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Near miss materni in Italia da sepsi, eclampsia, embolia di liquido amniotico e da emoperitoneo spontaneo: il secondo studio prospettico ItOSS (2017)



Ad agosto 2020 si è concluso il secondo studio prospettico population-based di ItOSS sui near miss ostetrici causati da sepsi, eclampsia, embolia di liquido amniotico ed emoperitoneo spontaneo (1, 2). Il progetto CCM, finanziato dal Ministero della Salute, è stato coordinato dalla Regione Lombardia in 9 Regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia) che coprono il 75% dei nati nel Paese.

 

In base ai dati del sistema di sorveglianza della mortalità materna ISS-Regioni, in ordine di frequenza, la sepsi, i disordini ipertensivi della gravidanza e la tromboembolia sono le cause che, insieme alle emergenze emorragiche, sono responsabili di circa il 75% dei decessi materni. Nei Paesi economicamente avanzati si stima che circa il 50% delle morti materne e parte della morbosità materna grave possano essere evitate grazie a un miglioramento degli standard assistenziali. Era pertanto urgente disporre di dati italiani che potessero contribuire a promuovere la prevenzione degli esiti avversi evitabili.

 

La sepsi (infezione materna certa o sospetta associata a danno di uno o più organi) è una condizione emergente in termini di incidenza a livello globale e, anche a causa della sua alta letalità, è al centro di uno sforzo internazionale coordinato dall’Oms, finalizzato a migliorarne l’assistenza e ridurne la quota evitabile. (Consulta anche la pagina dedicata alla Sepsi materna e perinatale e quella dedicata alle fact sheet su sepsi ed eclampsia)

 

L’eclampsia (comparsa di convulsioni in gravidanza o dopo il parto associata ad almeno uno dei seguenti segni: ipertensione, presenza di proteine nelle urine o alterazione dei valori delle transaminasi o delle piastrine) è un’altra grave complicazione legata ai disordini ipertensivi in gravidanza, al parto e in puerperio. La raccolta di dati italiani ha permesso di valutare l’appropriatezza assistenziale di questa emergenza ostetrica al fine di prevenire i casi evitabili, facilitare la diagnosi precoce e promuovere un trattamento appropriato. Per approfondire visita anche la pagina dedicata alle fact sheet su sepsi ed eclampsia.

 

L’embolia di liquido amniotico (collasso cardio-respiratorio acuto della madre entro poche ore dal travaglio, dal parto o dalla rottura delle membrane, dovuto al passaggio di liquido amniotico nel sangue materno) e l’emoperitoneo spontaneo (emorragia interna non dovuta a trauma) sono due condizioni molto rare in ambito ostetrico, entrambe ad alta letalità. L’embolia di liquido amniotico è una diagnosi di difficile definizione e il suo approfondimento attraverso lo studio dei casi incidenti potrà contribuire a migliorare l’appropriatezza diagnostica. L’emoperitoneo spontaneo è una condizione potenzialmente fatale sia per la madre che per il feto e attualmente è molto difficile stimare la sua incidenza.

 

Il progetto ha previsto inoltre l’offerta di un corso di formazione a distanza (Fad) accreditato Ecm sulla sepsi, che il sistema di sorveglianza ostetrica ha individuato come una condizione emergente sulla quale gli operatori sanitari richiedono aggiornamento professionale.

 

La popolazione dello studio e la procedura

Lo studio osservazionale ha previsto la raccolta di tutti i casi incidenti delle condizioni di interesse che si verificano in ogni punto nascita, sia pubblico che privato, censito nelle Regioni partecipanti. Sono state anche raccolte le informazioni relative alle caratteristiche organizzative delle strutture sanitarie partecipanti per correggere possibili fattori confondenti legati al case mix ospedaliero e alle modalità organizzative delle Unità di ostetricia. La segnalazione dei casi incidenti e la descrizione delle loro caratteristiche è stata effettuata mediante un sistema di inserimento dati on line che si è avvalso di una scheda anonima di raccolta dati. L’organizzazione degli audit multi-professionali, condivisa con la rete del rischio clinico aziendale e regionale, ha facilitato l’abitudine al confronto tra pari e la promozione di una cultura di non colpevolezza

 

L’importanza del progetto

La valutazione prospettica population-based dei casi incidenti ha permesso di stimare, per la prima volta in Italia, i tassi di incidenza delle condizioni in esame, di analizzare le possibili cause e i fattori di natura clinica e/o organizzativa che hanno contribuito al verificarsi dell’evento, fornendo informazioni specifiche per la prevenzione dei casi di morbosità grave evitabili (3, 4, 5).

 

 

Risorse utili

 

Bibliografia

  1. Maraschini A, Lega I, D'Aloja P, Colgiago E, Cetin I, Valsecchi MG, Andreozzi S, Bucciarelli M, Ferraro C, Occhiodoro V, Donati S. Metodologia del nuovo Progetto sulla grave morbosità materna da eclampsia, sepsi, embolia di liquido amniotico ed emoperitoneo spontaneo. Rapporto Osserva salute 2018. Stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane 2019;349-51
  2. Schaap T, Bloemenkamp K, Deneux-Tharaux C, et al. Defining definitions: a Delphi study to develop a core outcome set for conditions of severe maternal morbidity. BJOG. 2019;126(3):394-401
  3. Ornaghi S, Maraschini A, Buoncristiano M, et al. Maternal Sepsis in Italy: A Prospective, Population-Based Cohort and Nested Case-Control Study. Microorganisms. 2022;11(1):105. Published 2022 Dec 31
  4. Maraschini A, Salvi S, Colciago E, et al. Eclampsia in Italy: A prospective population-based study (2017-2020). Pregnancy Hypertens. 2022;30:204-209.
  5. Mazzocco MI, Donati S, Maraschini A, et al. Spontaneous hemoperitoneum in pregnancy: Italian prospective population-based cohort study. Acta Obstet Gynecol Scand. 2022;101(11):1220-1226

 

Data di creazione della pagina: 18 aprile 2024

Testo scritto da: Irene Cetin, Alice Maraschini, Paola D’Aloja, Ilaria Lega, Elisabetta Colciago, Marta Buoncristiano, Mauro Bucciarelli, Silvia Andreozzi, Edoardo Corsi Decenti, Serena Donati – Gruppo ItOSS