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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Survey sullo stato dell’arte dell’assistenza alla nascita nell’emergenza COVID-19 nell’ambito della Rete italiana degli Ospedali Amici dei Bambini (Studio Covid-Rete Baby-Friendly Italia)

Dall’inizio della pandemia i servizi sanitari ospedalieri e territoriali sono stati sottoposti a una pressione organizzativa e logistica senza precedenti, necessaria alla gestione dell’emergenza. Questo ha portato gli ospedali, e tra questi i Punti Nascita, a rivedere i propri percorsi assistenziali e pratiche cliniche, spesso in assenza di una solida evidence di riferimento.

 

L’Istituto Superiore di Sanità e il Comitato Italiano per l’Unicef hanno avviato un’indagine riservata alle strutture della Rete che fanno capo al Coordinamento del programma Insieme per l’Allattamento dell’UNICEF Italia. L’obiettivo è rilevare lo stato dell’arte dell’assistenza alla nascita durante l’emergenza COVID-19 e il suo impatto sugli standard assistenziali definiti dall’OMS e dall’UNICEF, descrivendo in che modo sono cambiate le pratiche e quali siano state le sfide e i punti di forza nell’applicazione di alcuni dei Passi della Baby-Friendly Initiative.

 

Il Coordinamento del programma Insieme per l’Allattamento dell’UNICEF Italia, avvalendosi della sua Rete, dall’inzio della pandemia fornisce supporto alle diverse strutture riconosciute, in percorso e interessate, e mira a sostenere l’attività di networking e di confronto tra pari, creando le condizioni per la conoscenza, la condivisione e lo scambio di esperienze, documenti e procedure su temi comuni.

 

Tipo di studio e metodologia

Lo studio è di tipo trasversale rivolto agli ospedali aderenti alla Rete Baby-Friendly. È previsto il coinvolgimento di tutta la Rete degli ospedali che hanno dato un'indicazione di interesse, che sono in percorso o che sono Baby-Friendly Hospital accreditato (circa 200 strutture ospedaliere), a cui è stato inviato un questionario online semi-strutturato per la rilevazione dello stato dell’arte dell’assistenza alla nascita.

Il questionario indaga le seguenti variabili:

  • descrizione dei percorsi assistenziali COVID/non-COVID in caso di parto vaginale e taglio cesareo, includendo la presenza di una persona a scelta della donna durante il travaglio, il parto e la degenza
  • il contatto pelle a pelle alla nascita
  • il rooming in
  • tempi e modalità di dimissione
  • integrazione ospedale-territorio (Consultorio, Pediatra di Libera Scelta, gruppi di sostegno di mamme e di papà)
  • offerta di sostegno in gravidanza e dopo la dimissione, individuale e di gruppo
  • informazioni sull’evoluzione di tali pratiche dall’inizio della pandemia ad oggi.

Sono inoltre previste alcune domande aperte per raccogliere descrizioni più approfondite: come è cambiata l’assistenza, i bisogni delle donne, delle coppie e dei neonati e neonate. Laddove possibile, saranno raccolti i dati di prevalenza dell’allattamento esclusivo durante la degenza secondo gli standard OMS/UNICEF.

 

I risultati dello studio avranno una ricaduta immediata per una riflessione sull’evoluzione dell’offerta assistenziale relativamente agli standard previsti dalla Baby-Friendly Hospital Initiative, le difficoltà incontrate e le strategie di successo messe in atto.

 

L’iniziativa “Insieme per l’Allattamento: Ospedali&Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno”

L’iniziativa fa parte di quei programmi internazionali che aiutano i servizi sanitari a migliorare le pratiche assistenziali rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l’alimentazione e la cura dei propri bambini.

 

Nel 1990 OMS e UNICEF hanno lanciato una campagna mondiale per la promozione dell'allattamento, volta a invertire la tendenza all'uso dei sostituti del latte materno e a sostenere tutti gli sforzi mirati alla corretta nutrizione dei bambini. Nel 1992 è nata la Baby Friendly Hospital Initiative - BFHI (in italiano: Iniziativa Ospedali Amici dei Bambini) volta a incoraggiare le buone pratiche per la promozione dell’allattamento.

 

Le strutture sanitarie interessate a ottenere questo riconoscimento devono seguire gli Standard per le Buone Pratiche per gli Ospedali, che comprendono il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno.

 

Dal lancio della BFHI ad oggi sono stati più di 20.000 gli ospedali, in 140 Paesi a basso e ad alto reddito, sviluppo e industrializzati, a ottenere il riconoscimento di "amici dei bambini".

 

Durante il percorso di riconoscimento, gli “Ospedali Amici dei Bambini” si impegnano a mettere in atto una serie di pratiche assistenziali evidence-based, sintetizzate da OMS e UNICEF nei 10 Passi seguenti:

  1. Definire una politica aziendale e dei protocolli scritti per l’allattamento e farla conoscere a tutto il personale sanitario.
  2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo.
  3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’allattamento.
  4. Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.
  5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati.
  6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica.
  7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale.
  8. Incoraggiare l’allattamento a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento.
  9. Non dare tettarelle artificiali o ciucci ai neonati durante il periodo dell’allattamento.
  10. Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare rete di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.

Agli standard previsti dai 10 passi si sono aggiunte nel 2012 le Cure Amiche della Madre, che prevedono una serie di azioni orientate alla promozione della fisiologia del travaglio e parto. Attualmente 30 ospedali italiani sono accreditati Baby-Friendly, pari al 7,7% dei nati del nostro Paese.

 

Bibliografia/Sitografia

  • World Health Organization (WHO). FREQUENTLY ASKED QUESTIONS: Breastfeeding and COVID-19 For health care workers. (2020). (traduzione in italiano)
  • Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, The Royal College of Midwives UK, Royal College of Paediatrics and Child Helath, Royal College of Anaesthetists & Obstetric Anaesthetists’ Association. Coronavirus (COVID-19) Infection in Pregnancy Information for healthcare professionals. Update 9. 13 maggio 2020.
  • Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), with input from the Royal College of Midwives, the Royal College of Paediatrics and Child Health (RCPH), the Royal College of Anaesthetists, and the Obstetric Anaesthetists’ Association. COVID-19 guideline watch. Covid-19 and pregnancy. BMJ 2020;369:m1672 doi: 10.1136/bmj.m1672 (Published 4 May 2020).
  • Comitato Italiano per l’Unicef (2015). Ospedali&Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento. Standard per le Buone Pratiche per gli Ospedali.
  • Rollins, N., & Doherty, T. (2019). Improving breastfeeding practices at scale. The Lancet Global Health, 7(3), e292-e293.
  • UNICEF. Ospedali Amici dei Bambini.
  • World Health Organization. (2003). Global strategy for infant and young child feeding. World Health Organization.
  • World Health Organization. (2018). Implementation guidance: protecting, promoting and supporting breastfeeding in facilities providing maternity and newborn services: the revised baby-friendly hospital initiative.

 

Data di creazione della pagina: 21 maggio 2020

Autrici: Angela Giusti*, Elise Chapin**, Francesca Zambri*, Francesca Marchetti*
* Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, ISS
** Comitato Italiano per l'UNICEF