Importanza per la salute
30 maggio 2013 - La casa è ritenuta il luogo sicuro per eccellenza, eppure gli infortuni domestici costituiscono un problema di salute di grandi dimensioni che interessa prevalentemente l’infanzia (pdf 1,1 Mb da pag.75), il lavoro domestico (ppt 345 kb) e l’ età avanzata.
Secondo le stime dell’Istat, nel 2011, si sono infortunate circa 2.800.000 persone, di cui il 12% erano bambini di età inferiore ai 14 anni e il 35% adulti di età superiore ai 64 anni.
L’infortunio domestico è un evento improvviso determinato da causa esterna involontaria che provoca un danno alla salute dell’individuo, che accade nell’ambito della residenza abitativa o nelle relative pertinenze, quali scale esterne, giardini, garage, terrazze, ecc.
Il rischio di infortunio domestico dipende dai pericoli presenti in casa e dalle caratteristiche delle persone. All’interno dell’abitazione esistono oggetti, materiali, utensili apparentemente innocui, che possono rivelarsi pericolosi, sia per la sicurezza che per la salute soprattutto quando usati in modo non appropriato.
Tra i rischi per la sicurezza [1] bisogna considerare quelli strutturali, meccanici, elettrici, da esplosione che sono, a seconda dei casi, rappresentati da pavimenti irregolari, scale, arredi, strumenti da taglio, attrezzature usate per cucinare, riparare, costruire, lavorare il giardino o nel tempo libero, cavi elettrici scoperti, prese non protette, collegamenti non idonei, presenza di gas, vapori e liquidi infiammabili, polveri, combustibili.
Quando in una casa ci sono molti pericoli, come quelli descritti, il rischio di incidente aumenta significativamente, soprattutto se si verificano comportamenti o movimenti inappropriati, frequenti nei bambini, per la loro insufficiente competenza e negli anziani per problemi connessi alla forza muscolare, alla presenza di malattie o a deficit di attenzione.
Per ridurre i pericoli in casa e i comportamenti inappropriati è indispensabile che le abitazioni siano rese strutturalmente più sicure e che si diffonda la consapevolezza dei rischi e la competenza nell’individuare i pericoli, in particolare tra i genitori, le persone anziane, le persone che fanno lavoro domestico. Passi sostiene le attività di prevenzione e comunicazione, rilevando sistematicamente la prevalenza a 12 mesi di incidenti domestici e la percezione del rischio, nella popolazione di 18-69 anni, ma anche l’esposizione a interventi di prevenzione e informazione.
Come Passi misura gli incidenti domestici
Gli indicatori usati da Passi per descrivere gli incidenti domestici, tra gli adulti 18-69 anni, sono:
- prevalenza di infortuni a 12 mesi, cioè la frequenza di persone che dichiarano di aver avuto, nei 12 mesi precedenti, un infortunio domestico per il quale è stato necessario il ricorso al medico di famiglia, al pronto soccorso o all’ospedale
- consapevolezza del rischio, cioè la frequenza di persone che dichiarano che il rischio di infortunio in ambiente domestico, per sé o i propri familiari è alto o molto alto
- aver ricevuto informazioni su come prevenire gli incidenti domestici e l’aver adottato delle contromisure, a seguito di queste informazioni.
Cosa dicono i dati Passi
La prevalenza a 12 mesi oscilla attorno al 4%, per cui l’ordine di grandezza del numero di adulti 18-69 anni che, nel corso di un anno in Italia, hanno un incidente domestico che richiede cure mediche o ospedaliere è attorno al milione di persone. La prevalenza è significativamente più elevata tra le donne e tra le persone con maggiori difficoltà economiche.
Le persone consapevoli del rischio di incidente domestico, intese come coloro che percepiscono che esiste un rischio elevato di incorrere in un infortunio in casa, sono tra il 6 e il 7%. Questa consapevolezza è maggiore tra gli adulti rispetto ai giovani, tra le donne, tra chi ha più difficoltà economiche e tra chi convive con anziani o bambini.
L’esigenza di prevedere le possibilità di incidente in casa o le competenze per rimuovere le più comuni cause di pericolo e adottare comportamenti protettivi sono maggiori tra i conviventi di bambini, di anziani e tra le persone impegnate nel lavoro domestico (come pulizie, cucina, manutenzione ordinaria). Anche in questi gruppi di persone, però, la percentuale di consapevoli non supera il 10%.
All’incirca un intervistato su 4 dichiara di aver ricevuto, soprattutto tramite mass media e opuscoli, informazioni sui rischi di incidenti domestici e su come prevenirli. Circa il 30% di coloro che hanno ricevuto queste informazioni, ha adottato adeguate contromisure. La consapevolezza dei rischi di incidente domestico si associa alla modifica di comportamenti e all’adozione di misure preventive.
Politiche per la sicurezza domestica
La legge n. 493 del 3 dicembre 1999, “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”, oltre a prevedere l’assicurazione obbligatoria per questo tipo di rischio, affida al Servizio sanitario nazionale il compito di promuovere la sicurezza domestica, attraverso azioni di informazione ed educazione volte a rimuovere le cause di nocività e infortuni negli ambienti di civile abitazione. Le Asl dovrebbero individuare e valutare i rischi per la sicurezza domestica e fornire assistenza per eliminare i pericoli presenti nelle abitazioni, collaborando con altri organi preposti alla sicurezza, come ad esempio i vigili del fuoco.
Gli interventi per la sicurezza domestica mirano a realizzare adeguate condizioni strutturali e impiantistiche delle abitazioni (campo in cui è importante il ruolo svolto dalle norme tecniche che riguardano ad esempio ascensori, impianti del gas, ecc), privilegiando le case in cui vivono anziani, famiglie con molti bambini, persone in cattive condizioni economiche.
In periodi di crisi economica in cui la povertà si allarga, si estende anche la quota di popolazione che abita in case insicure o che, non potendo sostenere le spese del riscaldamento, utilizza sistemi di combustione gravemente inadeguati (con possibili avvelenamenti da monossido di carbonio) o case insalubri in cui si creano condizioni per lo sviluppo di umidità e muffe, con conseguenti malattie in particolare dei bambini. I programmi di risanamento possono essere favoriti dalla disponibilità dei proprietari degli alloggi e dalla capacità di mediazione dei professionisti della salute pubblica.
D’altro canto, l’attività di prevenzione degli infortuni domestici si basa anche sul miglioramento delle condizioni di salute, della forma fisica e degli stili di vita soprattutto per coloro che trascorrono più tempo in casa: gli anziani e le donne, per cui tutti gli interventi volti a contrastare la sedentarietà e aumentare l’attività fisica, ottengono l’effetto di prevenire una delle cause di cadute e incidente.
È infine rilevante la competenza e la vigilanza di coloro che si prendono cura dei soggetti più vulnerabili (bambini e grandi anziani), per cui campagne specifiche sono raccomandate per neo-genitori, insegnanti, personale di assistenza. In quest’ottica i corsi pre-parto, le visite ai nuovi nati, i momenti vaccinali, le visite del pediatra di libera scelta possono costituire un momento importante di sensibilizzazione al problema per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti nel bambino. Esistono programmi efficaci per la prevenzione delle cadute degli anziani (individuati dal Sistema nazionale linee guida), e anche degli infortuni dei bambini (pdf 510 kb) e di quelli legati al lavoro domestico (pdf 12 Mb). Inoltre le Regioni e le Aziende sanitarie sono impegnate nel Piano nazionale di prevenzione degli incidenti domestici.
La legge 493/1999 istituisce inoltre, presso l’Istituto superiore di sanità, il Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione (Siniaca), un sistema che prevede, tra l’altro, la possibilità di avere dati sull’attività svolta al momento dell’incidente, l’ambiente in cui si è verificato e la natura della lesione principale. Strumenti di sviluppo di questa attività di prevenzione sono il Piano nazionale di prevenzione (Pnp) e alcuni specifici progetti Ccm.
Nota 1: Oltre ai rischi di incidente, nell’ambiente domestico esistono anche rischi per la salute che possono essere di tipo chimico, fisico, biologico o legati allo stile di vita come ad esempio: la presenza di detersivi, igienizzanti, spray antipolvere, vernici, collanti, pesticidi, deodoranti, muffe, animali, polvere, microclima, rumore , sedentarietà, fumo.
Risorse utili
- le pagine di Epicentro dedicate agli incidenti domestici
- Inail: Osservatorio epidemiologico nazionale condizioni salute sicurezza ambienti vita
- Regione Friuli Venezia Giulia. Passi.
- Regione Emilia Romagna. Rapporto Passi 2007-2009 Sicurezza domestica (611.35 KB)
- Istituto Superiore di Sanità. Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti in Ambiente di Civile Abitazione (SINIACA)
- DORS. Consulta banca dati buone pratiche http://www.retepromozionesalute.it/ (parole chiave: incidenti domestici e sicurezza domestica)
- Regione Friuli Venezia Giulia:
- Agenzia Sanità Pubblica Lazio: Le cadute nell’anziano si possono evitare
- Ccm: Piani regionali Incidenti Domestici
- Commissione Unione Europea. Portale della Salute: incidenti domestici
- European for Injury Prevention and Safety Promotion
- Cdc: Falls Among Older Adults
- Nice: TThe assessment and prevention of falls in older people
Pubblicazioni nazionali
Report nazionale
- rapporto nazionale Passi 2013
- rapporto nazionale Passi 2012
- rapporto nazionale Passi 2011
- rapporto nazionale Passi 2010
- rapporto nazionale Passi 2009
- rapporto nazionale Passi 2008 (pdf 657 kb)
- la sintesi del rapporto nazionale Passi 2007 (pdf 1,7 Mb).
Pubblicazioni locali
Dati sul consumo di alcol sono disponibili anche a livello locale sia all’interno dei report regionali e aziendali, che riassumono i risultati annuali della sorveglianza, sia in pubblicazioni specifiche (rapporti dedicati, schede tematiche, ecc).
Consulta le pubblicazioni locali di:
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