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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto AR-ISS - I dati 2023

IN EVIDENZA

  • In Italia, nel 2023 le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli otto patogeni sotto sorveglianza continuano a mantenersi elevate, tuttavia per alcune combinazioni patogeno/antibiotico, in particolare per Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), si continua ad osservare un andamento in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Anche per Acinetobacter spp. la percentuale di isolati resistenti alle principali classi di antibiotici è notevolmente diminuita pur rimanendo a livelli alti. Per Enterococcus faecium resistente alla vancomicina l’andamento invece è in continuo preoccupante aumento.
  • Tra le specie batteriche Gram-positive, per Staphylococcus aureus, la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA) è diminuita ad un valore pari al 26,6% registrando una ulteriore flessione rispetto al biennio 2021-2022 in cui il valore della percentuale era rimasto stabile al 30%.
  • Per Enterococcus faecium continua ad osservarsi un preoccupante andamento in aumento nella percentuale di isolati resistenti alla vancomicina, che è passata dall’11,1% del 2015 al 32,5% nel 2023.
  • Per Streptococcus pneumoniae, dopo un aumento registrato nel 2022 (12,8%), la percentuale di isolati resistenti alla penicillina nel 2023 si mantiene sostanzialmente stabile (12,9%). Diversamente, per la resistenza alla eritromicina si osserva un lieve incremento passando dal 24,9% nel 2022 al 26,2% nel 2023.
  • Tra le specie batteriche Gram-negative, la percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli è lievemente aumentata nel 2023 (26,7%) rispetto al 2022 (24,2%), inoltre, dopo un andamento in diminuzione nel periodo 2015-2022, si osserva nel 2023 un lieve aumento della percentuale di resistenza agli aminoglicosidi (da 13,2% nel 2022 a 14,5% nel 2023) e ai fluorochinoloni (da 31,6% nel 2022 a 34,1% nel 2023).
  • Nel 2023 si registra di nuovo un lieve aumento della percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi (26,5%), era 24,9% nel 2022.
  • La resistenza ai carbapenemi si continua a mantenere molto bassa in E. coli (0,4%), sostanzialmente stabile in Pseudomonas aeruginosa (16,4% nel 2022 vs 16,0 nel 2023) e in evidente diminuzione in Acinetobacter spp. (da 88,5% nel 2022 a 75,8 nel 2023).
  • Il 28,1% degli isolati di K. pneumoniae e il 9,1% degli isolati di E. coli sono risultati multi-resistenti (resistenti a cefalosporine di III generazione, aminoglicosidi e fluorochinoloni); questi valori rispetto a quelli del 2022 sono in lieve aumento per E. coli e in lieve diminuzione per K. pneumoniae ma complessivamente in diminuzione per entrambe le specie se si considera il periodo 2015-2023. Per P. aeruginosa la percentuale di resistenza a tre o più antibiotici tra cui piperacillina-tazobactam, ceftazidime, carbapenemi, aminoglicosidi e fluorochinoloni è risultata in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti e pari a 10,1%. Inoltre, si osserva una evidente diminuzione nella percentuale di multi-resistenza (fluorochinoloni, aminoglicosidi e carbapenemi), in Acinetobacter spp. (da 85,2% nel 2022 a 72,9 nel 2023) sebbene il valore rimanga comunque molto elevato.
  • Nelle Terapie Intensive, rispetto agli altri reparti, dal 2015 al 2022 sono state osservate percentuali di resistenza più elevate in K. pneumoniae, P. aeruginosa e Acinetobacter spp. resistenti ai carbapenemi (rispettivamente; 37,6%, 24,6% e 86,4% nel 2023).
  • Relativamente ai patogeni isolati da urinocoltura, il 14,8% degli isolati di E. coli sono risultati resistenti alle cefalosporine di terza generazione mentre per K. pneumoniae l’11,1% degli isolati è risultato resistente ai carbapenemi.

I dati per il 2023

Nel 2023, 197 laboratori distribuiti in tutte le 21 Regioni/PA hanno partecipato alla sorveglianza nazionale AR-ISS. La copertura nazionale (espressa come proporzione dei giorni di ospedalizzazione in un anno ottenuti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera - SDO, per gli ospedali partecipanti alla sorveglianza rispetto al totale delle strutture in Italia) è passata dal 61,7% del 2022 al 65,8% del 2023.

 

La Tabella 1 riporta i dati di copertura per Regione. Undici Regioni (Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia, Sicilia) e le due PA di Trento e di Bolzano hanno partecipato alla sorveglianza con le proprie reti regionali.

 

Tabella 1. Copertura nazionale e per Regione, Italia 2023 (dati SDO*)

Regioni Copertura (%)

Piemonte

39,1

Valle d'Aosta

100,0

Lombardia

58,2

PA Bolzano

100,0

PA Trento

82,6

Veneto

71,5

Friuli Venezia Giulia

95,3

Liguria

94,6

Emilia-Romagna

96,6

Toscana

97,4

Umbria

91,2

Marche

56,4

Lazio

60,1

Abruzzo

39,6

Molise

67,7

Campania

52,4

Puglia

48,0

Basilicata

81,7

Calabria

34,3

Sicilia

73,0

Sardegna

44,1

ITALIA

65,8

*Le SDO fanno riferimento ai dimessi nel 2022 da ospedali pubblici e privati (www.salute.gov.it/...). Le giornate di degenza si riferiscono esclusivamente ai ricoveri ordinari per acuti. La copertura calcolata non tiene conto della gravità dei pazienti. La copertura è calcolata considerato i laboratori che hanno inviato i dati di emocoltura/liquor. Nei casi in cui la Regione non abbia inviato l’elenco completo degli ospedali serviti dai laboratori partecipanti ad AR-ISS (paragrafo 5.4 C del protocollo AR-ISS) sono esclusi dal calcolo gli ospedali che non hanno avuto batteriemie positive.

 

In totale nel 2023 sono stati raccolti i dati di 84.211 patogeni dei quali più del 99% è stato ottenuto da sangue e meno dell’1% da liquor. La Figura 1 riporta la distribuzione del numero di isolati per patogeno negli anni 2020-2023. Nella maggior parte dei casi nel 2023 è stato isolato E. coli (n=28.781, 34,2%), seguito da S. aureus (n=15.461, 18,4%), K. pneumoniae (n=13.893, 16,6%), E. faecalis (n=8.186, 9,7%), E. faecium (n=6.121, 7,3%), P. aeruginosa (n=6.705, 8,0%), Acinetobacter spp. (n=3.126, 3,7%) e S. pneumoniae (n=1.848, 2,2%). Non si evidenziano differenze sostanziali nella distribuzione percentuale degli isolati nel periodo 2020-2023.

 

 

La maggior parte dei pazienti con infezione invasiva da patogeni sotto sorveglianza è risultata di sesso maschile (57,8%) e con più di 65 anni di età (71,9%) (Tabella 2). Dal punto di vista dell’area di ricovero, il maggior numero di isolati è pervenuto dall’area Specialità medicina (47,0%), seguita da Emergenza (21,9%) e dalla Terapia intensiva (13,4%).

 

Tabella 2. Caratteristiche dei pazienti (totale 84.211), Italia 2023*

Caratteristica n %

Sesso

83.764

 

Femmina

35.383

42,2

Maschio

48.381

57,8

Classe di età (anni)

83.941

 

0-17

1.701

2,0

18-64

21.894

26,1

≥65

60.346

71,9

Area di ricovero ospedaliero

78.268

 

Specialità medicina

36.752

47,0

Specialità chirurgica

6.622

8,5

Terapia intensiva

10.522

13,4

Emergenza

17.158

21,9

Pediatria/neonatologia

402

0,5

Ginecologia/ostetricia

496

0,6

Altro

6.316

8,1

* Le percentuali sono state calcolate escludendo la categoria “non riportato”

 

Le Tabelle 3 e 4 mostrano le caratteristiche dei pazienti con infezione invasiva distinti per patogeno appartenente ai batteri Gram-positivi o Gram-negativi. Non si sono evidenziate differenze rilevanti fra i diversi patogeni nella distribuzione per sesso ed età. La maggior parte dei pazienti è risultata di sesso maschile e con più di 65 anni. Per quanto riguarda l’area di ricovero, il maggior numero di isolati è pervenuto dall’area Specialità medicina, dalla Terapia intensiva e da Emergenza. In questo caso si osservano differenze rilevanti nella distribuzione dei patogeni. In particolare, la Specialità medicina è l’area con il maggior numero di isolati fra i patogeni sotto sorveglianza ad eccezione di S. pneumoniae, più frequentemente isolato nell’area di Emergenza. Tra i batteri Gram-negativi, nell’area Emergenza, E. coli è quello più frequentemente isolato, mentre Acinetobacter spp. è quello più frequentemente isolato nel reparto di terapia intensiva.

 

Tabella 3. Caratteristiche dei pazienti con infezione invasiva da batteri Gram-positivi, Italia 2023

Caratteristica S. aureus S. pneumoniae E. faecalis E. faecium

Sesso (n.)

15.327

1.830

8.164

6.099

Femmina (%)

38,5

43,0

36,7

41,3

Maschio (%)

61,5

57,0

63,3

58,7

Classe di età (anni) (n.)

15.358

1.829

8.175

6.111

0-17 (%)

3,1

6,7

1,8

1,6

18-64 (%)

29,1

34,7

23,9

24,8

≥65 (%)

67,8

58,6

74,3

73,6

Area di ricovero ospedaliero (n.)

14.382

1.681

7.608

5.831

Specialità medicina (%)

50,7

34,4

47,8

54,6

Specialità chirurgica (%)

7,7

1,6

8,8

11,9

Terapia intensiva (%)

11,0

11,2

17,6

17,0

Emergenza (%)

20,6

45,1

15,2

7,5

Pediatria/neonatologia (%)

1,2

3,5

0,2

0,2

Ginecologia/ostetricia (%)

0,4

0,4

0,5

0,2

Altro (%)

8,5

3,8

10,1

8,7

 

Tabella 4. Caratteristiche dei pazienti con infezione invasiva da batteri Gram-negativi, Italia 2023

Caratteristica E. coli K. pneumoniae P. aeruginosa Acinetobacter spp.

Sesso (n.)

28.688

13.889

6.653

3.114

Femmina (%)

49,5

37,7

36,7

41,3

Maschio (%)

50,5

62,3

63,3

58,7

Classe di età (anni) (n.)

28.756

13.922

6.666

3.124

0-17 (%)

1,5

1,8

1,9

2,1

18-64 (%)

22,0

29,0

29,5

31,5

≥65 (%)

76,5

69,3

68,6

66,4

Area di ricovero ospedaliero (n.)

26.633

13.008

6.168

2.957

Specialità medicina (%)

45,5

45,4

45,2

42,7

Specialità chirurgica (%)

7,1

10,4

10,3

8,3

Terapia intensiva (%)

7,0

18,1

21,2

30,2

Emergenza (%)

32,0

16,7

14,3

8,8

Pediatria/neonatologia (%)

0,3

0,3

0,4

0,5

Ginecologia/ostetricia (%)

1,2

0,3

0,3

0,1

Altro (%)

6,8

8,8

8,3

9,4

 

trend 2015-2023

La Figura 2 mostra l’andamento temporale negli ultimi 9 anni (2015-2023) delle 6 principali combinazioni patogeno/antibiotico prese in esame e sotto osservazione a livello europeo.

 

MRSA S. aureus resistente alla meticillina; VRE-faecium E. faecium resistente alla vancomicina; CREC E. coli resistente alle cefalosporine di terza generazione; CRKP K. pneumoniae resistente ai carbapenemi; CRPA P. aeruginosa resistente ai carbapenemi; CRAS Acinetobacter spp. resistente ai carbapenemi

 

La percentuale di MRSA, sostanzialmente stabile fino al 2020 con valori intorno al 34%, ha mostrato una prima diminuzione di circa il 4% nel 2021 ed un ulteriore diminuzione nel 2023 (> 3%). Andamento diverso si osserva invece per la percentuale di isolati di E. coli resistenti alle cefalosporine di terza generazione e per la percentuale di isolati di K. pneumoniae resistenti ai carbapenemi dove dopo una complessiva diminuzione osservata nel periodo 2020-2022 per K. pneumoniae e 2019-2022 per E. coli, nel 2023 si osserva un nuovo aumento per entrambe le specie. Un chiaro andamento in aumento si continua ad osservare per la percentuale dei ceppi di E. faecium resistenti alla vancomicina (da 11,1% nel 2015 a 32,5% nel 2023). Per gli isolati di Acinetobacter spp. resistente ai carbapenemi si osserva nel 2023 una evidente diminuzione (75,8%) rispetto al biennio 2021-2022 sebbene la resistenza si mantenga a livelli molto elevati nell’intero periodo di osservazione. La resistenza ai carbapenemi in P. aeruginosa invece nel periodo 2020-2023 mostra un andamento sostanzialmente stabile dopo una evidente diminuzione osservata nel periodo 2017-2019. Applicando modelli di analisi multivariata, in cui si è tenuto conto delle caratteristiche demografiche dei pazienti, del reparto ospedaliero di ricovero, dell’area geografica e della variabilità tra i laboratori partecipanti, si confermano sostanzialmente gli andamenti riportati in Figura 2.

 

Le Figure 3 e 4 mostrano l’andamento temporale delle sei principali combinazioni patogeno/antibiotico separatamente per i reparti di Terapia Intensiva ed altri reparti. Dal confronto, nei reparti di Terapia Intensiva, si evidenziano valori più elevati nella percentuale di isolati di K. pneumoniae e P. aeruginosa resistenti ai carbapenemi, anche se con un andamento in diminuzione già dagli anni precedenti. Anche per Acinetobacter spp. si osserva una percentuale più elevata di resistenza ai carbapenemi nei reparti di terapia intensiva rispetto ad altri reparti dove però si osserva un andamento in aumento nel periodo 2015-2022. Sia in Terapia Intensiva che negli altri reparti, si osservano andamenti simili per la percentuale degli isolati di S. aureus resistenti alla meticillina, E. faecium resistenti alla vancomicina e E. coli resistenti alle cefalosporine di terza generazione.

 

MRSA S. aureus resistente alla meticillina; VRE-faecium E. faecium resistente alla vancomicina; CREC E. coli resistente alle cefalosporine di terza generazione; CRKP K. pneumoniae resistente ai carbapenemi; CRPA P. aeruginosa resistente ai carbapenemi; CRAS Acinetobacter spp. resistente ai carbapenemi

 

MRSA S. aureus resistente alla meticillina; VRE-faecium E. faecium resistente alla vancomicina; CREC E. coli resistente alle cefalosporine di terza generazione; CRKP K. pneumoniae resistente ai carbapenemi; CRPA P. aeruginosa resistente ai carbapenemi; CRAS Acinetobacter spp. resistente ai carbapenemi

 

Data di ultimo aggiornamento: 28 novembre 2024

Data di creazione della pagina: 14 novembre 2019

Revisione a cura di: Simone Iacchini*, Stefano Boros*, Patrizio Pezzotti*, Alessandra Caramia*, Giulia Errico*, Maria Del Grosso*, Romina Camilli*, Maria Giufrè*, Annalisa Pantosti§, Francesco Maraglino^, Anna Teresa Palamara*, Fortunato "Paolo" D'Ancona*, Monica Monaco* e il gruppo di lavoro AR-ISS

*Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità
§già Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità
^Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute