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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Indagine 2022: sintesi dei risultati

La seconda edizione della Sorveglianza ha visto la partecipazione di tutte le Regioni ad eccezione della P. A. di Bolzano e del Molise. La Toscana, invece, ha partecipato condividendo i risultati dell’Indagine sul percorso nascita già attiva sul proprio territorio. Complessivamente, tra giugno e ottobre 2022, oltre 35000 mamme sono state intervistate, permettendo di raccogliere informazioni su importanti determinanti di salute del bambino.

 

 

Assunzione di acido folico in epoca periconcezionale

L’assunzione quotidiana di 0,4 mg di acido folico (vitamina B9) da quando la coppia comincia a pensare a una gravidanza fino alla fine del terzo mese di gravidanza, protegge il bambino da gravi malformazioni congenite. La quota di mamme che ha assunto acido folico in occasione della gravidanza supera il 90%, ma meno di un terzo di esse (32,1%) lo ha fatto in maniera appropriata per la prevenzione delle malformazioni congenite, con una variabilità regionale compresa tra il 21,4% e il 42,5% e valori più alti nelle Regioni del Nord rispetto a quelle del Centro e del Sud.

Consumo di tabacco in gravidanza e in allattamento

Fumare in gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalitàperinatale, morte improvvisa in culla (SIDS) e affezioni broncopolmonari. I bambini esposti a fumo passivo hanno un rischio maggiore di malattie delle basse vierespiratorie e di episodi di asma.Il 6,4% delle mamme ha dichiarato di aver fumato in gravidanza con una variabilitàregionale dal 2,9% al 10,3%. La quota di fumatrici tra le mamme che stavanoallattando è dell’8,7% con un range compreso tra il 4,9% e il 13,9%. La percentuale di bambini potenzialmente esposti al fumo passivo, a causa della presenza di almeno un genitore e/o altra persona convivente fumatrice, varia dal 27,4% al 46,6%, con valori tendenzialmente più elevati nelle Regioni del Sud.

Consumo di bevande alcoliche in gravidanza

L’assunzione di alcol in gravidanza e in allattamento può associarsi a spettro dei disordini feto-alcolici (FASD), aborto spontaneo, parto pretermine, basso peso alla nascita, SIDS, malformazioni congenite, difficoltà cognitive e relazionali. La grande maggioranza delle mamme non ha assunto bevande alcoliche ingravidanza, il 18,6% ha dichiarato di aver consumato bevande alcoliche almeno 1-2 volte al mese e il 3,7% almeno 3-4volte, con una variabilità regionale in quest’ultimo caso compresa tra l’1,7% e il 6,1%. Il consumo di alcol risulta più diffuso tra le mamme del Centro-Nord. Durante l’allattamento il consumo di alcol risulta più diffuso che in gravidanza e la quota che lo ha assunto almeno 3-4 volte nei 30 giorni precedenti l’intervista varia tra il 3,4% e il 12,9% nelle mamme con bambini di 2-5 mesi. Il consumo di alcol risulta tendenzialmente più diffuso nelle Regioni del Centro-Nord.

Allattamento

I benefici dell’allattamento sia per la mamma sia per il bambino sono ormai ben documentati. L’OMS e l’UNICEF raccomandano di allattare in modo esclusivo fino ai 6 mesi di età e di prolungare l’allattamento fino ai 2 anni, se desiderato da mamma e bambino. Il 30% dei bambini nella fascia d’età 4-5 mesi viene allattato in maniera esclusiva, con un’elevata variabilità regionale caratterizzata da quote più basse nelle regioni del Sud e comprese tra il 13,5% e il 43,2%. Il 13% dei bambini risulta non essere mai stato allattato, con quote tendenzialmente più alte nelle regioni del Sud e comprese tra il 7% e il 17,2%.

Lettura precoce in famiglia

Leggere regolarmente al bambino, già dai primi mesi di vita, ha effetti benefici sul suo sviluppocognitivo, emotivo e relazionale. Nella settimana precedente l’intervista non è mai stato letto un libro al 58,3% dei bambini nella fascia di età 2-5 mesi con valori più alti nelle Regioni del Sud, compresi tra il 38,3% e il 69,7%. Nella fascia 11-15 mesi la quota di bambini non esposti a lettura risulta pari al 32,6% (range: 16,4%-48,5%).

Esposizione a schermi

Le evidenze scientifiche sui rischi per la salute psicofisica dei bambini - disturbi del sonno, emotivi, sociali - derivanti dall’uso eccessivo e/o scorretto delle tecnologie audiovisive e digitali sono inaumento. Viene raccomandato di utilizzarle in presenza di un adulto e di evitarne l’uso tra i bambini al disotto dei 2 anni di vita. ll 22,1% dei bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti a TV, computer, tablet o telefoni cellulari con un range territoriale tra il 13,6% e il 30,3%. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% al 9,1% vi trascorre almeno 1-2 ore. I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-15 mesi, le quote che passano almeno 1-2 ore al giorno davanti a uno schermo variano tra il 6,5% e il 39,3%. I bambini risultano maggiormente esposti a schermi nelle regioni del Sud.

Posizione in culla

La sindrome della morte improvvisa in culla (SIDS) rappresenta una delle principali cause di morte post-neonatale. Tra gli interventi semplici ed efficaci per ridurne il rischio è raccomandato mettere a dormire il bambino in posizione supina. Due terzi delle mamme dichiara di mettere a dormire il proprio bambino a pancia in su (66,7%) con un range compreso tra il 53,2% e il 79%. Risulta frequente l’adozione di posizioni diverse da quella raccomandata, con il 18,7% delle mamme che pone il bambino in culla di lato.

Sicurezza in casa

Il rischio di incidenti domestici risulta elevato tra i bambini, specialmente entro i 5 anni di età. Il 12,4% delle mamme è ricorso a personale sanitario per un incidente occorso al figlio (cadute, ferite, ustioni, ingestione di sostanze nocive, ecc.) con una variabilità territoriale compresa tra il 10,5% eil14,7%. Nelle Regioni del Centro e soprattutto del Sud si registra un maggior ricorso al pediatra, mentre nel Nord non si rilevano sostanziali differenze tra ricorso al pediatra o al pronto soccorso.

Sicurezza in auto

L’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione per il trasporto in auto dei bambini può ridurre sensibilmente il rischio di traumi e di morte a seguito di incidente stradale. Il 19,3% delle mamme di bambini di 2-5 mesi ha riferito di avere difficoltà nel far stare il bambino seduto e allacciato al seggiolino, con un range regionale compreso tra il 14,2% e il 29,7%. Al crescere dell’età del bambino la quota di mamme che riferiscono difficoltà aumentano in tutte le Regioni, assumendo valori compresi tra il 27% e il 47% nella fascia d’età 11-15 mesi. 

Vaccinazioni

Le vaccinazioni proteggono il bambino dal rischio di contrarre alcune malattie infettive che possono determinare complicanze pericolose. Il 76,1% delle mamme ha dichiarato di voler effettuare tutte le vaccinazioni previste, con una variabilità regionale compresa tra il 68,6% e l’83,7% a livello regionale. La percentuale di mamme intenzionate a effettuare solo le vaccinazioni obbligatorie varia tra il 10,2% e il 23,8. La quota di indecise risulta compresa tra il 3,9% e l’8,3%.

 

Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento: 12 ottobre 2023

Data di creazione della pagina: 30 marzo 2023

Testo scritto da: Enrica Pizzi, Michele Antonio Salvatore, Laura Lauria, Serena Donati, Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS, ISS