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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Progetto 4E-PARENT: il coinvolgimento dei gruppi d’interesse per le attività formative di progetto

Il 9 maggio 2023 è stata realizzata, in modalità ibrida, la Stakeholders Consultation per il progetto 4E-PARENT (Early, Equal, Engaged, Empathetic), presso l’aula Bovet dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

 

È stato organizzato un workshop partecipativo a livello nazionale, con il coinvolgimento attivo dei gruppi d’interesse sui temi della paternità accudente in diversi setting. Lo scopo della giornata è stato condividere obiettivi, contenuti e metodologie delle attività formative previste dal progetto e raccogliere idee e potenziali integrazioni relativamente ai diversi target. Un’attenzione particolare è stata, inoltre, rivolta alla volontà di potenziamento dei risultati e delle lezioni apprese dai precedenti progetti europei e nazionali.

 

Sono stati discussi i contenuti chiave delle iniziative di sviluppo delle competenze del personale coinvolto nell’accompagnamento alla genitorialità nei primi 1000 giorni:

  • formazione a distanza (FAD) rivolta al personale sanitario dell’area dei primi 1000 giorni
  • formazione a distanza (FAD) rivolta al personale del settore educativo
  • formazione a distanza (FAD) rivolta al personale del terzo settore
  • formazione in presenza per facilitatrici/facilitatori di gruppi di sostegno di padri e madri nella comunità.

Metodologia

La metodologia utilizzata è stata quella del World Cafè, con il coinvolgimento di persone afferenti al settore sanitario, educativo e sociale oltre che al terzo settore (volontari e volontarie, facilitatori e facilitatrici di gruppi di sostegno di padri e madri, ecc), enti locali, imprese e università. Sono stati previsti 4 tavoli di discussione in presenza, uno per ogni attività formativa, e un unico gruppo di discussione on line, il quale, tramite l’uso di strumenti di lavoro collaborativo virtuale, ha lavorato in parallelo in sottogruppi e in plenaria. Il reclutamento è avvenuto attraverso le reti degli enti locali, dei servizi sociali, educativi e sanitari, del terzo settore e delle persone interessate al tema. Dei/delle 36 partecipanti (24 in presenza e 12 on line) 27 erano donne e 9 uomini. Nella maggior parte dei casi lavoravano come dipendenti pubblici o privati.

 

All’interno dell’aula che ha ospitato la Stakeholders Consultation, inoltre, è stato predisposto un "Angolo delle idee" con l’obiettivo di integrare idee e suggerimenti per l’inserimento dei temi relativi alla paternità accudente e violenza di genere nella formazione universitaria, e sulla mappatura delle risorse attive sul territorio per il sostegno della paternità.

 

Il programma ha previsto una breve introduzione del progetto e degli obiettivi e metodi delle attività formative da parte dei task leader, seguita da una discussione in piccoli gruppi. Le discussioni ai tavoli sono state guidate da un gruppo di facilitatrici dell’ISS, attraverso 3 domande-stimolo predefinite:

  1. Cosa manca oggi nella formazione del personale dedicato all’accompagnamento della genitorialità? Quali obiettivi e contenuti dobbiamo promuovere come progetto nelle attività formative? (focus sulla paternità e sulla co-genitorialità)
  2. Come promuovere la partecipazione del personale?
  3. Come raggiungere le persone “irraggiungibili”? Quali sono le professioni/persone che meno partecipano a questo tipo di esperienze formative ma entrano in contatto con i padri e le famiglie?

Il processo si è, infine, concluso con una sessione plenaria in cui un/una rappresentante di ciascun tavolo ha condiviso le riflessioni del gruppo.

 

Risultati

Tra le principali tematiche, è emersa la necessità di garantire il coinvolgimento integrato del personale afferente ai diversi settori, in modo da promuovere una paternità accudente, lontana da abitudini sociali connesse a stereotipi di genere, secondo un approccio transettoriale e multidisciplinare. Inoltre, è emersa l’importanza di fornire un sostegno specifico e sensibile alle diverse realtà culturali e sociali, soprattutto in riferimento alla popolazione migrante e alle famiglie esposte a condizioni di fragilità sociale. Per raggiungere questi obiettivi, di fondamentale importanza è risultata essere la conoscenza della rete dei servizi attivi nella comunità e dei contesti istituzionali e politici di riferimento. Tra le varie strategie proposte per aumentare la partecipazione del personale e per raggiungere i cosiddetti “hard to reach”, è stata sottolineata la necessità di un coinvolgimento attivo dei Comuni e del terzo settore, attraverso la programmazione di attività da inserire nei Piani Regionali di Prevenzione, oltre che degli Ordini professionali, società scientifiche, università, aziende, sindacati, datori di lavoro e dei diversi attori della comunità identificati (per esempio circoli sportivi, parrocchie, gruppi attivi nella comunità) utili sia alla promozione delle attività formative sia a fornire opportunità di contatto per aumentare la partecipazione dei papà e delle mamme ai gruppi di sostegno. Infine, per promuovere il coinvolgimento della fascia più giovane della popolazione, è stata suggerita la creazione di canali social e la possibilità di collaborazione con le reti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in attività di promozione della paternità e co-genitorialità accudente e responsiva.

 

Leggi i risultati dei lavori dei gruppi (pdf 1,5 Mb).

 

I contenuti emersi dalla consultazione dei gruppi d’interesse rappresentano spunti preziosi per l’implementazione delle azioni formative previste dal progetto. Inoltre, la neoformata rete di stakeholders, appartenenti a diverse realtà territoriali, avrà un ruolo strategico futuro sia nella disseminazione dei prodotti del progetto sia nella sostenibilità e trasferibilità dei risultati.

 

Per approfondire:

consulta le presentazioni dei relatori:

Risorse utili

 

Data di pubblicazione della pagina: 25 maggio 2023

Testo scritto da: Annachiara Di Nolfi, Vincenza Di Stefano, Francesca Zambri, Gabriella Tambascia, Jessica Preziosi, Paola Scardetta, Monica Valli, Antonella Pilozzi, Susanna Lana e Angela Giusti. (gruppo di lavoro 4E-PARENT).