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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2024

19/12/2024 - JA - PreventNCD: primo meeting del Task 6.5 “Baby-Friendly Community&Health Services”

Il 10-11 ottobre 2024 si è svolto, presso l’Aula Rossi dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il primo meeting annuale in presenza del Task 6.5 “Baby Friendly Community&Health Service” tra i 7 Paesi europei (Grecia, Italia, Lituania, Norvegia, Slovenia, Spagna e Ucraina) che implementeranno la Best Practice (BP) norvegese “Baby-Friendly Community Health Service (BFCHS)”, nell’ambito del Work Package 6 “Ambienti di vita salutari” della “Joint Action Prevent Non-Communicable Diseases”. Leggi l’approfondimento con i materiali del meeting a cura delle ricercatrici ISS.

 

12/12/2024 - La nascita in Emilia-Romagna: i dati CedAP 2023

È online il Rapporto annuale sulla nascita in Emilia-Romagna con i dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) relativi al 2023. Le nascite sono state 29.112, in diminuzione rispetto al 2022 (-4,6%); il tasso di natalità è pari a 6,4 per 1.000 e il tasso di fecondità è pari a 1,22. La quota di madri con cittadinanza straniera è pari al 30,7%. Le madri al primo parto costituiscono il 51,3% delle partorienti e hanno in media 31,4 anni. Il 38,2% delle madri è laureata e il 68,1% ha una attività lavorativa. Il consultorio familiare pubblico assicura l’assistenza in gravidanza al 60,3% delle donne, fenomeno in costante aumento negli anni. La quota di donne che ha partecipato a un corso di accompagnamento alla nascita è pari a 38,1%, il valore più alto negli ultimi dieci anni. Il tasso di parti pretermine è del 5,6%, in riduzione nel tempo (7,1% nel 2013); oltre il 90% delle nascite prima di 34+0 settimane di gestazione vengono centralizzate in punti nascita dotati di terapia intensiva neonatale. Si rileva un ulteriore e costante calo del tasso di parti cesarei (22,5% rispetto al 28% nel 2013), principalmente in nullipare con gravidanza singola a termine, feto in presentazione cefalica e con travaglio a inizio spontaneo o indotto (classi I e IIa di Robson) e nelle pre-cesarizzate (classe V di Robson). Per approfondire consulta il documento completo “La nascita in Emilia-Romagna. 21° Rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) – Anno 2023” (pdf 5,3 Mb).

 

12/12/2024 - Obesità infantile: i dati 2022-24 della sorveglianza COSI

Sono online i risultati preliminari della VI raccolta dati di COSI (Childhood Obesity Surveillance Initiative) effettuata nelle scuole primarie di 37 Paesi della Regione europea dell’OMS nel periodo 2022-2024 e che ha coinvolto circa 470.000 bambini e bambine di 7-9 anni. Il documento fornisce un quadro significativo sui livelli di sovrappeso e obesità infantile dopo la pandemia di COVID-19. Complessivamente, la prevalenza dell’eccesso ponderale (che include sovrappeso e obesità) è del 25%, con un valore più alto tra i bambini (26%) rispetto alle bambine (23%). Nella maggior parte dei Paesi almeno un bambino/a su dieci è obeso, mentre in numerose nazioni circa un bambino/a su cinque è sovrappeso. Rispetto alle stime degli anni precedenti, in quasi tutti i Paesi partecipanti alla sorveglianza non si sono registrate riduzioni dei livelli di sovrappeso e obesità, dati che dimostrano come queste due condizioni continuino a rappresentare un importante problema di salute pubblica. L’eccesso ponderale, infatti, è tra le principali cause di morte e disabilità nella Regione europea dell’OMS in quanto aumenta il rischio di molte patologie non trasmissibili, inclusi malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e tumori, e causa più di 1,2 milioni di decessi all'anno. L’Italia partecipa al COSI attraverso i dati della sorveglianza in età pediatrica OKkio alla SALUTE, coordinata dal CNaPPS dell’ISS, designato WHO Collaborating Centre sull’obesità infantile. Per approfondire leggi la news sul sito e scarica il fact sheet (pdf 5 Mb) sul sito dell’OMS Europa.

 

28/11/2024 - 4e-parent: i dati principali nel convegno finale del progetto

Si è svolto il 28 novembre, all’ISS, il convegno finale del progetto europeo 4e-parent (Early, Equal, Engaged, Empathetic). L’evento è stato occasione per presentare i principali risultati del progetto, coordinato dall’ISS e volto al coinvolgimento da subito, pratico ed empatico, del padre nella cura di figli e figlie. Dai dati emerge che il 73% dei padri italiani usufruisce del congedo di paternità, mentre l'utilizzo del congedo parentale da parte dei padri è basso (solo il 20,4%). Per il 69% delle madri e per il 72% dei padri, il congedo di paternità dovrebbe essere più lungo, e le madri avrebbero bisogno di un periodo più prolungato per l'allattamento. Il 91% delle mamme e l’89% dei papà ritiene inadeguata la durata dell’attuale congedo di paternità e non è d’accordo con la divisione tradizionale dei ruoli familiari, sia di cura che domestici. Emergono inoltre differenze regionali e di istruzione: i padri del Sud Italia, quelli con livelli di scolarizzazione più bassi e quelli con una maggiore aderenza della divisione tradizionale dei ruoli familiari è meno probabile usufruiscano del congedo di paternità. Per approfondire consulta il Primo Piano con i principali risultati del progetto presentati al convegno del 28 novembre 2024 e leggi la pagina di EpiCentro dedicata a 4e-parent.

 

7/11/2024 - XVII Incontro della Rete Baby Friendly

Il 9 ottobre 2024 si è svolto, presso l’Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’incontro annuale della Rete Baby Friendly Initiative, promosso dal Comitato Italiano per l’UNICEF e dall’ISS. Durante la giornata sono state condivise esperienze e tappe significative delle strategie messe in atto per sostenere e accompagnare famiglie e personale dei servizi durante i primi anni di vita di bambini e bambine. Leggi l’approfondimento a cura delle ricercatrici ISS.

 

24/10/2024 - 4e-parent: “Il tempo dei papà”

Nell’ambito del progetto 4e-parent, che ha come obiettivo la promozione della genitorialità paritetica in Italia, è stata presentata alla parte politica, durante la recente conferenza “Il tempo dei papà”, la proposta di riformare i congedi per i padri. In vista della legge di bilancio 2025, questa proposta ha l’obiettivo di assicurare la salute e il benessere delle bambine e dei bambini, correggere l’ineguale distribuzione della cura e favorire l’occupazione femminile e quindi anche la natalità allineando l’Italia, che è uno dei Paesi europei con il minor numero di giorni di congedo adeguatamente retribuiti per i padri e con il massimo divario fra congedi materni e paterni, al resto d’Europa. Tra le misure proposte: estendere il congedo di paternità obbligatorio dagli attuali 10 giorni a 22 giorni lavorativi (di cui almeno 10 da fruire consecutivamente nel primo mese dalla nascita), applicare ai congedi di paternità i medesimi criteri di obbligatorietà esistenti per il congedo di maternità, portare dall’80 al 100% la retribuzione del congedo obbligatorio di maternità e prevedere quattro mesi di congedi genitoriali retribuiti all’80%, di cui due riservati alle madri e due ai padri. Per approfondire leggi il Primo Piano, consulta la pagina dedicata al progetto 4e-parent sul sito EpiCentro e visita il sito del progetto. È possibile iscriversi all’evento finale del progetto, previsto in presenza il 28 novembre 2024 in ISS, compilando l’apposito form on line

 

24/10/2024 - Benessere emotivo delle neomamme: l’esperienza italiana nel progetto “Music and Motherhood”

Sostenere il benessere emotivo delle neomamme, contrastando la depressione post partum (DPP) con il canto di gruppo: è questo l’obiettivo dello studio “Music and Motherhood”, promosso e coordinato dall’Ufficio Regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS Europa). Il progetto si è svolto fra il 2021 e il 2023 in Danimarca, Romania e Italia. Nel nostro Paese hanno preso parte allo studio di fattibilità coordinato dall’ISS i consultori familiari delle Aziende sanitarie ASL Città di Torino, Azienda ULSS 6 Euganea e ASL ROMA 2 e il Cultural Welfare Centre, un’organizzazione del terzo settore specializzata nella ricerca su arte, cultura e salute. L’offerta dell’intervento di canto, che si affianca senza sostituirsi ad altri interventi eventualmente già in corso, si è inserita all’interno di una rete già esistente di salvaguardia della salute mentale della donna in gravidanza e nel periodo post natale. Leggi l’approfondimento a cura delle ricercatrici ISS.

 

10/10/2024 - Rooming-in: un nuovo documento del Ministero della Salute

È online il documento “Benessere della coppia madre-bambino e sicurezza del neonato: il rooming-in (condivisione della stessa stanza)”, elaborato dal Tavolo tecnico multidisciplinare sulla continuità del rapporto madre-bambino durante l’ospedalizzazione alla nascita del Ministero della Salute, di cui fa parte anche l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La nuova pubblicazione intende fornire indicazioni sulle buone pratiche assistenziali postnatali che riguardano le coppie madre-neonato sani ed è destinato alle Direzioni generali e sanitarie delle Aziende ospedaliere e al personale sanitario di area perinatale. Il rooming-in prevede la permanenza e l’assistenza di mamma e neonato in una stessa stanza del Punto Nascita durante la degenza nei giorni successivi al parto da parte di figure professionali specificatamente identificate tra quelle previste nelle unità di degenza materno-infantili. Il rooming-in costituisce uno standard assistenziale di riferimento, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’UNICEF, dal documento di indirizzo “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi 1000 giorni” (Ministero della Salute, 2019) e dalle Società scientifiche pediatriche e ostetrico-ginecologiche italiane. Per approfondire scarica il documento completo (pdf 0,94 Mb).

 

10/10/2024 - Salute mentale perinatale nei Dipartimenti di Salute Mentale italiani: un articolo su European Psychiatry

Soltanto il 58% dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) offre un counselling preconcezionale alle proprie utenti in età riproduttiva e solo il 5% dispone di materiale informativo per questo scopo;il 54% dei DSM non è dotato di un’équipe o di un professionista di riferimento per la psicofarmacoterapia durante la gravidanza e l’allattamento e l’80% non ha definito un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per i disturbi mentali perinatali. Sono alcuni dei dati presentati nell’articolo “Perinatal mental health care in the Italian Mental Health Departments: a national survey” pubblicato a maggio 2024 sulla rivista internazionale European Psychiatry. L’articolo - frutto del lavoronato dalla collaborazione tra ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e della London School of Economics (LSE) – descrive per la prima volta il supporto disponibile nei DSM italiani (con una partecipazione pari al 94%) per le donne con disturbi mentali perinatali, confrontando l’offerta nazionale con le buone pratiche raccomandate dalle linee guida internazionali. Per approfondire consulta l’articolo e il Primo Piano.

 

12/9/2024 - XVII Incontro della Rete Baby Friendly

Come ogni anno, i/le referenti della Rete Baby Friendly Initiative si incontrano per condividere esperienze e raccontare tappe significative delle strategie messe in atto per sostenere e accompagnare famiglie e personale dei servizi durante i primi anni di vita di bambini e bambine. L’incontro, intitolato “Accesso e opportunità di sostegno per tutte e tutti” e promosso dal Comitato Italiano per l’UNICEF all’Istituto Superiore di Sanità (ISS), si terrà il 9 ottobre 2024 presso l’ISS. In questa occasione gli argomenti affrontati sono fortemente attinenti alla Joint Action Prevent Non-Communicable Diseases (JA Prevent NCD), lanciata a gennaio 2024 e cofinanziata dall'Unione Europea (UE), in particolare all’implementazione della buona pratica Baby-Friendly Community and Health Services. La giornata verterà su diversi temi, tra cui allattamento e prevenzione delle malattie croniche, buone pratiche di sostegno, alimentazione responsiva, genitorialità e paternità responsive, gestione etica delle sponsorizzazioni, inquinamento ambientale e salute mentale in epoca perinatale. L’evento è rivolto ai professionisti e alle professioniste dei servizi sanitari, educativi e sociali che lavorano a contatto con le famiglie e ai rappresentanti delle associazioni dei genitori e del terzo settore. Per iscriversi è necessario compilare l’apposito form online.

 

5/9/2024 - Natalità in provincia di Trento: i dati 2023

Nel 2023 il tasso di natalità provinciale è stato pari al 7,0‰ degli abitanti, mentre il tasso di fecondità totale è stato di 1,28 figli per donna. Questi sono i valori più bassi registrati negli ultimi vent’anni ed emergono dal “Rapporto annuale sulla natalità. L’assistenza in gravidanza, al parto ed al neonato in provincia di Trento – anno 2023” pubblicato dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento a settembre 2024. Il 52,5% delle donne ha dichiarato di essere stata seguita da un’ostetrica del Percorso Nascita (PN). Nelle dieci sedi consultoriali provinciali in cui è attivo il PN sono stati effettuati 3242 primi colloqui con l’ostetrica per la presa in carico del PN. Nel corso del 2023 sono stati conclusi 2874 percorsi. Di questi 2160 (ossia il 75,2%) hanno fatto registrare un parto dopo un cammino seguito dall’ostetrica dedicata del PN. La corrispondenza media tra residenza della madre e ospedale di riferimento geografico è pari al 90,9%. La proporzione di nati vivi partoriti in strutture extra-provinciali nel 2023 è stata pari al 5,9% del totale di nati vivi partoriti da donne residenti. La percentuale di madri con cittadinanza extra UE nel 2023 è stata pari al 22,3%. Tra le donne partorienti nei punti nascita provinciali l’età media al parto è di 32,2 anni. In particolare per le italiane 32,7 anni, per le straniere 30,7 anni. Anche l’età media al primo figlio differisce in base alla cittadinanza materna: 31,4 anni per le italiane rispetto ai 28,3 anni per le straniere. Tra le partorienti il 4,7% ha fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita. I controlli in gravidanza sono molto diffusi nel territorio trentino. Il 5,3% delle donne effettua almeno un’indagine prenatale invasiva per diagnosticare un’eventuale anomalia congenita e il 9,3% il prelievo di DNA fetale. La quota complessiva di gestanti che frequenta gli incontri di accompagnamento alla nascita (IAN) è pari al 57,5% sul totale delle madri. La prevalenza di fumatrici in gravidanza sembra non diminuire negli anni: nel 2023 è infatti ancora pari al 6,8%. I parti plurimi rappresentano l’1,7% del totale, mentre la proporzione di parti cesarei (20,7%) mantiene gli standard auspicati dall’OMS. I nati morti sono stati 6 per un tasso di natimortalità pari all’1,6‰. Infine l’allattamento materno alla dimissione riguarda la quasi totalità dei neonati (96,6%). Per approfondire consulta il documento completo (pdf 1,9 Mb).

 

25/7/2024 - Aggiornata la linea guida “Gravidanza fisiologica”: screening della Malattia di Chagas in gravidanza

È online l’articolo “Screening of Chagas disease in pregnant women. Recommendation by the Italian National Institute of Health, 2023”, pubblicato il 18 luglio 2024 sull’International Journal of Gynecology and Obstetrics, che descrive una nuova raccomandazione introdotta dall’aggiornamento della linea guida “Gravidanza fisiologica”, elaborata dal Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nell’aggiornamento viene raccomandato il test di screening alle donne in gravidanza a rischio di infezione da Trypanosoma cruzi, più nota come Malattia di Chagas, che nel nostro Paese è la terza malattia tropicale negletta, con 3-5 mila casi individuati nel 2018 e una proporzione di mancata diagnosi del 98-99%. Quando viene trasmessa dalla madre al bambino durante la gravidanza o al parto la Malattia di Chagas congenita, nel 10%-40% dei casi, può manifestarsi con basso peso alla nascita e prematurità, oltre a gravi sequele cardiologiche, gastrointestinali e neurologiche e una letalità del 2-14%. Leggi l’approfondimento a cura dell’ISS.

 

9/5/2024 - Anomalie congenite in provincia di Trento: il rapporto annuale 2022

Nel 2022 i casi totali con anomalia congenita, nati (vivi/morti) o interrotti in provincia di Trento sono 105 (di cui 66 nati vivi e 39 interruzioni di gravidanza, IVG), per una prevalenza alla nascita di 27,0‰ nati. Lo riferisce il “Rapporto annuale sulle anomalie congenite in provincia di Trento - anno 2022” pubblicato a marzo 2024 dall’APSS Trento. Il documento utilizza i dati sulla casistica di nati e IVG con presenza di anomalie congenite forniti dal Registro Anomalie Congenite della Provincia di Trento, accreditato in EUROCAT. Da segnalare che, con decreto del Presidente della PA di Trento del 20 ottobre 2023, è stato approvato il Regolamento concernente il funzionamento del Registro malformazioni congenite della provincia di Trento.

Dal rapporto emerge che il 75,2% delle donne che ha partorito un nato con anomalia congenita o interrotto la gravidanza per diagnosi prenatale ha cittadinanza italiana e il 24,8% ha cittadinanza straniera. Il 59,0% dei casi incidenti è classificato in isolato e il 41,0% in associato ad altre anomalie. Tra i 105 casi complessivi identificati il 23,8% presenta un’anomalia cromosomica. I casi notificati alla nascita dalle varie fonti informative sono in linea con quelli del 2017-2021. La casistica dei casi interrotti presenta un aumento del 25,8% rispetto al 2021. Le anomalie cromosomiche sono pari al 53,8% dei casi di IVG. Il tasso di ospedalizzazione dei residenti per anomalie congenite nel 2022 è dell’1,3%. Le anomalie congenite sono definite dall’OMS come anomalie strutturali o funzionali che si verificano durante la vita intrauterina. Queste condizioni si sviluppano nel periodo prenatale e possono essere identificate prima della nascita, alla nascita o nel corso della vita. Alcune anomalie congenite possono essere trattate con interventi chirurgici, le più gravi possono restare per l'intera esistenza. Per approfondire consulta il documento completo (pdf 846 kb).

 

28/3/2024 - Genitorialità e primi 1000 giorni: un workshop sulla prevenzione delle NCDs

Promuovere un linguaggio comune nell’ambito della salute nei primi 1000 giorni di vita e delle iniziative WHO/UNICEF Baby-Friendly per l’allattamento: è questo l'obiettivo del workshop online “Dalla Nutrizione alle Cure che Nutrono. Il ruolo della genitorialità e dei primi 1000 giorni nella prevenzione delle NCDs”, organizzato dall’ISS in collaborazione con ACP (Associazione Culturale Pediatri) e COIRAG (Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi). L’evento, previsto per il 6 maggio 2024 dalle 15:00 alle 17:30, si inserisce nell’ambito della “Joint Action Prevent Non-Communicable Diseases (JA Prevent NCD)”, lanciata a gennaio 2024 e cofinanziata dall'Unione Europea (UE). La JA è finalizzata a contrastare il crescente impatto delle malattie croniche non trasmissibili (NCDs) sulla salute pubblica. L’ISS è coinvolta in numerosi work packages (WP), in particolare è co-leader insieme alla Norvegia dell’implementazione della buona pratica Baby-Friendly Community and Health Services (BFC&HS), che mira alla protezione, promozione e supporto dell'allattamento nelle comunità e nei servizi. Il workshop è rivolto al personale sanitario, sociale, educativo, genitori, associazioni, terzo settore e a chi, a diverso titolo, si occupa della promozione della salute nei primi 1000 giorni. La partecipazione all’evento è gratuita. Per iscriversi è necessario compilare l’apposito form online.

 

14/03/2024 - Allattamento, formule commerciali e sponsorizzazioni: l’appello delle Associazioni delle professioni sanitarie

Il 9 marzo scorso la rivista inglese The Lancet ha pubblicato una lettera sottoscritta da sei Associazioni delle Professioni Sanitarie (APS) globali e regionali di pediatri e pediatre, ostetriche e ostetrici, infermieri e infermiere che chiedono la fine delle sponsorizzazioni da parte delle ditte che producono e commercializzano formule per neonati e neonate, bambini e bambine. La lettera inoltre fa riferimento alla risoluzione che nel 2016 l’Assemblea Mondiale della Salute (AMS) ha approvato, alle linee guida emesse dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e alle raccomandazioni dell'UNICEF. Le sponsorizzazioni, secondo il giudizio degli autori della lettera, creano conflitti di interessi tra il personale sanitario a discapito del normale allattamento materno. Da ultimo va ricordato che nel 1981 è stato varato, da parte di OMS e UNICEF, il Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno. Tale codice stabilisce i requisiti minimi per la regolamentazione del marketing dei vari tipi di formula, nonché di altri prodotti industriali per l’alimentazione infantile. Per approfondire leggi la lettera "Call to end sponsorship from commercial milk formula companies" su The Lancet.

 

7/3/2024 - Near miss ostetrici in Italia: cardiomiopatia, embolia polmonare, isterectomia e re-laparotomia dopo taglio cesareo. Il nuovo progetto ItOSS

È partita il 1 marzo 2024 la raccolta dati del terzo studio sui near miss ostetrici coordinato dall’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS), in collaborazione con le Regioni e Province Autonome che partecipano alla sorveglianza ostetrica. Gli obiettivi: stimare l’incidenza, studiare i fattori di rischio, la gestione e gli esiti dei near miss ostetrici dovuti a cardiomiopatia, embolia polmonare, isterectomia e re-laparotomia dopo taglio cesareo. Consulta l’approfondimento con tutti i documenti relativi al progetto.

 

29/2/2024 - 4E-PARENT: il nuovo corso “Incontrare i genitori in cerchio”

Nell’ambito del progetto 4E-PARENT, che ha come obiettivo la promozione della genitorialità paritetica in Italia, partirà il corso “Incontrare i genitori in cerchio - Il lavoro per la parità di genere e la prevenzione della violenza maschile a donne e minori nei cerchi di padri e di madri” che si prefigge di formare i/le partecipanti nell’organizzazione e facilitazione di cerchi di condivisione di padri e madri. Il percorso formativo si focalizzerà in particolare sulle risorse per accogliere le trasformazioni insite nella transizione da coppia a famiglia e sugli stimoli per elaborare nuove modalità relazionali orientate a principi di rispetto, parità e responsabilità. Il corso è rivolto a coloro che sono interessati/e alla facilitazione di gruppi di padri e madri nel periodo dei primi mille giorni e non solo (volontari/e, attivisti/e, professionisti/e di associazioni, ONG e in generale realtà provenienti dal terzo settore e personale del settore socio sanitario e socio educativo). La formazione si svolgerà a Torino, Roma, Palermo, Napoli nel periodo di marzo-settembre 2024. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata sul sito del progetto.

 

1/2/2024 - Novità dal progetto 4E-PARENT

Nell’ambito del progetto 4E-PARENT, che ha come obiettivo la promozione della genitorialità paritetica in Italia, è stata realizzata una “Mappa delle risorse di sostegno per i padri” che contiene informazioni sui diversi gruppi di sostegno presenti sul territorio italiano, rendendo più facilmente accessibili le risorse disponibili. Disponibili poi anche i tre corsi FAD “Il padre nei primi 1.000 giorni di vita” dedicati rispettivamente al personale sanitario, a quello educativo e al personale del volontariato e terzo settore a contatto con le famiglie sin dai primi momenti di vita. Infine nella pagina dedicata ai materiali di comunicazione del progetto sono scaricabili le nuove schede informative dedicate a: occupazione femminile, offerta di asili nido, legislazione sui congedi, welfare aziendale.

 

11/1/2024 - Depressione peripartum: le Linee guida

Sono online le Linee guida di pratica clinica evidence-based per la prevenzione, lo screening e il trattamento della depressione peripartum (Evidence-Based Clinical Practice Guidelines For Prevention, Screening and Treatment Of Peripartum Depression), prodotte dal Research Innovation and Sustainable Pan-European Network in Peripartum Depression Disorder (Riseup-PPD) a dicembre 2023 e accessibili sul sito dell’ISS-SNLG, nella sezione Linee Guida internazionali. La rete internazionale e interdisciplinare RISEUP-PPD, finanziata dall’UE, ha coinvolto ricercatori e professionisti impegnati nella promozione della salute mentale delle donne nel periodo perinatale e nello sviluppo di strumenti standardizzati e interventi evidence-based per diagnosticare, trattare e prevenire la depressione peripartum. Dal 2019 al 2023, hanno partecipato a RISEUP-PPD ricercatori e professionisti provenienti da 31 Paesi europei tra cui l’Italia con l’ISS. Leggi l’approfondimento a cura di Ilaria Lega (Reparto Salute della donna e dell'Età evolutiva - Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’ISS).