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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Sorveglianza Passi: opinioni e comportamenti nei confronti della nuova influenza A/H1N1 (dati 14-27 dicembre 2009)

14 gennaio 2010 - Il sistema di sorveglianza Passi rileva comportamenti correlati alla salute, mediante interviste a campioni di assistiti adulti delle aziende sanitarie. A partire dal 2 novembre 2009, le Asl che hanno aderito al modulo pandemico stimano gli atteggiamenti della popolazione nei confronti dell’epidemia da virus A/H1N1v e le loro variazioni nel tempo.

 

A colpo d’occhio

  • un intervistato su quattro ritiene probabile che qualcuno nella propria famiglia possa essere colpito dall’influenza A/H1N1v: questa percentuale continua a ridursi nel tempo
  • diminuiscono anche le persone preoccupate per sé e per la propria famiglia a causa della pandemia: dall’inizio di novembre questa quota è scesa dal 41% al 19%
  • la percentuale di coloro che, a causa della pandemia, hanno limitato una o più attività sociali è rimasta stabile rispetto all’ultima rilevazione di dicembre (15%)
  • dall’inizio di novembre, la disponibilità a vaccinarsi nella popolazione generale è scesa dal 35% al 18%
  • il 94% degli intervistati è a conoscenza delle raccomandazioni di lavarsi le mani e tossire o starnutire in un fazzoletto di carta e poi buttarlo via
  • quasi nove intervistati su dieci ritengono sufficienti le indicazioni ricevute su come prevenire l’influenza A/H1N1v.

Un intervistato su quattro ritiene probabile che qualcuno della propria famiglia possa contrarre l’infezione da virus A/H1N1v. Dall’inizio di novembre fino alla fine di dicembre 2009, la percentuale di persone che giudicano l’influenza pandemica molto contagiosa è diminuita regolarmente. In particolare, nelle ultime due settimane c’è stata una brusca riduzione (dal 36% al 25%). Continua a calare anche il livello di preoccupazione per la pandemia: nelle ultime settimane di sorveglianza meno di due persone su dieci (19%) si sono dette preoccupate. Si conferma pertanto il trend già osservato in precedenza, verosimilmente associato alla discesa della curva epidemica e all’attenuarsi dell’attenzione dei media.

 

Tra il 14 e il 27 dicembre 2009, sono state intervistate 416 persone (età media di 47 anni, 47% donne) nelle 43 Asl che partecipano attivamente e in maniera continuativa alla raccolta dati sulla pandemia.

 

 

Meno di due persone su dieci (15%) dichiarano di aver limitato alcune attività quotidiane fuori casa per via della pandemia. Sebbene preoccupazione e limitazione di attività siano associate, la quota di persone che limitano le attività di tutti i giorni è rimasta stabile, a fronte della diminuzione della preoccupazione. Si riduce anche la percentuale di intervistati disposti a vaccinarsi: tra chi non l’ha ancora fatto e non ritiene di aver avuto l’influenza, meno di due persone su dieci (18%) si farebbero vaccinare. Questo indicatore rilevato da Passi si riferisce alla disponibilità della popolazione generale a vaccinarsi e non all’adesione all’attuale campagna di vaccinazione, rivolta invece solo ad alcune categorie. La situazione è un po’ diversa se si considerano solo i giovani di età compresa tra 18 e 27 anni: uno su quattro aderirebbe alla campagna vaccinale. Questa percentuale è rimasta stabile nelle ultime due rilevazioni. Infine, il 94% degli intervistati dichiara di conoscere le principali norme comportamentali per evitare la diffusione del virus.

 

Le fonti di informazione più accreditate per l’influenza A/H1N1v

Continua ad aumentare la percentuale di coloro che ritengono sufficienti le indicazioni ricevute su come prevenire l’influenza A/H1N1v: se nelle prime due settimane di novembre era del 74%, nella seconda metà di dicembre arriva all’87%. Per maggiori informazioni sull’influenza A/H1N1v, medici e pediatri di famiglia (81%), altri operatori sanitari (13%), servizi di prevenzione della Asl (7%) e internet (14%) si confermano di nuovo le fonti più accreditate.

 

I risultati sono riportati nel numero 11 di FluNews (pdf 1,6 Mb) – l’aggiornamento epidemiologico settimanale dell’influenza, a cura del Cnesps – e vengono diffusi ogni due settimane, secondo il piano di analisi (pdf 40 kb). A causa di possibili ritardi di inserimento da parte di alcune Asl, comprensibili considerando il periodo di lavoro straordinario legato all’epidemia, i risultati dell’elaborazione devono essere considerati provvisori, da confermare quindi in successive analisi.

 

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