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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani in ambito ospedaliero

Rapporto CSIAE - I dati 2024

In Italia, nel 2024, i dati relativi al consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero, sono stati forniti da un totale di 720 strutture di tutte le Regioni/PA. Rispetto agli anni precedenti, un’altra regione, la Basilicata, ha partecipato alla sorveglianza.

 

La Tabella 1 fornisce una panoramica del numero di strutture partecipanti per Regione. Per l’Emilia-Romagna, i dati relativi alle strutture partecipanti si riferiscono a 15 Aziende Sanitarie che comprendono 53 strutture ospedaliere. Il numero di strutture partecipanti varia a seconda della Regione considerata. Tale variazione potrebbe riflettere le diverse caratteristiche delle regioni, quali, ad esempio, le dimensioni geografiche e demografiche del territorio.

 

Tabella 1. Numero di strutture partecipanti per Regione alla sorveglianza del CSIA. Italia, 2024

Regione N. strutture partecipanti

Abruzzo

16

Basilicata

3

Calabria

12

Campania

44

Emilia-Romagna

15 Aziende Sanitarie che aggregano dati d 53 strutture*

Friuli Venezia Giulia

14

Lazio

97

Liguria

13

Lombardia

193

Marche

18

Molise

4

PA Bolzano

4

PA Trento

9

Piemonte

47

Puglia

37

Sardegna

25

Sicilia

58

Toscana

49

Umbria

13

Valle d’Aosta

1

Veneto

48

ITALIA

720 (758 strutture all’origine dei dati )

* L’Emilia Romagna fornisce i dati per le 15 Aziende Sanitarie che raccolgono e aggregano i dati di 53 strutture di ricovero. In questo documento si farà riferimento alle 15 Aziende, poiché i dati disaggregati delle 53 strutture non sono stati trasmessi.

 

I referenti potevano caricare i file con i dati relativi all’intero anno o suddivisi in due semestri. Come mostra la Figura 1, la raccolta annuale è stata effettuata dalla maggioranza delle strutture (391, 51,3%). Hanno fornito i dati per entrambi i semestri: 224 strutture (31,1%), 59 solo per il primo (8,2%), 46 solo per il secondo (6,4%).

 

Figura 1. Numero di strutture partecipanti per frequenza di comunicazione dei dati

 

Come riportato nella Tabella 2, il consumo mediano nazionale di soluzione idroalcolica nel 2024, per l’intera struttura, è stato di 16,3 L/1000 GDO, 9,9 L/1000 GDO per la degenza ordinaria, 9,5 L/1000 GDO per l’area medica, 10,0 L/1000 GDO per l’area chirurgica, 37,9 L/1000 GDO per l’area di terapia intensiva e 8,3 L/1000 GDO per l’area ortopedica.

 

Tabella 2. Strutture con dati validi (n., %) mediana, intervallo interquartile (IQR) di CSIA in L/1000 GDO a livello ospedaliero sui tre livelli, 2024

I livello

II livello

III livello

Intera struttura

Degenza ordinaria

Area medica

Area chirurgica

Terapia intensiva

Area ortopedica

Strutture con dati validi* (%)

671 (95,2)

687 (98,3)

556 (98,9)

490 (98,8)

385 (45,7)

400 (98,3)

Consumo mediano (IQR)

(L/1000 GDO)

16,3
(10,1-24,3)

9,9
(6,3-15,5)

9,5
(6,0 - 14,5)

10,0
(6,3 - 17,1)

37,9
(23,0 - 67,2)

8,3(4,5 - 13,0)

* Per l’intera struttura e la terapia intensiva, sono stati considerati validi ai fini dell’analisi i consumi compresi tra 0 L/1000 GDO e 300 L/1000 GDO. Per tutte le altre categorie sono stati considerati validi ai fini dell’analisi i consumi compresi tra 0 L/1000 GDO e 200 L/1000 GDO.

 

Si ricorda che le strutture con dati validi della Tabella 2 si riferiscono a quelle incluse nell’analisi. Per l'intera struttura e la terapia intensiva, sono stati considerati validi ai fini dell'analisi i consumi compresi tra 0 L/1000GDO e 300 L/1000GDO. Per tutte le altre categorie sono stati considerati validi ai fini dell'analisi i consumi compresi tra 0 L/1000GDO e 200 L/1000GDO

 

La percentuale di strutture con dati validi è cresciuta in tutti e tre i livelli nel 2024 rispetto al 2023. Questo potrebbe indicare un miglioramento nel metodo di raccolta da parte delle strutture.

In generale, il consumo di soluzione idroalcolica varia tra i tre livelli considerati e, per quanto riguarda il III livello, il consumo mediano va da 8,3 L/1000 GDO nell’area ortopedica a 37,9 L/1000 GDO nell’area della terapia intensiva. La necessità di mantenere standard di igiene estremamente elevati e protocolli di disinfezione più rigorosi nel contesto delle cure intensive potrebbe spiegare gli elevati consumi riscontrati in tale ambito.

 

Nella Tabella 3, sono riportati il numero e la percentuale delle strutture escluse dall’analisi.

 

Tabella 3. Strutture (n. e %) escluse

Motivo dell’esclusione

I livello

II livello

III livello

Intera struttura

Degenza ordinaria

Area medica

Area chirurgica

Terapia intensiva

Area ortopedica

Strutture senza il reparto in esame (%)*

0 (0,0)

21 (2,9)

158 (21,9)

224 (31,1)

329 (45,7)

313 (43,5)

Strutture con consumi oltre al limite superiore (%)

5 (0,7)

3 (0,4)

3 (0,5)

3 (0,6)

4 (1,0)

2 (0,5)

Strutture con dati non validi/ GDO non comunicati (%)**

29 (4,1)

9 (1,3)

3 (0,5)

3 (0,6)

2 (0,5)

5 (1,2)

*La percentuale delle strutture senza reparto è calcolata sul numero totale di strutture regionali partecipanti

**Le percentuali per questi valori sono calcolate sul numero di strutture che possiedono il reparto in esame (numero strutture regionali partecipanti - numero strutture senza reparto in esame).

 

L’area più assente nelle strutture che hanno trasmesso i dati è quella della terapia intensiva, come prevedibile, per via della sua complessità. La percentuale di strutture che superano il limite di consumo è generalmente molto bassa, compresa tra 0,4% e 1,0%. I maggiori problemi rispetto alla qualità o alla comunicazione dei dati, si rileva nel I livello (intera struttura).

 

Come indicato nelle Tabelle 4, 5 e 6, il consumo mediano di soluzione idroalcolica varia tra le Regioni/PA, modificandosi nei tre livelli.

 

È importante sottolineare che nella Tabella 4 non sono presenti i dati dell’Emilia-Romagna, perché trasmette i dati sul consumo solo per il II livello e per la terapia intensiva, provenienti dalle sue 15 aziende sanitarie, che aggregano i dati di 53 strutture di ricovero. Il consumo mediano in Italia, per l’intera struttura, è risultato pari a 16,3 L/1000 GDO, con un’ampia variabilità tra le Regioni. La PA di Trento si distingue per i consumi più alti (34,3 L/1000 GDO), seguiti dalla Toscana (27,5 L/1000 GDO) e dalla PA di Bolzano (26,2 L/1000 GDO). Molise (5,2 L/1000 GDO), Calabria e Puglia (10,5 L/1000 GDO) e Sicilia (12,6 L/1000 GDO) sono tra le regioni con consumi mediani più bassi.

 

Per quanto riguarda la degenza ordinaria (Tabella 5), la PA di Bolzano continua ad avere un consumo più elevato rispetto alla media nazionale (rispettivamente 26,2 L/1000 GDO e 9,9 L/1000 GDO), insieme all’Emilia-Romagna (29,3 L/1000 GDO) e alla Toscana (16,3 L/1000 GDO).

 

Alcune Regioni come Molise (2,6 L/1000 GDO) e Calabria (4,7 L/1000 GDO hanno consumi significativamente più bassi.

 

Tabella 4. Consumo mediano e IQR per Regione dell’intera struttura (I livello). Italia, 2024

Regione/PA

Consumi mediani (IQR)

Abruzzo

10,7 (7,6 - 15,6)

Basilicata

24,1 (23,2 - 30,5)

Calabria

10,5 (6,5 - 18,3)

Campania

11,6 (5,1 - 18,3)

Emilia-Romagna

-

Friuli Venezia Giulia

25,2 (17,5 - 34,3)

Lazio

14,2 (6,4 - 21,4)

Liguria

21,4 (16,1 - 27,2)

Lombardia

14,4 (9,8 - 21,6)

Marche

12,5 (10,2 - 20,8)

Molise

5,2 (4,4 - 6,4)

PA Bolzano

26,2 (22,8 - 31,1)

PA Trento

34,3 (26,8 - 35,6)

Piemonte

20,8 (16,2 - 28,3)

Puglia

10,5 (6,5 - 16,1)

Sardegna

11,7 (8,9 - 17,4)

Sicilia

12,6 (6,9 - 18,0)

Toscana

27,5 (22,9 - 38,8)

Umbria

14,7 (11,7 - 21,9)

Valle d’Aosta

15,5 (15,5 - 15,5)

Veneto

20,0 (15,4 - 27,1)

ITALIA

16,3 (10,1 - 24,3)

 

Tabella 5. Consumo mediano e IQR per Regione nei reparti di degenza ordinaria (II livello). Italia, 2024

Regione/PA

Consumi mediani (IQR)

Abruzzo

6,9 (3,7 - 8,9)

Basilicata

19,7 (19,6 - 19,9)

Calabria

4,7 (3,4 - 9,2)

Campania

8,5 (3,8 - 13,9)

Emilia-Romagna

29,3 (27,4 - 31,2)

Friuli Venezia Giulia

13,9 (9,2 - 18,9)

Lazio

9,6 (4,8 - 16,5)

Liguria

11,4 (9,3 - 14,5)

Lombardia

8,4 (5,9 - 12,2)

Marche

7,6 (5,7 - 10,8)

Molise

2,6 (1,2 - 4,0)

PA Bolzano

26,2 (22,8 - 31,1)

PA Trento

17,2 (15,3 - 18,9)

Piemonte

12,8 (10,0 - 17,8)

Puglia

7,5 (5,0 - 11,4)

Sardegna

6,6 (5,9 - 9,0)

Sicilia

8,3 (5,2 - 14,0)

Toscana

16,3 (14,3 - 21,3)

Umbria

9,8 (7,7 - 12,6)

Valle d’Aosta

11,6 (11,6 - 11,6)

Veneto

11,5 (8,7 - 16,3)

ITALIA

9,9 (6,3 - 15,5)

 

Tabella 6. Consumo mediano e IQR per Regione nelle diverse aree/discipline (III livello). Italia, 2024

Regione

Area
medica

Area
chirurgica

Terapia
intensiva

Area ortopedica

Abruzzo

5,8 (3,4 - 8,1)

6,3 (5,5 - 12,7)

31,7 (19,2 - 39,7)

5,4 (4,2 - 10,1)

Basilicata

19,7 (19,5 - 19,8)

17,1 (15,7 - 18,5)

56,8 (38,4 - 75,3)

14,5 (14,5 - 14,5)

Calabria

5,4 (1,5 - 9,2)

4,7 (1,6 - 9,8)

26,3 (22,8 - 34,9)

5,5 (3,9 - 17,1)

Campania

8,2 (6,4 - 14,9)

7,4 (3,9 - 13,6)

33,4 (20,1 - 55,0)

6,2 (3,6 - 10,1)

Emilia-Romagna

-

-

74,8 (53,3 - 89,0)

-

Friuli Venezia Giulia

13,7 (8,5 - 15,6)

11,7 (8,3 - 14,7)

48,2 (31,6 - 76,5)

12,2 (8,9 - 15,3)

Lazio

7,4 (3,0 - 13,7)

10,3 (7,5 - 24,5)

28,1 (21,9 - 48,5)

8,5 (5,8 - 20,4)

Liguria

10,4 (8,7 - 11,4)

12,2 (8,6 - 14,7)

27,6 (20,8 - 38,2)

11,7 (8,8 - 18,6)

Lombardia

9,1 (5,8 - 12,5)

8,9 (6,3 - 14,3)

39,0 (25,3 - 83,5)

8,0 (5,3 - 11,2)

Marche

9,1 (5,7 - 12,7)

7,7 (5,0 - 10,3)

30,8 (23,4 - 40,1)

7,8 (6,8 - 20,0)

Molise

-

-

-

-

PA Bolzano

24,7 (23,2 - 26,1)

21,0 (19,1 - 29,1)

163,5 (149,8 - 194,0)

16,0 (14,1 - 20,0)

PA Trento

16,3 (13,8 - 18,4)

19,0 (16,8 - 20,8)

66,5 (66,3 - 66,7)

28,0 (24,4 - 30,0)

Piemonte

11,4 (8,9 - 16,8)

11,4 (8,8 - 15,7)

51,0 (28,5 - 83,8)

11,2 (7,2 - 13,7)

Puglia

6,9 (5,4 - 11,4)

6,8 (4,4 - 10,1)

32,1 (19,4 - 51,8)

5,4 (1,6 - 9,5)

Sardegna

6,6 (4,4 - 10,2)

6,7 (4,4 - 9,1)

22,5 (19,8 - 51,2)

5,3 (4,0 - 7,9)

Sicilia

7,1 (4,4 - 14,7)

8,0 (4,1 - 12,7)

27,3 (12,5 - 52,3)

8,3 (3,4 - 12,1)

Toscana

15,6 (11,6 - 17,9)

21,4 (15,1 - 27,9)

63,6 (36,4 - 107,6)

8,5 (0,0 - 14,6)

Umbria

8,3 (6,8 - 10,2)

11,1 (7,6 - 29,6)

38,2 (36,7 - 46,3)

9,8 (6,2 - 9,9)

Valle d’Aosta

9,3 (9,3 - 9,3)

7,5 (7,5 - 7,5)

79,9 (79,9 - 79,9)

13,6 (13,6 - 13,6)

Veneto

10,7 (8,7 - 15,8)

12,0 (9,0 - 20,3)

40,8 (28,9 - 56,6)

8,1 (4,8 - 10,4)

ITALIA

9,5 (6,0 - 14,5)

10,0 (6,3 - 17,1)

37,9 (23,0 - 67,2)

8,3 (4,5 - 13,0)

Per Per Emilia-Romagna e Molise, dati non disponibili

 

Prendendo in considerazione i dati per il III livello che fanno riferimento alle diverse aree/discipline, si osserva che per l’area medica la PA di Bolzano (24,7 L/1000 GDO), e la Basilicata (19,7 L/1000 GDO) hanno consumi notevolmente superiori alla media nazionale (9,5 L/1000 GDO) mentre la Calabria (5,4 L/1000 GDO) e la Sardegna (6,6 L/1000 GDO) mostrano consumi molto bassi.

 

Anche per l’area chirurgica la PA Bolzano (21,0 L/1000 GDO) e la Toscana (21,4 L/1000 GDO) si posizionano ai vertici dei consumi, ben sopra la media nazionale (10,0 L/1000 GDO), mentre la Calabria (4,7 L/1000 GDO) e l’Abruzzo (6,3 L/1000 GDO) mostrano valori inferiori alla media.

 

Considerando l’area della terapia intensiva, il consumo è, come atteso, significativamente più elevato, con una media nazionale di 37,9 L/1000 GDO. La PA Bolzano presenta il consumo più elevato (163,5 L/1000 GDO), seguito dalla Valle d’Aosta (79,9 L/1000 GDO) e dall’Emilia-Romagna (74,8 L/1000 GDO). La Sardegna (22,5 L/1000 GDO) è la Regione con i consumi più bassi.

Nell’area ortopedica i consumi sono generalmente più bassi, con una mediana nazionale di 8,3 L/1000 GDO. La PA Trento (28,0 L/1000 GDO) e la PA Bolzano (16,0 L/1000 GDO) mantengono i consumi più alti, mentre Abruzzo (5,4 L/1000 GDO) e Sardegna (5,3 L/1000 GDO) riportano i consumi più bassi.

 

Per quanto riguarda il Molise, i consumi mediani del III livello risultano non calcolabili in quanto reparti non presenti.

 

Dai dati raccolti sulle fonti utilizzate per calcolare il CSIA (Figura 2) è emerso che tra le strutture che hanno dichiarato la provenienza dei dati, il 51,9% ha usato come fonte le farmacie, il 14,2% i centri di costo, il 4,3% le Direzioni sanitarie, il 21,8% una combinazione tra queste (es. farmacia e centro di costo, farmacia, centro di costo e direzione sanitaria o centro di costo e direzione sanitaria).

 

La parte restante (7,8%) ha indicato come fonte del consumo di soluzione idroalcolica l’opzione “altro”, tra cui sono menzionati: amministrazione/contabilità, controllo di gestione, sistemi informatizzati.

 

Figura 2. Percentuale delle fonti utilizzate per calcolare il CSIA nel 2024

 

Data di creazione della pagina: 18 novembre 2025

Testo scritto da: Giulia Fadda, Daniele Petrone, Claudia Isonne, Stefania Giannitelli, Patrizio Pezzotti, Fortunato D’Ancona - Dipartimento di Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità