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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Studio BiSogni: bisogni, diritti e prospettive nel percorso nascita in epoca COVID-19

Indagine qualitativa sui bisogni delle donne e delle coppie durante l’emergenza COVID-19 e l’offerta di sostegno dei servizi socio-sanitari per il Percorso Nascita

 

Esplorare le mutate necessità delle donne, delle coppie, dei partner e delle operatrici/operatori in relazione alle restrizioni dovute alla pandemia e sviluppare modalità di contatto innovative eventualmente da mantenere, qualora efficaci e gradite, anche dopo il termine del periodo pandemico. È questo il focus dell’indagine “Studio BiSogni: bisogni e prospettive nel percorso nascita in epoca COVID” avviata nella ex ASUITS, la cui raccolta dati, partita a maggio 2020, proseguirà sino a luglio. L’indagine si concentrerà in una prima fase nella raccolta dati del solo territorio Giuliano per la presenza attuale di diversità nell’organizzazione dei servizi erogati nei Consultori Familiari dell’Isontino.

 

Lo studio è di tipo qualitativo-esplorativo ed è realizzato con focus group e interviste semi-strutturate. Tre gli obiettivi principali:

  1. rilevare i bisogni delle donne, delle coppie, dei partner di altri caregiver (es. nonni) durante l’emergenza COVID-19
  2. rilevare la percezione dei professionisti/delle professioniste rispetto ai propri bisogni (es. uso delle nuove tecnologie) e ai bisogni delle donne, dei partner e caregiver
  3. fare una valutazione partecipata delle nuove strategie di assistenza e sostegno, individuandone i punti di forza, le criticità e gli sviluppi futuri.

Razionale dello studio

L’insorgere dell’emergenza dovuta a COVID-19 ha portato in poco tempo l’Italia ad affrontare un’emergenza sanitaria, che ha costretto a modificare l’erogazione dell’offerta assistenziale del Sistema Sanitario Nazionale. Nonostante le limitazioni per evitare assembramenti, quindi gruppi, riunioni d’equipe e di rete, il bisogno di essere sostenute espresso dalle donne e il desiderio di essere vicine da parte delle ostetriche in questo particolare momento ha sfidato le modalità consuete nella ricerca di modi e mezzi fruibili per erogare i servizi. I Consultori Familiari della Comunità Amica dei Bambini ASUGI si sono quindi impegnati nel mantenere l’offerta dei Livelli Essenziali di Assistenza e gli Standard di Buone Pratiche nei gruppi pre-parto e nei gruppi post-natali. I servizi hanno quindi previsto modalità innovative di presa in carico basate su assistenza telematica (consulenze telefoniche, messaggi, videochiamate, elaborazione e diffusione di video, Incontri di Accompagnamento alla Nascita, post-natali e rivolti alle famiglie condotti su applicativo web) sia per il sostegno e la presa in carico assistenziale, sia per la rilevazione degli eventuali disagi emersi.

 

Metodologia

I metodi di ricerca qualitativa consentono di descrivere i fenomeni da diverse prospettive, tenendo conto dei punti di vista dei diversi gruppi sociali che ne hanno esperienza. I focus group sono incontri che coinvolgono gruppi di persone selezionate sulla base di criteri di omogeneità. Nell’ambito dello studio BiSogni, saranno organizzati in collaborazione con le professioniste/i professionisti locali e sono tenuti da ricercatrici dell’Istituto Superiore di Sanità. Gli incontri sono registrati tramite l’applicativo web, previo consenso informato dei/delle partecipanti. Le trascrizioni integrali saranno oggetto di analisi categoriale, deduttiva e induttiva. Il protocollo dello studio ha ottenuto l’approvazione del Comitato Etico della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

Le/i partecipanti ai focus group sono donne in diverse epoche di gravidanza, coppie in gravidanza, padri in corso di gravidanza e dopo il parto, madri entro un mese dal parto, madri a 5-6 mesi dal parto, nonni e nonne di bambini 0-12 mesi, mamme di gruppi di sostegno tra pari e i/le professioniste sanitarie deputate all’assistenza territoriale (gruppo multiprofessionale, integrato ospedale-territorio). Il campione è di convenienza, non probabilistico, e i/le partecipanti saranno coinvolti attraverso la rete assistenziale, i gruppi di accompagnamento alla nascita e i gruppi di sostegno dopo il parto. Saranno inoltre realizzati incontri di coinvolgimento di gruppi di popolazione hard to reach.

 

Il contesto dello studio

L’assetto del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia ha subito negli anni numerose modificazioni [1]. L’offerta sanitaria territoriale dell’area triestina di ASUGI è attualmente organizzata in 4 Distretti Sanitari che rappresentano lo strumento attraverso il quale viene garantita una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione, assicurando i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e socio-sanitarie.

 

Nel 2015 l’ex ASUITS è stata riconosciuta da UNICEF Italia “Comunità amica dei Bambini per l’Allattamento” perché adotta le Buone Pratiche OMS/UNICEF previste per le strutture territoriali ed è stata la prima in Italia ad essere ri-certificata come tale nel dicembre 2019. Il Punto Nascita di riferimento accoglie oltre il 90% delle nascite residenti nel territorio.

 

In questo contesto si inseriscono i servizi offerti dai 4 Consultori Familiari che, da loro mandato istituzionale, si configurano come originali servizi innovativi adeguati all’impegno di realizzazione di strategie di promozione della salute. La multidisciplinarietà che contraddistingue questi servizi ha la finalità di guardare alla persona in modo olistico al fine di promuovere la salute sessuale, riproduttiva e relazionale del singolo, della coppia, della famiglia e dei minori salvaguardando l'unitarietà della presa in carico familiare. Le funzioni socio-sanitarie comprendono, tra le altre, il percorso nascita gravidanze a basso rischio, dedicato all'accompagnamento (dall'inizio della gravidanza fino ai primi mesi di vita del bambino), all'assistenza, all'ascolto e al sostegno della donna/coppia e del neonato.

 

All'interno del percorso nascita territoriale l’ostetrica svolge un ruolo centrale ed in particolare attraverso gli Incontri di Accompagnamento alla Nascita (IAN) garantisce la continuità delle cure, svolge un importante ruolo educativo, di sostegno e counselling e di tutela della fisiologia del percorso nascita, contrastando attraverso il proprio intervento competente la medicalizzazione dell’assistenza, quale obiettivo di salute pubblica; assume inoltre funzione di Case Manager nell’identificazione di situazioni di vulnerabilità psico-sociale e attivazione dell’equipe multi professionale per costruire un percorso assistenziale integrato e personalizzato.

 

Nota

[1] L.R. 27/18 “Assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale” istituito a decorrere dal 1 gennaio 2020

 

Data di creazione della pagina: 11 giugno 2020

Autrici: Angela Giusti*, Maria Vittoria Sola**, Gabriella Tambascia**, Sara Marocco**, Francesca Zambri* e Francesca Marchetti*
* Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità
** Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Giuliano Isontina, Regione Friuli Venezia Giulia