2015) e i risultati della III indagine. Leggi il resoconto di Angela Spinelli e Marta Buoncristiano (Cnesps-Iss).

 

(16 giugno 2016) Il progetto di Sorveglianza sui bambini 0-2 anni in un convegno

Il 13 maggio si è svolto, a Roma, il convegno di chiusura (pdf 166 kb) del Progetto “Sistema di Sorveglianza sugli otto determinanti di salute del bambino, dal concepimento ai 2 anni di vita, inclusi nel Programma GenitoriPiù” promosso e finanziato dal ministero della Salute/Ccm (Centro nazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie). Il progetto - coordinato dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con 5 Regioni (Campania, Calabria, Marche, Puglia, Veneto), l’Ats Città Metropolitana di Milano e l’Università Ca’ Foscari Venezia - ha valutato la fattibilità e la sostenibilità del sistema di sorveglianza da realizzarsi nell’ambito dei centri vaccinali (CV) in occasione delle sedute vaccinali dei bambini tra 0 e 2 anni, utilizzando principalmente le risorse umane, strutturali e organizzative in dotazione ai singoli CV. La sperimentazione ha coinvolto 13 distretti sanitari, 153 professionisti sanitari e oltre 14 mila madri. Leggi il resoconto della giornata da cui è possibile scaricare le presentazioni dei relatori.

 

(19 maggio 2016) Allattamento al seno: la nuova campagna del Ministero

È partita la campagna 2016 per la promozione dell’allattamento al seno. Lo slogan “Allattare al seno - un investimento per la vita” richiama l’importanza del latte materno per la crescita e lo sviluppo dei bambini. La campagna, rivolta principalmente alle gestanti, alle neomamme e al personale specializzato che opera nel settore, è stata presentata il 12 maggio, con la Conferenza Nazionale per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno. La giornata è stata anche l’occasione per presentare il nuovo opuscolo informativo (pdf 1,7 Mb) per le gestanti e le neomamme. Nella versione informatica dell’opuscolo sul sito del Ministero in formato sfogliabile sono inseriti 6 video tutorial. Per maggiori informazioni consulta lo streaming della Conferenza nazionale, scarica l’opuscolo informativo (pdf 1,7 Mb) e guarda i sei video su YouTube: “Allattamento: unico ed ineguagliabile”, “Il contatto a pelle”, “Come capisco se è attaccato in maniera adeguata?”, “Spremitura del latte”, “Il tiralatte” e “Per allattare serve una dieta speciale?”.

 

(12 maggio 2016) Promozione e protezione dell’allattamento al seno

Un nuovo report congiunto di Oms, Unicef e International Baby Food Action Network (Ibfan) “Marketing of breast-milk substitutes: National implementation of the international code Status Report 2016” rivela lo stato delle legislazioni nazionali sulla protezione e la promozione dell’allattamento al seno. L’indagine, che ha coinvolto 194 Paesi, rivela che in 135 sono presenti forme di tutela legale dell’allattamento legate all’International Code of Marketing of Breast-Milk Substitutes e alle successive risoluzioni adottate dalla World Health Assembly. Nonostante il dato sia in miglioramento rispetto alla rilevazione del 2011 (103 Paesi), solo 39 Stati hanno leggi che emanano tutte le disposizioni del codice (erano 37 nel 2011). In particolare, dal documento emerge che la proporzione di Paesi con leggi in linea con il Codice Oms è maggiore nella Regione Oms del Sud-Est asiatico (4 Paesi su 11), seguita dalla Regione africana dell’Oms (14 su 47) e dalla Regione del Mediterraneo orientale (6 su 21). La Regione Oms delle Americhe, quella del Pacifico occidentale e la Regione europea hanno invece bassi livelli di adesione con, rispettivamente, 8 Paesi su 35, 4 su 27 e 3 su 53. Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa dell’Oms e scarica il documento completo.

 

(31 marzo 2016) Hbsc: il report 2016

È dedicato alle differenze di genere e socioeconomiche tra i giovani il nuovo rapporto dello studio internazionale Health Behaviour in School-aged Children, Hbsc – (Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare). Il documento, pubblicato a marzo 2016, presenta i risultati dell’indagine 2013-2014 che ha coinvolto circa 220 mila ragazzi in 42 Paesi della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del Nord America. Dal report Hbsc emerge un quadro abbastanza positivo della salute e dei comportamenti degli adolescenti ma anche il persistere di ineguaglianze sociali, di età e di genere. Per approfondire consulta il documento completo “Growing up unequal: gender and socioeconomic differences in young people's health and well-being. Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) study: international report from the 2013/2014 survey”.

 

(24 marzo 2016) Percorso nascita: due percorsi formativi per gli operatori

Al via due corsi di Formazione a distanza (Fad) rivolti ai professionisti del percorso nascita: “La prevenzione e la gestione dell’emorragia del post partum - edizione 2016” e “I disordini ipertensivi della gravidanza”. L’aggiornamento continuo dei professionisti sanitari coinvolti nell’assistenza al percorso nascita, finalizzato alla diffusione di pratiche cliniche di comprovata appropriatezza, è fra i principali obiettivi del Sistema di sorveglianza ostetrica Itoss, finanziato dal ministero della Salute e coordinato dal reparto Salute della donna e dell’età evolutiva del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con le Regioni. Il corso “La prevenzione e la gestione dell’emorragia del post partum”, giunto alla seconda edizione, fornisce le nozioni indispensabili per conoscere la rilevanza del problema e le indicazioni delle più importanti linee guida internazionali sull’argomento. I disordini ipertensivi della gravidanza, seconda causa di morte materna per frequenza nelle Regioni partecipanti, sono stati votati a larga maggioranza come argomento del secondo corso Fad da parte dei referenti del Sistema di sorveglianza Iss-Regioni tramite un sondaggio on line realizzato nel 2015. I due corsi di formazione a distanza sono stati messi a punto dall’Iss in collaborazione con l’agenzia di editoria scientifica Zadig; erogano ciascuno 12 crediti Ecm e sono gratuiti grazie alla convenzione con il ministero della Salute, che dal 2008 sostiene con continuità i progetti coordinati dall’Iss per migliorare l’assistenza al percorso nascita e gli esiti materni e neonatali. Frequentare i corsi è facile: basta registrarsi sulla piattaforma Goal cliccando sulla scritta “registrati” posta in alto a destra della testata. Una volta effettuata la registrazione l’utente riceverà via e-mail un codice pin che consentirà l’accesso alla pagina di presentazione del corso e alle attività previste. Leggi l’approfondimento a cura di Ilaria Lega, Alice Maraschini, Paola D’Aloja, Serena Donati (reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss).

 

(10 marzo 2016) Allattamento: la nuova serie di The Lancet

Ogni anno, nel mondo, si potrebbe evitare la morte di oltre 820 mila bambini e 20 mila madri grazie all’allattamento al seno: sono i numeri che aprono lo speciale di The Lancet dedicato al tema. I quattro articoli della Serie “Breastfeeding”, pubblicata a gennaio 2016, approfondiscono i trend mondiali sull’allattamento, le conseguenze sulla salute materno-infantile a breve e lungo termine, l’impatto degli investimenti, i fattori determinanti per l’allattamento e l’efficacia degli interventi di promozione. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.

 

(10 marzo 2016) International Women’s Day 2016: verso una strategia per la salute delle donne

Nonostante nella Regione europea dell’Oms oltre la metà della popolazione sia costituita da donne, sussistono tuttora grandi disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, soprattutto per le donne che vivono in zone rurali, quelle provenienti da gruppi minoritari o tra le donne migranti, rifugiate o richiedenti asilo. Per questo motivo l’Oms Europa sta lavorando a una nuova Strategia per la salute delle donne che verrà presentata durante la 66ma sessione del Comitato regionale per l’Europa a settembre 2016. La strategia si concentra sui determinanti di salute nelle donne (dal rafforzamento della governance per la salute e il benessere delle donne, all’eliminazione di valori e pratiche discriminatorie), ma si propone anche di affrontare l'impatto dei determinanti di genere, sociali, economici, culturali e ambientali e migliorare il lavoro del sistema sanitario per la salute e il benessere femminile. Un’iniziativa importante rilanciata dall’Oms Europa in occasione della Giornata internazionale della donna (8 marzo) che, per l’edizione 2016 lancia il tema “Pianeta 50-50 entro il 2030: un passo avanti verso l’uguaglianza di genere” (Planet 50-50 by 2030: Step It Up for Gender Equality). Per approfondire consulta: il comunicato stampa dell’Oms Europa “Towards a European strategy for women’s health”, la pagina dedicata all’International Women’s Day sul sito dell’Oms, e quella sul sito delle Nazioni Unite.

 

(3 marzo 2016) Oms Europa: un pacchetto formativo sulle cure perinatali

A febbraio 2016 l’Oms Europa ha pubblicato la seconda edizione del pacchetto formativo Effective Perinatal Care (Epc), lanciato per la prima volta nel 2004 con l’obiettivo di migliorare la conoscenza e le competenze degli operatori sanitari riguardo alle cure perinatali sulla base di raccomandazioni evidence based, stimolando un pensiero critico sulle pratiche esistenti. La nuova versione dell’Epc è pensata per figure professionali come le ostetriche, i ginecologi, i neonatologi, gli infermieri pediatrici e i policy maker e include sessioni teoriche, giochi di ruolo, lavori di gruppo e diverse ore di training con attività pratiche. I metodi di esercitazione sono stati pensati per costruire un team di professionisti della salute perinatale, sottolineando l'importanza della collaborazione multidisciplinare. Per maggiori informazioni consulta il comunicato stampa sul sito dell’Oms Europa, la pagina dedicata all’Effective Perinatal Care (Epc) Training Package, e quella dedicata alla seconda edizione Epc.

 

(3 marzo 2016) Una vitamina per ridurre le malformazioni alla nascita: una nuova pagina web sull’acido folico aiuta operatori e cittadini a saperne di più

È disponibile on line una nuova pagina web dedicata al tema dell’acido folico dove è possibile: acquisire informazioni sull’efficacia e sicurezza dell’uso appropriato dei farmaci in gravidanza; ascoltare interviste alle donne in età riproduttiva e ai professionisti sanitari; scaricare gratuitamente un’infografica pensata per promuovere, all’interno dei servizi sanitari, la conoscenza e l’uso appropriato dell’acido folico in epoca periconcezionale. Si tratta del tool realizzato nell’ambito del progetto “Consumo di farmaci in gravidanza e appropriatezza prescrittiva nella Regione Lazio” condotto nel 2013-2014 dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con il dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio. Uno strumento utile, per operatori e cittadini, anche in occasione della Giornata mondiale dei difetti congeniti (World Birth Defects Day) che si celebra in tutto il mondo il 3 marzo e che vuole essere un momento di riflessione e sensibilizzazione su queste patologie, al fine di implementarne il monitoraggio, la ricerca e la prevenzione. Per approfondire leggi la presentazione a cura di: Alice Maraschini Ilaria Lega , Marta Buoncristiano, Paola D’Aloja e Serena Donati - reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss.

 

(28 gennaio 2016) Una nuova rassegna di The Lancet sulla natimortalità

Nel 2015 i nati morti nel mondo sono stati 2,6 milioni, circa 7200 ogni giorno, la metà dei quali durante il parto. La riduzione del tasso globale di natimortalità dal 2000 al 2015 non tiene il passo con la riduzione del tasso di mortalità infantile e di mortalità materna: è quanto emerge dalla nuova rassegna di Lancet The Ending Preventable Stillbirth. Per approfondire leggi il commento a cura di Ilaria Lega, Alice Maraschini e Serena Donati (Cnesps, Iss).

 

(14 gennaio 2016) Mortalità materna: l’importanza della sorveglianza

L’apparente emergenza caratterizzata dai decessi materno-infantili (5 donne in gravidanza e una bambina), registrati durante il periodo natalizio, non è ascrivibile a un problema di qualità assistenziale della rete italiana dei punti nascita ma solo a una concentrazione imprevedibile nel tempo delle morti che, come tutti gli eventi rari, possono talvolta aggregarsi in cluster. Il sistema di sorveglianza Istituto superiore di sanità (Iss)-Regioni sulla mortalità materna permette infatti di disporre di informazioni che consentono di dare una lettura appropriata di questo evento senza creare un allarme di sanità pubblica. Leggi la riflessione di Serena Donati, Alice Maraschini, Ilaria Lega (reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss).

 

(14 gennaio 2016) Mortalità neonatale: l’Oms aggiorna le fact sheet

Leggi le fact sheet sulla riduzione della mortalità neonatale aggiornate dall’Oms a gennaio 2016.