Escherichia coli
In Italia, dopo un andamento in calo nel periodo 2017-2022 nella percentuale di E. coli resistenti agli aminoglicosidi (amikacina, gentamicina), e ai fluorochinoloni (ciprofloxacina, levofloxacina), si osserva nel 2023 un lieve aumento della percentuale di resistenza per entrambe le classi di antibiotici (14,5% per gli aminoglicosidi e 34,1% per i fluorochinoloni). Anche per la resistenza alle cefalosporine di terza generazione (cefotaxime, ceftazidime, ceftriaxone) dopo un andamento in calo nel periodo 2019-2022 si osserva nel 2023 un aumento della resistenza 26,7%; inoltre, valori molto bassi di resistenza (<1%) e stabili continuano ad osservarsi per i carbapenemi (imipenem, meropenem) (Figura). La percentuale di resistenza combinata, misurata come resistenza a cefalosporine di terza generazione, aminoglicosidi e fluorochinoloni, è stata dell’9,1% nel 2023, in lieve aumento rispetto al 2022 (8,2%) ma complessivamente stabile nel triennio 2021-2023 e in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Poiché l’uso di antibiotici ad ampio spettro, quali cefalosporine e fluorochinoloni, è un noto fattore di rischio per la colonizzazione e la diffusione di enterobatteri resistenti, incluso E. coli, è necessaria una maggiore attenzione alla gestione del trattamento e a una riduzione d’uso di questi antibiotici.
Relativamente ai batteri Gram-negativi (Tabella), percentuali di resistenza particolarmente critiche si osservano per E. coli all’ampicillina (63,2%) e amoxicillina-acido clavulanico (40,0%), alle cefalosporine di terza generazione (22,4-28,8%) e quarta generazione (cefepime, 20,3%) e ai fluorochinoloni (32,1-34,0%).
Tabella - Batteri gram-negativi: profilo di antibiotico-resistenza per Escherichia coli, Italia 2023
Classe di antibiotici | Antibiotico | Isolati (n) | R (%) | 95% IC R (%) |
---|---|---|---|---|
Penicilline |
Ampicillina |
8.952 |
63,2 |
62,2-64,2 |
Amoxicillina-Acido Clavulanico |
25.745 |
40,0 |
39,4-40,6 |
|
Piperacillina-Tazobactam |
28.051 |
9,3 |
9,0- 9,6 |
|
Cefalosporine III/IV generazione |
Cefotaxime |
22.098 |
26,3 |
25,7-26,8 |
Ceftazidime |
28.113 |
22,4 |
21,9-22,9 |
|
Ceftriaxone |
4.825 |
28,8 |
27,5-30,1 |
|
Ceftazidime-Avibactam |
15.206 |
0,7 |
0,6- 0,9 |
|
Cefepime |
27.512 |
20,3 |
19,8-20,8 |
|
Carbapenemi |
Imipenem |
18.652 |
0,5 |
0,4- 0,6 |
Meropenem |
27.178 |
0,3 |
0,3- 0,4 |
|
Ertapenem |
17.695 |
0,9 |
0,8- 1,0 |
|
Aminoglicosidi |
Amikacina |
27.897 |
1,6 |
1,5- 1,8 |
Gentamicina |
28.542 |
14,0 |
13,6-14,4 |
|
Fluorochinoloni |
Ciprofloxacina |
27.973 |
34,0 |
33,4-34,5 |
Levofloxacina |
8.379 |
32,1 |
31,1-33,1 |
|
Glicilcicline |
Tigeciclina |
9.395 |
16,2 |
15,4-17,0 |
Altro |
Cotrimossazolo |
21.103 |
31,9 |
31,3-32,6 |
R=resistenza; IC=intervallo di confidenza;
*Le classi di intensità di resistenza sono identificate in base ai quartili della distribuzione nazionale
E. coli fa parte del normale microbiota intestinale dell’uomo, ma è anche la causa più frequente di sepsi e infezioni del tratto urinario, sia di origine comunitaria che ospedaliera; inoltre, è associato a infezioni intra-addominali e meningiti neonatali ed è uno dei principali agenti causali delle infezioni di origine alimentare nel mondo.