Indagine 2022: Consumo di tabacco
La protezione dei bambini dall’esposizione al fumo di tabacco rappresenta un’importante azione di salute pubblica. Fumare in gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte improvvisa in culla (SIDS), affezioni broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali. I bambini esposti a fumo passivo hanno un rischio maggiore di malattie delle basse vie respiratorie e di episodi di asma.
Il 6,4% delle mamme nel pool di regioni ha dichiarato di aver fumato in gravidanza con una variabilità regionale dal 2,9% in Calabria al 10,3% in Valle d’Aosta. La quota di fumatrici tra le mamme che stavano allattando risulta più alta che in gravidanza in quasi tutte le regioni, variando tra il 4,9% (Veneto) e il 13,9% (Sicilia).
La quota di fumatrici al momento dell’intervista è stata calcolata tra le mamme di bambini appartenenti alle fasce di età 2-5 mesi e 11-15 mesi, che racchiudono le età maggiormente rappresentate all’interno della classe target 0-2 anni. Tra le mamme dei bambini più piccoli le quote di fumatrici variano dal 7,0% in Calabria al 16,9% in Sicilia. Le quote crescono al crescere dell’età dei bambini, variando tra il 10,6% nella P. A. di Trento e il 21,2% in Sicilia. Prevalenze di fumatrici tendenzialmente più elevate si rilevano nelle regioni del Centro-Sud.
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