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Guidatori distratti: attenzione all’uso dei cellulari

Gruppo tecnico Passi

 

16 gennaio 2014 - Il rischio di incidente stradale aumenta quando, mentre si guida, si compiono azioni secondarie che obbligano a distogliere lo sguardo dalla strada. In particolare, tra le principali cause di distrazione dei guidatori c’è l’uso del cellulare. Per i neopatentati, il rischio di fare un incidente legato all’azione di chiamare qualcuno al telefono e di scrivere un Sms è ancora maggiore rispetto ai guidatori esperti.

 

Una dimostrazione sul campo è stata fornita da un importante studio osservazionale condotto dal Virginia Tech Transportation Institute, i cui risultati sono stati pubblicati a gennaio 2014 sul New England Journal of Medicine (Nejm) nell’articolo “Distracted Driving and Risk of Road Crashes among Novice and Experienced Drivers”.

 

Perché è stato effettuato questo studio

Negli Stati Uniti, i guidatori tra i 15 e i 20 anni sono il 6,4% dei conducenti di veicoli a motore ma rappresentano il 10% di tutti i morti e il 14% di tutti i feriti per incidente da traffico. Ciò è stato attribuito alla combinazioni di vari fattori: la giovane età, l’inesperienza e i comportamenti di guida rischiosi, tra cui il compiere, mentre si guida, azioni che possono distrarre l’attenzione (“azioni secondarie”). Tra queste, le più frequenti sono mangiare, regolare la radio e parlare con i passeggeri, ma l’azione che ha generato maggior interesse per i ricercatori è quella di usare il telefono cellulare mentre si guida.

 

Con analisi delle registrazioni delle chiamate telefoniche fatte da persone coinvolte in incidenti si è visto che il rischio aumenta di 4,5 volte quando si usa il cellulare alla guida. Inoltre, le ricerche effettuate con simulatori di guida o con prove su pista, per valutare gli effetti della distrazione, indicano che l’uso del telefono ritarda la reazione a pericoli potenziali e riduce la capacità del conducente di “scansione visiva” dell’ambiente circostante. Compiere un’azione secondaria può aumentare il rischio di incidente perché comporta un impegno sul piano cognitivo che impedisce al conducente di mantenersi concentrato sulla guida e perché distoglie l’attenzione visiva del conducente dalla strada davanti a sé, così che non può avvistare pericoli inattesi e reagire in tempo.

 

Mancava però un’osservazione sul campo dei comportamenti dei guidatori e, grazie all’applicazione di una tecnologia sofisticata, in questo studio è stato possibile rilevare proprio le azioni secondarie e i pericoli di incidente connessi.

 

Come è stato effettuata l’indagine

In realtà, si tratta di due studi in cui, per ottenere informazioni obiettive riguardo a incidenti, mancati incidenti e comportamenti alla guida, sono stati istallati diversi dispositivi (tra cui accelerometri, videocamere, sistemi GPS per il posizionamento e altri sensori) nelle auto rispettivamente di 42 neopatentati, dai 16 ai 17 anni, (studio denominato Naturalistic Teenage Driving Study, Ntds) e di 109 adulti con maggiore esperienza di guida (studio denominato 100-cars study). La rilevazione Ntds è stata effettuata tra giugno 2006 a settembre 2008, periodo durante il quale i partecipanti hanno ricevuto un compenso mensile. Il 100-cars study si è svolto invece tra gennaio 2003 a luglio 2004. Anche in questo studio i partecipanti hanno ricevuto un compenso.

 

Gli strumenti per l’acquisizione dei dati, messi a punto dal Virginia Tech Transportation Institute, erano 4 videocamere (inquadrature: sul davanti e dietro la macchina, volto e al di sopra della spalla destra del conducente), un insieme di sensori, tra cui accelerometri, radar anteriore, sistema di posizionamento Gps. I dati video e quelli sulla performance di guida sono stati raccolti in continuo. Sono stati calcolati gli Odds Ratio (OR) per incidente e mancato-incidente associati a ciascuna azione secondaria. La prevalenza di impegno in azioni secondarie è stata calcolata come percentuale di “periodi di controllo di 6 secondi” in cui il conducente era risultato impegnato in un’azione secondaria.

 

Quali sono stati i risultati

Durante il periodo di studio si sono verificati 167 incidenti e mancati-incidenti tra i neopatentati e 518 incidenti e mancati-incidenti tra i guidatori esperti.

 

Dai dati è emerso che il rischio di incidente e mancato-incidente tra neopatentati aumentava significativamente se questi stavano chiamando qualcuno al telefono cellulare (OR=8,3), prendendo il cellulare (OR=7,1), inviando o ricevendo Sms (OR=3,9), afferrando un oggetto diverso dal telefono (OR=8,0), guardando un oggetto al bordo della strada (OR=3,9), o mangiando (OR=2,9).

 

Tra i guidatori esperti, è risultato che solo il chiamare una persona al telefono era associato ad aumento del rischio (non è stato possibile, in questo caso, analizzare il rischio connesso all’invio di messaggi di testo).

 

 

Odds Ratio per incidente o mancato-incidente associato ad azioni secondarie

Azioni

Neopatentati

Conducenti esperti

Odds Ratio
(95% CI)

Odds Ratio
(95% CI)

Scrivere messaggi Sms o via Internet

3,87 (1,62–9,25)

Non calcolabile

Chiamare al telefono

8,32 (2,83–24,42))

2,49 (1,38–4,54

Parlare al telefono

0,61 (0,24–1,57)

0,76 (0,51–1,13)

Cercare e prendere il telefono

7,05 (2,64–18,83)

1,37 (0,31–6,14)

Cercare e prendere un oggetto diverso dal telefono

8,00 (3,67–17,50)

1,19 (0,612,31)

Guardare un oggetto al lato della strada

3,90 (1,72–8,81)

0,67 (0,371,22)

Regolare la radio o riscaldamento, condizionamento, ecc

1,37 (0,72–2,61)

0,53 (0,300,94)

Regolare altri strumenti diversi da radio, riscaldamento, condizionamento

2,60 (0,89–7,65)

0,64 (0,152,65)

Mangiare

2,99 (1,30–6,91)

1,26 (0,742,15)

Bere bevande non alcoliche

1,36 (0,315,88)

0,44 (0,161,22)

 

La prevalenza nel compiere azioni secondarie è compresa tra il 7% e il 13% dei periodi di controllo, senza differenze tra neopatentati e guidatori esperti (rispettivamente 9,9% e 10,9%).

 

 

 

Come bisogna interpretare questi risultati

Lo studio però suggerisce che le azioni secondarie che obbligano a distogliere lo sguardo dalla strada sono ad alto rischio sia per i guidatori neopatentati che per quelli esperti. Molte di queste (chiamare qualcuno al telefono, cercare e prendere il telefono, scrivere e inviare messaggi di testo, cercare e prendere oggetti, guardare fuori del finestrino qualche cosa ai bordi della strada, mangiare), infatti, distraggono l’attenzione dalla guida, aumentano il rischio di incidente. Inoltre, bisogna dire che sebbene, in questo studio, l’azione di parlare al telefono non è risultata connessa a un aumento del rischio di incidente, in altri studi è stato dimostrato che anche per i guidatori esperti parlare al telefono (senza chiamare) aumenta il rischio perché riduce sia l’attenzione a pericoli visibili sulla strada che la performance di guida in generale.

 

Definizioni operative

 

Incidente

  • incidente: un contatto fisico, tra il veicolo e un altro oggetto, causato almeno parzialmente dal conducente
  • mancato-incidente: una circostanza che ha richiesto una brusca manovra, fatta all’ultimo momento e tale da mettere alla prova i limiti fisici del veicolo, per evitare un incidente causato dal guidatore. È stato dimostrato che i mancati-incidenti, rappresentano surrogati affidabili degli incidenti, avendo le stesse cause.

Azioni secondarie

  • chiamare al cellulare (usando un dispositivo manuale oppure vivavoce): chiamare con un cellulare o altro dispositivo manuale (anche quando si usano tasti di scelta rapida)
  • prendere il cellulare (include le azioni di localizzare il dispositivo, prenderlo e rispondere): prendere un oggetto inanimato all’interno dell’abitacolo del veicolo
  • inviare messaggi di testo o usare Internet per leggere e-mail o contenuti del web
  • sintonizzare la radio, o anche regolare il riscaldamento, la ventilazione o il condizionamento oppure altri impianti del veicolo che si regolano sulla plancia
  • regolare altri dispositivi diversi dalla radio, come i finestrini, le cinture di sicurezza, lo specchietto retrovisore oppure le alette parasole
  • guardare un oggetto ai bordi della strada, come un incidente, una costruzione, un pedone, un animale o altro tipo di oggetto.
  • mangiare, con o senza posate
  • bere una bibita non alcolica da un recipiente aperto, dalla bottiglia o dalla cannuccia.

Periodi di controllo

  • Periodi di 6 secondi durante il quale il veicolo è risultato in movimento. Per rappresentare le condizioni di guida normali per un conducente, sono stati selezionati, in modo casuale, per ognuno di essi un certo numero di “periodi di controllo”. La numerosità dei periodi di controllo era proporzionale alla distanza percorsa (un periodo di 6 secondi ogni 50 miglia percorse) o alla durata (un periodo ogni 30 minuti di guida).

Risorse utili

Riferimenti

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