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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Le schede informative ItOSS su eclampsia e sepsi materna



Le schede informative, i “fact sheet” per gli anglosassoni, predisposte da ItOSS sul tema dell’eclampsia e della sepsi materna riassumono in un formato sintetico corredato da infografiche i principali risultati e le raccomandazioni cliniche sulle condizioni in esame.

 

L’obiettivo delle schede di ItOSS è quello di disseminare tra i professionisti sanitari che assistono le donne in gravidanza e al parto i principali risultati del progetto “Near miss ostetrici in Italia: l’eclampsia, la sepsi, l’embolia di liquido amniotico e l’emoperitoneo spontaneo” (1).

 

Entrambe le schede sono state revisionate da esperti nazionali e approvate dalle società scientifiche/federazioni di settore (SIGO, AOGOI, AGUI, FNOPO, SIAARTI) che contribuiranno a diffonderle attraverso i loro siti web.

 

Lo studio sui near miss ostetrici da eclampsia, sepsi, embolia di liquido amniotico ed emoperitoneo spontaneo - 2017

Lo studio, finanziato dal ministero della Salute, Bando CCM 2016 e coordinato dalla Regione Lombardia, rappresenta il secondo progetto prospettico population-based multiregionale sulla grave morbosità materna in Italia, promosso da ItOSS con l’obiettivo di raccogliere dati affidabili su questo argomento. Grazie alla collaborazione con Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, è stata raggiunta una copertura pari al 75% dei nati nel Paese.

 

Come per il precedente progetto sui near miss emorragici (2), coordinato da ItOSS nel biennio 2014-2016, i dati di popolazione hanno permesso di stimare i tassi di incidenza italiani delle emergenze ostetriche prese in esame, di verificarne le differenze per area geografica e Regione, e di metterli a confronto con quelli di Paesi dotati di sistemi socio-sanitari analoghi a quello italiano.

 

L’iniziativa ha ulteriormente consolidato la rete della sorveglianza ostetrica ItOSS, che coinvolge oltre 300 clinici dei reparti di ostetricia del Paese, e che negli anni è divenuta un punto di riferimento nazionale per la sorveglianza e la ricerca di salute pubblica in ambito ostetrico e perinatale.

 

La raccolta prospettica dei casi incidenti ha permesso di individuare e descrivere nel dettaglio i punti di forza e le criticità assistenziali per cercare di interrompere la catena di eventi, talora evitabili, che dalla morbosità grave possono portare anche al decesso materno. In analogia con i precedenti, il progetto ha promosso la pratica dell’audit facilitando il confronto tra pari, l’identificazione delle esigenze di aggiornamento del gruppo e dei singoli professionisti e la diffusione di una cultura della non colpevolezza.

 

L’eclampsia

L’eclampsia presenta una stima di incidenza bassa (0,15 casi/1000 parti), in linea con i tassi riportati da altri Paesi del network internazionale delle sorveglianze ostetriche INOSS, e indicativa di buona assistenza offerta in gravidanza. Gli aspetti assistenziali critici riguardano l’insufficiente prescrizione di acido acetilsalicilico a basso dosaggio in gravidanza e di magnesio solfato a scopo profilattico nelle donne a rischio. Inoltre, è stato rilevato un intervallo di tempo troppo breve tra l’attacco eclamptico e l’espletamento del parto, che potrebbe favorire una inadeguata stabilizzazione delle pazienti, come suggerito dalla grave morbosità materna che ha interessato un terzo della coorte ItOSS (3). Per maggiori informazioni scarica le fact sheet sull’eclampsia (pdf 168 kb).

 

La sepsi

La sepsi è stata osservata in meno di 1 parto su 1000 (0,87/1000). La fonte dell’infezione, identificata nell’81% dei casi, è associata a un aumento dei parti pretermine (31%) e della mortalità perinatale (7,4%). Il 24% della coorte ha sviluppato una grave complicazione e 1 donna è deceduta a seguito della sepsi. Alla luce dei dati della sorveglianza della mortalità materna ItOSS, la sepsi è una condizione emergente e ad alta letalità, per la quale permangono diverse criticità assistenziali suscettibili di miglioramento. La tempestività della diagnosi, l’avvio precoce del bundle Sepsis six - uno schema di raccomandazioni che, applicato tempestivamente alla paziente settica permette di migliorarne la prognosi (per maggiori informazioni scarica il dossier "La sepsi in ostetricia", pdf 946 kb), l’attenzione alla scelta appropriata degli schemi terapeutici di antibioticoterapia, la riduzione del numero di esplorazioni vaginali in travaglio e il rispetto della sepsi nelle procedure assistenziali invasive sono i principali aspetti suscettibili di miglioramento emersi dallo studio (4). Per maggiori informazioni scarica le fact sheet sulla sepsi (pdf 213 kb).

 

La collaborazione internazionale con il network INOSS

A livello internazionale, il progetto ha permesso di consolidare la collaborazione con i Paesi che compongono l’International Network of Obstetric Survey Systems (INOSS) cui l’Italia partecipa dal 2012 come ItOSS (5). Questa preziosa collaborazione permette di condividere metodi e definizioni di caso utili a garantire la confrontabilità dei dati a livello internazionale, e di studiare condizioni di grave morbosità materna particolarmente rare, mediante studi multicentrici (6-7). Due delle quattro condizioni di grave morbosità materna in studio nel progetto sui near miss sono rare: l’embolia di liquido amniotico, della quale sono stati raccolti 5 casi, e l’emoperitoneo spontaneo, del quale sono stati segnalati 29 casi nei due anni di raccolta dati. Solo l’analisi aggregata di dati provenienti da altri Paesi partecipanti a INOSS permetterà di analizzare queste casistiche troppo esigue per un’analisi limitata al contesto nazionale.

 

A causa dell’emergenza COVID-19, anziché concludere il progetto con l’abituale convegno finale, a settembre 2020 sono stati organizzati quattro webinar monotematici per esporre e discutere le quattro condizioni in studio (eclampsia, sepsi, embolia di liquido amniotico ed emoperitoneo spontaneo). Per ciascuna è stata inclusa la presentazione di un caso clinico raccolto nell’ambito dello studio, presentato da professionisti sanitari che hanno assistito le donne. Durante gli incontri, si è avuta l'opportunità di ascoltare esperti nazionali e internazionali, condividere e commentare casi clinici gestiti all'interno dei presidi sanitari partecipanti al progetto. È possibile rivedere online i webinar relativi al progetto visitando la pagina dedicata.

 

La FAD sulla sepsi materna e il dossier ItOSS

Parallelamente alla raccolta dei casi, ItOSS ha offerto un corso di formazione a distanza (FaD) accreditato ECM sulla sepsi materna con l’obiettivo di sistematizzare le conoscenze dei professionisti coinvolti nell’assistenza alla nascita. Il corso, basato sulla simulazione di casi clinici che consentono al partecipante di cimentarsi con la gestione di problemi abituali e di valutare la propria capacità di applicazione delle nozioni acquisite nella pratica clinica quotidiana, ha visto la partecipazione di 5607 professionisti, di cui l’88,2% ha acquisito i crediti ECM e oltre il 90% ha dichiarato di considerare il corso rilevante o molto rilevante in termini di importanza, qualità ed efficacia. Il dossier evidence-based, predisposto per il corso, è disponibile e scaricabile dal sito di ItOSS insieme ai dossier dei corsi FAD già realizzati.

 

Bibliografia

  1. Progetto esecutivo – programma CCM 2016. Near miss ostetrici in Italia: la sepsi, l’eclampsia, l’embolia di liquido amniotico e l’emoperitoneo spontaneo in gravidanza. Disponibile al sito: http://www.ccm-network.it/.... Ultimo accesso 26 gennaio 2021.
  2. Donati S, Maraschini A, Lega I, D’Aloja P; Maternal near miss due to postpartum haemorrhage: Prospective population-based data from the 2014–2016 Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) study Eur. J. Obstet. Gynecol. Reprod. Biol. 2019; 234, Page e154 (link alla pubbl. Vedi gruppo di lavoro)2
  3. Maraschini A, Salvi S, Colciago E, Corsi E, Cetin I, Lovotti M, Donati S;ItOSS-Regional Working Group. Eclampsia in Italy: A prospective population-based study (2017-2020). Pregnancy Hypertens. 2022 Dec;30:204-209. doi: 10.1016/j.preghy.2022.10.012. Epub 2022 Oct 25. PMID: 36323063.
  4. Ornaghi, S.; Maraschini, A.; Buoncristiano, M.; Corsi Decenti, E.; Colciago,E.; Cetin, I.; Donati S.; on behalf of the ItOSS-Regional Working Group.Maternal Sepsis in Italy: A Prospective, Population-Based Cohort and Nested Case-Control Study. Microorganisms 2023, 11, 105.https://doi.org/10.3390/microorganisms11010105
  5. Knight M; INOSS. The International Network of Obstetric Survey Systems (INOSS): benefits of multi-country studies of severe and uncommon maternal morbidities. Acta Obstet Gynecol Scand. 2014 Feb;93(2):127-31. doi: 10.1111/aogs.12316. Epub 2013 Dec 30. PMID: 24382256.
  6. WHO Global Maternal Sepsis Study (GLOSS) Research Group. Frequency and management of maternal infection in health facilities in 52 countries (GLOSS): a 1-week inception cohort study. Lancet global health 2020;8(5):661-671.
  7. Chantry AA, Berrut S, Donati S, Gissler M, Goldacre R, Knight M, Maraschini A, Monteath K, Morris A, Teixeira C, Wood R, Zeitlin JA, Deneux-Tharaux C. Monitoring severe acute maternal morbidity across Europe: a feasibility study. Paediatric and perinatal epidemiology 2019;Epub 2019 Sep 9:https://doi.org/10.1111/ppe.12557.

Data di ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024

Data di pubblicazione della pagina: 11 febbraio 2021

Testo scritto da: Serena Donati, Paola D’aloja, Ilaria Lega e Letizia Sampaolo - Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS-ISS