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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rapporto AR-ISS - I dati 2021

IN EVIDENZA

  • In Italia, nel 2021 le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono elevate anche se in qualche caso sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
  • La percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli è in diminuzione nel 2021 (23,8%) rispetto al 2020 (26,4%), mentre un trend in calo negli anni 2015-2021 si osserva per gli aminoglicosidi (da 18,4% nel 2015 a 13,9% nel 2021) e i fluorochinoloni (da 44,4% nel 2015 a 32,5% nel 2021).
  • Dopo un aumento osservato nel biennio 2019-2020, nel 2021 si è riscontrata una diminuzione della percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi (26,7% contro il 29,5% del 2020).
  • La resistenza ai carbapenemi si è confermata molto bassa in E. coli (0,4%) ma è risultata in aumento nelle specie Pseudomonas aeruginosa (16,4%) e in Acinetobacter spp. (86,9%).
  • Tra i batteri Gram-negativi, nel 2021, il 33,1% degli isolati di K. pneumoniae e l’8,8% degli isolati di E. coli sono risultati multi-resistenti (resistenti a cefalosporine di III generazione, aminoglicosidi e fluorochinoloni), entrambi questi valori sono in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti; per P. aeruginosa la percentuale di resistenza a tre o più antibiotici tra cui piperacillina-tazobactam, ceftazidime, carbapenemi, aminoglicosidi e fluorochinoloni è risultata pari a 11,4%, anche questa in diminuzione rispetto agli anni precedenti, mentre si è osservata una percentuale di multi-resistenza (fluorochinoloni, aminoglicosidi e carbapenemi) particolarmente elevata (85,4%) ed in ulteriore aumento in Acinetobacter spp.
  • Per Staphylococcus aureus, la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA), dopo un periodo di stabilità, ha subito una flessione (29,9%), mentre continua ad osservarsi un trend in aumento nella percentuale di isolati di Enterococcus faecium resistenti alla vancomicina, che nel 2021 è risultata pari a 28,2%.
  • Per Streptococcus pneumoniae si è osservata una diminuzione della percentuale di isolati resistenti alla penicillina (9,7%).
  • Nelle Terapie Intensive, rispetto agli altri reparti, dal 2015 al 2021 state osservate percentuali di resistenza più elevate per K. pneumoniae resistente ai carbapenemi (39,1% nel 2021).

I I dati per il 2021

Nel 2021, alla sorveglianza nazionale AR-ISS hanno partecipato 138 laboratori (erano 153 nel 2020) distribuiti in 20 Regioni/Province Autonome. La Campania, per l’anno 2021, non ha partecipato alla sorveglianza. Rispetto all’anno precedente, la copertura nazionale è aumentata dal 47,3% al 55,3% ed è espressa come proporzione dei giorni di ospedalizzazione in un anno ottenuti dalle SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) per gli ospedali partecipanti alla sorveglianza rispetto al totale delle strutture in Italia*.

 

La Tabella riporta i dati di copertura per Regione. Dieci Regioni (Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Puglia, Sicilia) e due Province Autonome (Trento e Bolzano) hanno partecipato alla sorveglianza con le proprie reti regionali.

 

Tabella. Copertura nazionale e per Regione, Italia 2021 (dati SDO)

Regioni Copertura (%)

Piemonte

36.9

Valle d'Aosta

97.1

Lombardia

55.3

P.A. Bolzano

99.4

P.A. Trento

93.7

Veneto

78.1

Friuli-Venezia Giulia

68.2

Liguria

93.7

Emilia-Romagna

95.1

Toscana

92.0

Umbria

92.9

Marche

36.3

Lazio

31.4

Abruzzo

23.0

Molise

48.0

Campania

0.0

Puglia

40.1

Basilicata

75.3

Calabria

20.7

Sicilia

64.4

Sardegna

18.2

ITALIA

55.3

 

* Le Schede di Dimissione Ospedaliera fanno riferimento ai dimessi nel 2021 da ospedali pubblici e privati (https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=1232&area=ricoveriOspedalieri&menu=vuot). Le giornate di degenza si riferiscono esclusivamente ai ricoveri ordinari per acuti. La copertura calcolata non tiene conto della gravità dei pazienti. Nei casi in cui la Regione non abbia inviato l’elenco completo degli ospedali serviti dai laboratori partecipanti ad AR-ISS (paragrafo 5.4 C del protocollo AR-ISS) sono esclusi dal calcolo gli ospedali che non hanno avuto batteriemie positive.

 

La Figura riporta la distribuzione del numero di isolati per patogeno (in totale 62.833). Più del 99% è stato ottenuto da sangue e meno dell’1% da liquor. Nella maggiore parte dei casi è stato isolato E. coli (n=21.315, 33,9%), seguito da S. aureus (n=11.945, 19,0%), K. pneumoniae (n=9.218, 14,7%), E. faecalis (n=7.199, 11,5%), E. faecium (n=4.916, 7,8%), P. aeruginosa (n=4.777, 7,6%), Acinetobacter spp. (n=2.790, 4,4%) e S. pneumoniae (n=673, 1,1%).

 

 

La maggior parte dei pazienti con infezione invasiva da patogeni sotto sorveglianza è risultata di sesso maschile (58,9%) e con più di 65 anni di età (70,3%) (Tabella). Dal punto di vista dell’area di ricovero, il maggior numero di isolati è pervenuto dall’area Specialità medicina (44,1%), seguita da Emergenza (21,3%) e dalla Terapia intensiva (17,4%).

 

Tabella. Caratteristiche dei pazienti (totale 62.833), Italia 2021*

Caratteristica n %

Sesso

61.989

 

Femmina

25.486

41,1

Maschio

36.503

58,9

Classe di età (anni)

61.581

 

0-17

1.313 2,1

18-64

16.985 27,6

≥65

43.283 70.3

Area di ricovero ospedaliero

58.389

 

Specialità medicina

25.752 44,1

Specialità chirurgica

4.885 8,4

Terapia intensiva

10.162

17,4

Emergenza

12.448 21,3

Pediatria/neonatologia

272 0,5

Ginecologia/ostetricia

352 0,6

Altro

4.518 7,7

* Le percentuali sono state calcolate escludendo la categoria “non riportato”

 

trend 2015-2021

Il grafico seguente mostra l’andamento temporale negli ultimi 7 anni (2015-2021) delle quattro combinazioni patogeno/antibiotico prese in esame e sotto osservazione a livello europeo. La percentuale di MRSA, sostanzialmente stabile fino al 2020, mostra nel 2021 una diminuzione di circa il 4%. Andamenti analoghi si osservano per la percentuale di isolati di E. coli resistenti alle cefalosporine di terza generazione e per la percentuale di isolati di K. pneumoniae resistenti ai carbapenemi. Un chiaro trend in aumento invece si continua ad osservare per la percentuale dei ceppi di E. faecium resistenti alla vancomicina (da 11,1% nel 2015 a 28,2% nel 2021). Applicando modelli di analisi multivariata, in cui si è tenuto conto delle caratteristiche demografiche dei pazienti, del reparto ospedaliero di ricovero, dell’area geografica e della variabilità tra i laboratori partecipanti, si confermano sostanzialmente i trend riportati in Figura.

 

 

I grafici seguenti mostrano l’andamento temporale delle quattro combinazioni patogeno/antibiotico separatamente per i reparti di Terapia Intensiva ed altri reparti. Dal confronto, nei reparti di Terapia Intensiva, si evidenziano valori più elevati nella percentuale di isolati di K. pneumoniae resistenti ai carbapenemi, anche se con un trend in evidente diminuzione già dagli anni precedenti. Sia in Terapia intensiva che negli altri reparti, si osservano trend simili per la percentuale degli isolati di S. aureus resistenti alla meticillina, E. faecium resistenti alla vancomicina e E. coli resistenti alle cefalosporine di terza generazione.

 

  • MRSA, S. aureus resistente alla meticillina
  • VRE-faecium, E. faecium resistente alla vancomicina
  • CREC, E. coli resistente alle cefalosporine di terza generazione
  • CRKP, K. pneumoniae resistente ai carbapenemi

 

Data di ultimo aggiornamento: 17 novembre 2022

Data di creazione della pagina: 14 novembre 2019

Revisione a cura di: Simone Iacchini*, Patrizio Pezzotti*, Alessandra Caramia*, Maria Del Grosso*, Romina Camilli*, Giulia Errico*, Maria Giufrè*, Annalisa Pantosti§, Francesco Maraglino^, Anna Teresa Palamara*, Fortunato "Paolo" D'Ancona*, Monica Monaco* e il gruppo di lavoro AR-ISS
*Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità
§già Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità
^Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute