ItOSS 2025: un’impresa condivisa tra ricercatori e clinici per migliorare l’assistenza al percorso nascita
Presentare i nuovi dati nazionali su mortalità e morbosità materna, salute mentale perinatale e progetti internazionali di sorveglianza ostetrica. È questo l’obiettivo principale dell’evento “ItOSS: un’impresa condivisa tra ricercatori e clinici per migliorare l’assistenza al percorso nascita” che si è tenuto il 2 dicembre 2025 presso l’aula dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dedicata al chimico e farmacologo Francesco Pocchiari. Il convegno, organizzato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra ricercatori, clinici e decisori impegnati nella tutela della salute materna e perinatale, con l’obiettivo di condividere i più recenti risultati delle attività di sorveglianza e ricerca coordinate dalla sorveglianza della mortalità materna ItOSS (Italian Obstetric Surveillance System).
Aprendo i lavori, il presidente dell’ISS Rocco Bellantone, in linea con quanto detto da Giovanni Leonardi direttore del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali del Ministero della Salute e da Giovanni Capelli direttore del CNaPPS, ha sottolineato il valore della rete di professionisti, diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale, che contribuisce quotidianamente alla raccolta di dati epidemiologici.
Grazie a ItOSS, oggi l’Italia dispone di stime affidabili sulla mortalità materna e di informazioni fondamentali sulle principali condizioni di grave morbosità perinatale. Queste conoscenze si traducono in strumenti concreti per la pratica clinica, contribuendo al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza al percorso nascita. Questi strumenti sono rappresentati dal bundle di iniziative che ItOSS promuove da oltre 10 anni e che prevede attività di ricerca, sviluppo di linee guida e offerta di formazione.
- Scarica la presentazione di Serena Donati “Introduzione al convegno” (pdf 1,7 Mb).
La sorveglianza della mortalità materna e l’International Network of Obstetric Survey Systems
La prima sessione del convegno, dedicata alla mortalità materna, ha illustrato i più recenti dati ottenuti dalle procedure di record-linkage e dalla sorveglianza attiva ItOSS. Gli interventi di Alice Maraschini e Donatella Mandolini hanno evidenziato come l’attività di sorveglianza sia fondamentale per individuare tempestivamente criticità assistenziali o organizzative e promuovere azioni di prevenzione mirate. Alice Maraschini, del Servizio di Statistica dell’ISS, ha presentato i risultati dell’integrazione di procedure di record-linkage di flussi sanitari, sia regionali che nazionali. Questa nuova metodologia ha evidenziato la riduzione del rapporto di mortalità materna (Maternal Mortality Ratio, MMR) pari a 8,2 morti materne entro 42 giorni dall’esito della gravidanza ogni 100.000 nati vivi per gli anni 2011-2021 (N=427 decessi). Si mantiene una differenza dell’indicatore per area geografica, con valori pari a 6,2 decessi al Centro, 7,4 al Nord e 10,5 al Sud e nelle Isole.
Nello stesso periodo è diminuito ancora più sensibilmente il rapporto di mortalità materna legato alle sole complicazioni direttamente collegate a gravidanza, parto e puerperio (Direct MMR), pari a 4,8 per 100.000. Questi decessi rappresentano il 57,8% (247/427) del totale, a differenza del Regno Unito, in cui le cause dirette nel 2021-2023 erano il 45,5%, e di altri Paesi europei dove le morti indirette sono prevalenti rispetto alle dirette. Emorragia, trombo-embolia, sepsi e disordini ipertensivi della gravidanza sono risultate essere le cause dirette più frequenti, in linea con le rilevazioni precedenti. La patologia cardiovascolare è risultata invece la principale causa indiretta di decesso materno.
Estendendo l’analisi fino a 365 giorni dal termine della gravidanza, delle 776 decessi materni complessivi (sia diretti che indiretti), la prima causa di morte è risultata il suicidio, con 125 decessi (il 16,1%), seguita dalle morti per neoplasia (n=118; 15,2%).
- Scarica la presentazione di Alice Maraschini “I dati ottenuti dalle procedure di record-linkage di flussi sanitari, anni 2011-2021” (pdf 785 kb).
Donatella Mandolini del CNaPPS ha invece presentato le analisi relative ai 236 casi di decessi materni, verificatisi tra il 2013 e il 2024 e segnalati dalla sorveglianza attiva ItOSS, che dal 2023 ha raggiunto la copertura del 99% dei nati del Paese ed è presente in tutte le regioni e province autonome italiane, a eccezione del Molise. Grazie alla sorveglianza attiva ogni morte materna viene segnalata e sottoposta a revisione critica attraverso audit intraospedalieri e indagini confidenziali regionali e nazionali. Confrontando i dati con quelli delle donne che hanno partorito nel 2023 (fonte CeDAP), sono stati osservati alcuni fattori associati a un rischio più elevato di morte materna, tra cui cittadinanza non italiana, età ≥40 anni e, in misura maggiore, indice di massa corporea ≥30 kg/m² e ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita. È stato posto l’accento sui 92 decessi (il 42%) per i quali l’assistenza erogata è stata classificata come migliorabile e avrebbe potuto evitarne l’esito, e sulla necessità di ridurre le morti per cause dirette e le differenze per area geografica, che vedono ancora penalizzato il Sud rispetto a Centro e Nord Italia.
- Scarica la presentazione di Donatella Mandolini “I dati ottenuti dalle segnalazioni della sorveglianza attiva, anni 2013-2024” (pdf 709 kb).
Il programma ha avuto anche una prospettiva internazionale, grazie ai contributi delle esperte Catherine Deneux-Tharaux dell’INSERM di Parigi (Institut national de la santé et de la recherche médicale), che ha presentato dati e strategie di prevenzione del suicidio materno in Francia, e Marian Knight dell’Università di Oxford, che ha illustrato i risultati dello studio condotto dallo UK Obstetric Surveillance System sulla re-laparotomia dopo taglio cesareo. Francia e Regno Unito sono due dei 29 Paesi di cinque diversi continenti che aderiscono all’International Network of Obstetric Survey Systems (INOSS).
- Guarda il video della presentazione di Catherine Deneux-Tharaux (youtube).
- Scarica la presentazione di Marian Knight “Re-laparotomia dopo Taglio Cesareo: lo studio nazionale prospettico UKOSS su base di popolazione” (pdf 3,9 Mb).
Serena Donati, che a nome di ItOSS presiede INOSS per il triennio 2024-2026, ha illustrato la storia e le principali attività di questa importante collaborazione che, grazie a studi robusti condotti su base di popolazione, consente il confronto tra Paesi per le principali cause di morbosità e mortalità materne. Un esempio è rappresentato dallo studio sull’eclampsia, coordinato dall’Italia e a cui hanno aderito Belgio, Francia, Norvegia, Paesi Bassi, Slovacchia e Suriname, i cui risultati sono stati presentati da Silvia Salvi della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS.
- Scarica la presentazione di Serena Donati “L’International Network of Obstetric Survey System: il valore della collaborazione internazionale per la salute materna” (pdf 4,7 Mb).
- Scarica la presentazione di Silvia Salvi “Il progetto multinazionale sull’eclampsia coordinato da ItOSS” (pdf 2,8 Mb).
Salute mentale e benessere psicosociale in gravidanza
La seconda sessione del convegno ha posto l’attenzione sulla promozione della salute psicosociale in epoca perinatale, introducendo un approccio integrato alla prevenzione dei disturbi mentali.
La lettura magistrale di Livio Provenzi (Università di Pavia e IRCCS Mondino) ha offerto una riflessione sui processi neurobiologici e relazionali che sostengono il legame genitore-bambino.
- Scarica la presentazione di Livio Provenzi “giardinieri di significati neuroscienze e cultura del legame genitore-bambino” (pdf 45 Mb).
Successivamente, gli interventi di Libera Troìa (Università degli studi del Piemonte Orientale) ed Edoardo Corsi Decenti (CNaPPS) hanno illustrato le raccomandazioni relative ai fattori sociali complessi, alla violenza domestica/di genere e ai disturbi di ansia e depressione, prodotte dall’aggiornamento della linea guida “Gravidanza fisiologica” del Sistema Nazionale Linee Guida dell’ISS.
- Scarica la presentazione di Libera Troìa “Violenza di coppia e di genere e fattori sociali complessi in gravidanza: quali raccomandazioni?” (pdf 1,6 Mb).
- Scarica la presentazione di Edoardo Corsi Decenti “Depressione e ansia in gravidanza: quali raccomandazioni?” (pdf 2 Mb).
Le presentazioni di Ilaria Lega, Laura Camoni e Ilaria Luzi hanno documentato le attività di ricerca condotte dall’ISS su scala nazionale, evidenziando l’importanza di strategie di prevenzione e di supporto personalizzate. Nello specifico, Ilaria Lega (CNaPPS) ha presentato i risultati di un’indagine condotta nel 2023 in 127 Dipartimenti di Salute Mentale italiani, mentre Laura Camoni (Centro di riferimento per le scienze comportamentali e la salute mentale dell’ISS) ha mostrato alcuni dati relativi allo screening di ansia e depressione in gravidanza, condotto tra il 2022 e il 2025 dal Network sulla Salute Mentale. Ilaria Luzzi (CNaPPS) ha invece parlato di “Music and motherhood Italy”, un intervento di 10 incontri di canto di gruppo per madri con sintomi di depressione post partum, realizzati tra il 2022 e il 2023 e di cui la seconda edizione (2024-2026) è ancora in corso.
- Scarica la presentazione di Ilaria Lega “Indagine nazionale sui Dipartimenti di Salute Mentale” (pdf 1,6 Mb).
- Scarica la presentazione di Laura Camoni “Epidemiologia e fattori di rischio dell’ansia e della depressione nel periodo perinatale. Dati aggiornati relativi al Network sulla Salute Mentale Perinatale” (pdf 615 kb).
- Scarica la presentazione di Ilaria Luzi “Un intervento di canto per il benessere emotivo delle neomamme” (pdf 2,4 Mb).
Studio caso-controllo sui near miss ostetrici da isterectomia, re-laparotomia dopo taglio cesareo, cardiomiopatia ed embolia polmonare
Simona Mastroeni (CNaPPS) ha presentato i dati preliminari del terzo studio prospettico e population-based sui near miss ostetrici coordinato da ItOSS. Lo studio, avviato a marzo 2024 e che si conclude a marzo 2026, vede la partecipazione di 17 Regioni e due Province autonome, per un totale di 377 unità di ostetricia coinvolte. Sono stati presi in esame i 364 casi di re-laparotomia dopo taglio cesareo segnalati nei primi 18 mesi di studio, con una prevalenza della condizione dello 0,28%. Questo dato si traduce nella necessità di tornare in sala operatoria per un nuovo intervento chirurgico ogni 363 tagli cesarei.
- Scarica la presentazione di Simona Mastroeni “Analisi preliminari dello studio prospettico su base di popolazione ItOSS su isterectomia e re-laparotomia dopo taglio cesareo” (pdf 781 kb).
Margherita Tommasella (CNaPPS) ha inoltre presentato un approfondimento sulle donne sottoposte a re-laparotomia dopo cesareo. Si tratta dello studio “VI.S.T.E – Vissuto di donne Sottoposte a relaparoTomia e dei loro partner”, che rappresenta per ItOSS la prima indagine di tipo qualitativo e di cui Tommasella ha descritto i risultati preliminari delle interviste ancora in corso, evidenziando la drammaticità di un evento che, benché raro, è in grado di segnare pesantemente l’esperienza del parto.
- Scarica la presentazione di Margherita Tommasella “Studio qualitativo VI.S.T.E. I near miss nelle parole di donne e partners” (pdf 689 kb).
Infine, Martina Ventura (CNaPPS) ha mostrato i risultati preliminari dei 220 casi di isterectomia segnalati dai referenti dei punti nascita nei primi 18 mesi di raccolta dati, evidenziando un tasso di incidenza della condizione pari a 0,53 ogni 1.000 parti. A titolo di confronto, nel triennio 2014-2016, in sei Regioni (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia), ItOSS aveva stimato un’incidenza di isterectomia pari a 1,09‰. I nuovi dati indicano quindi una riduzione del 50% circa con valori più in linea con quelli osservati in altri Paesi europei.
- Scarica la presentazione di Martina Ventura “Analisi preliminari dello studio prospettico su base di popolazione coordinato da ItOSS: L’isterectomia” (pdf 624 kb).
- Scarica la presentazione di Serena Donati “Conclusioni” (pdf 603 kb).
- guarda il video del convegno
- scarica il programma (pdf 261 Kb) del convegno
- leggi il Primo Piano.

Sorveglianza ostetrica (Itoss)