Importanza per la salute
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), per attività fisica si intende “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo” (1). L’attività fisica praticata regolarmente induce numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione delle malattie cronico degenerative (2). Adeguati livelli di attività fisica svolta con regolarità sono, infatti, in grado di:
- ridurre il rischio di condizioni patologiche (ipertensione, patologia coronarica, infarto, diabete, tumore della mammella e del colon, depressione) e di cadute;
- migliorare lo stato di salute e il funzionamento del sistema muscolo- scheletrico;
- aiutare a controllare il peso corporeo migliorando il bilancio energetico dell’organismo.
Gli adulti di età superiore ai 65 anni possono essere considerati fisicamente attivi anche grazie alle attività svolte nel tempo libero e nel contesto quotidiano, familiare e comunitario (ballare, fare giardinaggio, nuotare), al trasporto attivo (camminare o andare in bicicletta), alle faccende domestiche e alle attività ricreative, oltre che allo sport o all’esercizio pianificato ed eventualmente al lavoro (se l'individuo è ancora impiegato).
Il contesto internazionale e nazionale
Studi recenti condotti a livello globale mostrano che quasi un terzo della popolazione mondiale è inattivo o parzialmente inattivo (2). Tale prevalenza tende a rimanere sostanzialmente invariata nel corso del tempo. Nella maggior parte dei Paesi si osserva un divario tra uomini e donne (queste ultime sono meno attive), nonché un forte gradiente legato allo sviluppo economico: la prevalenza di inattività è doppia nei Paesi in via di sviluppo rispetto a quelli a sviluppo avanzato (3). Il livello di attività fisica rappresenta un predittore di sopravvivenza: in tal senso, un livello corrispondente a 30 minuti di camminata quotidiana sarebbe associato a una riduzione di quasi il 10% della mortalità a 7 anni (4). In Europa, secondo studi recenti, l’Italia presenta la più alta proporzione di adulti che non praticano attività fisica (5).
Livello raccomandato di attività fisica*
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandava prima del 2020 ad adulti e ultra 65enni di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, o 75 minuti di attività intensa, o combinazioni equivalenti delle due modalità, in sessioni di almeno 10 minuti per ottenere benefici cardio-respiratori. Oggi le più recenti raccomandazioni non considerano il limite minimo dei 10 minuti consecutivi e il movimento fisico è considerato utile per la salute anche se praticato per brevi sessioni, con l’obiettivo di contrastare la completa sedentarietà [6].
Per benefici aggiuntivi di salute, le raccomandazioni Oms indicano ulteriori fattori: 300 minuti a settimana di attività fisica aerobica di intensità moderata oppure 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica intensa oppure una combinazione equivalente di attività a intensità moderata e intensa, più un’attività di rafforzamento dei gruppi muscolari 2 o più volte a settimana. Nella popolazione ultra 65enne e in particolare nelle persone con mobilità ridotta, per migliorare l’equilibrio e prevenire le cadute, sono raccomandati esercizi specifici (camminare: all’indietro, di lato, sulle punte, sui talloni; alzarsi in piedi da seduti) almeno 3 giorni a settimana. Tali raccomandazioni sono rivolte a individui sani, senza differenze per caratteristiche socio demografiche ma anche ad anziani con patologie croniche o con disabilità che, qualora non riuscissero a raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati, potrebbero necessitare di programmi personalizzati. Ad ogni modo, il concetto che sostanzia le raccomandazioni Oms è che, in tutte le fasce di età, la pratica costante di attività fisica, seppure al di sotto dei livelli raccomandati, è comunque in grado di produrre benefici (7).
* L’intensità è il livello di sforzo richiesto per svolgere un’attività. Chi svolge un’attività aerobica moderata riesce a parlare, ma non a cantare, durante lo svolgimento. Chi svolge un’attività aerobica intensa riesce a pronunciare poche parole nella pausa tra un respiro e l’altro.
Come Passi d’Argento misura l’attività fisica
Il sistema di sorveglianza Passi d’Argento consente di valutare l’attività fisica praticata dagli ultra 64enni in modo differente in relazione alle capacità individuali di deambulazione. Agli intervistati a mobilità ridotta è chiesto se praticano ginnastica riabilitativa; alle persone che camminano autonomamente è somministrato il questionario Physical activity scale for elderly (Pase), uno strumento validato a livello internazionale che misura l’attività fisica abituale praticata dagli anziani negli ultimi 7 giorni, distinta in: attività di svago e attività fisica strutturata; attività casalinghe/sociali; attività lavorative. In relazione all’attività fisica dichiarata dall’intervistato si calcola un punteggio che considera: tipo di attività svolta, intensità e tempo dedicato; ad alti valori di Pase corrisponde maggiore attività fisica (8-9).
Il PASE è uno strumento molto specifico che da una parte permette di “quantificare” l’attività fisica svolta dall’anziano e valutare i cambiamenti nel tempo, specifici per tipo di attività, ma dall’altra può risultare complesso e strumento di non semplice comparazione. Tuttavia la possibilità di avere informazioni sul tipo di attività svolta, l’intensità e la durata permette di ricostruire, a partire dal questionario PASE, un indicatore coerente con le raccomandazioni dell’Oms, più facilmente comparabile e intuitivo.
Politiche di prevenzione della sedentarietà
L’inattività fisica è definita pandemica in quanto accresce ulteriormente i costi sia economici sia sociali determinati a livello globale dalle patologie altrimenti evitabili. Pertanto, l’Oms ha lanciato un piano d’azione globale di contrasto alle malattie attribuibili alla sedentarietà mirato a ridurre l’inattività fisica del 10% entro il 2025 e del 15% entro il 2030 (10) e anche promosso la sorveglianza internazionale sui fattori di rischio delle patologie croniche: da 20 Paesi coinvolti nel 2000 si è passati a 122 nel 2008, e a 146 nel 2010 (11). Poiché i dati nazionali di sorveglianza degli ultimi anni non hanno rilevato variazioni significative di tendenza, è poco probabile che gli obiettivi del piano di azione globale possano essere raggiunti nei tempi previsti. A dispetto delle lungimiranti programmazioni per la promozione dell’attività fisica, i singoli Paesi dovranno quindi aumentare le risorse mobilitate e realizzare interventi di maggiore efficacia perché si apprezzino incrementi sensibili nei livelli di attività fisica praticata dalla popolazione.
Riferimenti e risorse utili
- World Health Organization. Global recommendations on physical activity for health. Geneva: WHO; 2010.
- Sallis JF, Bull F, Guthold R, et al. Progress in physical activity over the Olympic quadrennium. Lancet 2016; 388: 1325–36.
- Ding D. Surveillance of global physical activity: progress, evidence, and future directions. Lancet Glob Health. 2018 Oct;6(10):e1046-e1047.
- Muscari A, Bianchi G, Forti P, Giovagnoli M, Magalotti D, Pandolfi P, Zoli M; Pianoro Study Group. Physical Activity and Other Determinants of Survival in the Oldest Adults. J Am Geriatr Soc. 2017 Feb;65(2):402-406.
- Haider S, Grabovac I, Dorner TE. Fulfillment of physical activity guidelines in the general population and frailty status in the elderly population: a correlation study of data from 11 European countries. Wien Klin Wochenschr. 2018 Nov 12
- World Health Organization. Guidelines on physical activity and sedentary behaviour Geneva: WHO; 2020. ISBN 978-92-4-001512-8 ISBN-13: 978-92-4-001513-5
- De Mei B, Cadeddu C, Luzi P, Spinelli A (Ed.). Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e le ricadute sulla collettività. Roma: Istituto superiore di sanità; 2018. (Rapporti ISTISAN 18/9).
- Washburn RA, McAuley E, Katula J, Mihalko SL, Boileau RA. The physical activity scale for the elderly (PASE): evidence for validity. J Clin Epidemiol. 1999 Jul;52(7):643-51.
- Covotta A, Gagliardi M, Berardi A, Maggi G, Pierelli F, Mollica R, Sansoni J, Galeoto G. Physical Activity Scale for the Elderly: Translation, Cultural Adaptation, and Validation of the Italian Version. Curr Gerontol Geriatr Res. 2018 Aug 8.
- WHO. The global action plan on physical activity 2018–2030. 2018.
- WHO. Stepwise Approach to Chronic Disease Risk Surveillance (STEPS). 2003.
Indicatori Passi d’Argento: secondo le raccomandazioni dell’OMS e il PASE
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) gli ultra 65enni, come gli adulti, dovrebbero svolgere ogni settimana almeno 150 minuti di attività fisica moderata, o almeno 75 minuti di attività fisica intensa, oppure una combinazione equivalente fra le due, se le condizioni di salute lo permettono. Per benefici aggiuntivi di salute, le raccomandazioni Oms indicano anche ulteriori azioni (vedi “impatto alla salute”).
In PASSI d’Argento l’attività fisica praticata dagli ultra 65enni, viene valutata attraverso il “Physical Activity Scale for Elderly” (PASE), uno strumento validato a livello internazionale e specifico per la popolazione anziana, che considera tutti i tipi di attività comunemente svolte da persone di questa età, dalle attività di svago e sportive (strutturate e non) alle attività casalinghe (dai lavori domestici, giardinaggio, cura dell’orto, fino al prendersi cura di altre persone), fino a eventuali attività lavorative non sedentarie. Per ogni intervistato il PASE restituisce un punteggio numerico che tiene conto del tipo di attività svolta nei 7 giorni precedenti l’intervista, della sua intensità e del tempo dedicatovi. A valori elevati di PASE corrispondono elevati livelli di attività fisica.
In PASSI d’Argento viene individuato convenzionalmente il 40simo percentile dei punteggi PASE, pari al valore 76 (stimato su tutto il campione 2016-2019 eleggibile al PASE), quale “valore soglia” sotto cui considerare i livelli di attività fisica insufficienti o comunque migliorabili. Questo valore soglia è stato finora considerato per distinguere i sedentari dagli altri, considerando sedentari gli utra 65enni che non raggiungono tale punteggio.
Il PASE è dunque uno strumento molto specifico che da una parte permette di “quantificare” l’attività fisica svolta dall’anziano e valutare i cambiamenti nel tempo, seppur lievi e specifici per tipo di attività, ma dall’altra può risultare complesso e la determinazione di ultra 65enni in persone fisicamente “attive”, “parzialmente attive” e “sedentarie” richiederebbe scelte di valori soglia, che possono risultare arbitrarie e rendono il Pase uno strumento di non semplice comparazione.
Tuttavia la possibilità di avere informazioni sul tipo di attività svolta, l’intensità e la durata (quest’ultima disponibile per tutte le attività ma non prevista per le attività casalinghe, considerate routinarie) permette di ricostruire, a partire dal questionario PASE, un indicatore coerente con le raccomandazioni dell’OMS, più facilmente comparabile e intuitivo.
Cosi, gli ultra65enni eleggibili al PASE possono anche essere classificati secondo i livelli dell’attività fisica attualmente raccomandati dall’OMS [1] in:
Persone fisicamente attive:
- coloro che, nella settimana precedente l’intervista, hanno raggiunto un ammontare settimanale di almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività intensa o una combinazione equivalente delle due modalità (assumendo che i minuti di attività intensa valgano il doppio di quella moderata), stimata a partire dalle attività di svago o sportive e dalle attività lavorative che richiedono uno sforzo fisico), contemplate nel questionario PASE
- coloro che hanno raggiunto un punteggio PASE superiore al 75simo con le sole attività domestiche, indipendentemente dal tempo dedicato alle altre attività (di svago o sportive e lavorative).
Persone parzialmente attive:
- coloro che nella settimana precedente l’intervista hanno fatto attività moderata o vigorosa senza però raggiungere complessivamente i livelli raccomandati settimanalmente (150 minuti di attività moderata o 75 minuti di attività intensa o una combinazione equivalente)
- coloro che pur non essendo riusciti a garantire questi livelli di attività fisica hanno raggiunto un punteggio PASE compreso fra il 50simo e il 75simo percentile con le sole attività domestiche.
Persone sedentarie:
- Coloro che non rispondono alle definizioni precedenti, ovvero non hanno fatto alcuna attività fisica e con le sole attività domestiche hanno un punteggio PASE inferiore al 50simo percentile.
In queste definizioni entrano in gioco tutte le attività (di svago o sportive, casalinghe e le attività lavorative che richiedono uno sforzo fisico) rilevate nel questionario PASE, riportate nello schema di seguito, con esclusione della sola attività riferita come “passeggiata o uscita per portare a spasso il cane” considerata poco significativa e non riconducibile alle indicazioni date dall’OMS in merito ai livelli raccomandati.
Per la definizione di intensità dell’attività fisica, moderata o vigorosa, in accordo da quanto indicato dal peso specifico di ogni attività previsto dal PASE che riflette l’intensità dello sforzo fisico necessario per compierla, sono considerate come attività fisica moderata la ginnastica dolce, la pesca, le bocce, la ginnastica riabilitativa, il ballo, la caccia (domande 2 e 3) mentre sono considerate attività fisica intensa il nuoto, la corsa, il ciclismo, la ginnastica aerobica, la ginnastica con attrezzi o flessioni (domande 4 e 5) e infine il lavoro che richiede uno sforzo fisico (domanda 12).
L’algoritmo del PASE prevede che nel calcolo del punteggio complessivo ogni attività partecipi con il proprio peso specifico e il tempo dedicatovi; solo per le attività casalinghe, intese come attività routinarie, non è richiesta l’informazione sul tempo dedicato e il punteggio riferito a ogni individuo è stimato sommando i punteggi ottenuti dai pesi specifici attribuiti alle singole attività casalinghe che l’intervistato dichiara di compiere.
Schema Questionario PASE
Attività di svago e attività fisica strutturata |
Partecipazione |
|
Tempo dedicato all’attività |
Peso |
Passeggiare, portare il cane a spasso, andare in bicicletta |
si/no |
Se si → |
ore/giorno |
20 |
Praticare attività fisica leggera come ginnastica dolce, pesca, bocce, ecc. |
si/no |
ore/giorno |
21 |
|
Praticare attività fisica moderata come ballo, caccia, ecc. |
si/no |
ore/giorno |
23 |
|
Praticare attività fisica pesante come nuoto, corsa, ciclismo, ginnastica aerobica |
si/no |
ore/giorno |
23 |
|
Praticare ginnastica con attrezzi, flessioni |
si/no |
ore/giorno |
30 |
|
Attività casalinghe/sociali |
||||
Praticare attività domestiche leggere come spolverare, lavare i piatti |
si/no |
Se si → |
25 |
|
Praticare attività domestiche pesanti come lavare pavimenti, spostare mobili |
si/no |
25 |
||
Eseguire piccole riparazioni |
si/no |
30 |
||
Eseguire lavori nell’orto come zappare o vangare |
si/no |
36 |
||
Fare giardinaggio, curare i fiori |
si/no |
20 |
||
Prendersi cura di una persona |
si/no |
35 |
||
Attività lavorativa non sedentaria |
||||
Negli ultimi 7 giorni ha svolto attività lavorative pagate o di volontariato? (Tipo di lavoro in cui si cammina o si richiede uno sforzo fisico) |
si/no |
Se si → |
ore/giorno |
21 |
*Si/no vengono codificate rispettivamente con 1/0
Consulta anche le informazioni sul questionario PASE presenti nella pagina dedicata.
Scheda indicatore: prevalenza di persone fisicamente attive – indicatore OMS
Popolazione di riferimento |
Residenti in un Comune della ASL e iscritti all’anagrafe assistiti della ASL, in età 65 e più anni. |
Numeratore |
Persone con 65 anni e più che riferiscono di svolgere almeno 150 minuti settimanali di attività moderata o intensa nel tempo libero (assumendo che i minuti di attività intensa valgano il doppio di quella moderata) con frazioni mai inferiori ai 10 minuti o che abbiano raggiunto un punteggio PASE superiore al 75simo percentile della distribuzione dei punteggi PASE con le sole attività domestiche, indipendentemente dal tempo dedicato alle altre attività (di svago o sportive e lavorative); |
Denominatore |
Intervistati che hanno risposto alle domande del questionario PASE, con deambulazione autonoma* e che non hanno richiesto l’aiuto del proxy (un familiare o una persona di sua fiducia che ne conosce caratteristiche e abitudini) per sostenere l’intervista. Sono stati esclusi gli intervistati con i questionari non compilati o non validi (valori di PASE>400). |
Misure di frequenza |
Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più con deambulazione autonoma e che non hanno richiesto l’aiuto del proxy per sostenere l’intervista), con intervalli di confidenza al 95% |
Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso |
Comportamento riferito ai 7 giorni precedenti l’intervista. |
Significato per la salute pubblica |
L’attività fisica svolta con regolarità induce numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e previene la morte prematura. In particolare, chi pratica regolarmente l’attività fisica riduce significativamente il rischio di avere problemi di: ipertensione, malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus cerebrale), diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani, alcuni tipi di cancro. |
Limiti dell’indicatore |
L’attività fisica essendo riferita agli ultimi 7 giorni prima dell’intervista è strettamente legata alle condizioni psico-fisiche di quel momento. I cut-off al 75simo e 50simo percentile per le attività domestiche sono scelti in quanto cut-off riconosciuti e utilizzati già dalla comunità scientifica per descrivere la distribuzione normale. Per il PASE non esistono cut-off riconosciuti a livello internazionale che individuino livelli differenti di attività fisica. |
Validità dell’indicatore |
L’indicatore mostra validità nella descrizione delle differenze territoriali. Il sistema di rilevazione denominato PASE è stato validato a livello internazionale ed è adeguato a misurare il livello di attività fisica tra gli ultra64enni perché considera le attività comunemente svolte da persone anziane non enfatizzando quelle sportive e ricreative. Inoltre il periodo di riferimento breve permette di tener conto dei possibili limiti di memoria degli intervistati. |
*Vedi anche: Behavioral Risk Factor Surveillance System (Brfss).
Scheda indicatore: prevalenza di persone parzialmente attive
Popolazione di riferimento |
Residenti in un Comune della ASL e iscritti all’anagrafe assistiti della ASL, in età 65 e più anni. |
Numeratore |
Persone con 65 anni e più che riferiscono di svolgere attività moderata o vigorosa senza raggiungere complessivamente i livelli raccomandati settimanalmente (150 minuti di attività moderata o 75 minuti di attività intensa o una combinazione equivalente);oppure abbiano raggiunto un punteggio PASE compreso fra il 50simo e il 75simo percentile con le sole attività domestiche. |
Denominatore |
Intervistati che hanno risposto alle domande del questionario PASE, con deambulazione autonoma* e che non hanno richiesto l’aiuto del proxy (un familiare o una persona di sua fiducia che ne conosce caratteristiche e abitudini) per sostenere l’intervista. Sono stati esclusi gli intervistati con i questionari non compilati o non validi (valori di PASE>400). |
Misure di frequenza |
Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più con deambulazione autonoma e che non hanno richiesto l’aiuto del proxy per sostenere l’intervista), con intervalli di confidenza al 95%. |
Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso |
Comportamento riferito ai 7 giorni precedenti l’intervista. |
Significato per la salute pubblica |
L’attività fisica svolta con regolarità induce numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e previene la morte prematura. In particolare, chi pratica regolarmente l’attività fisica riduce significativamente il rischio di avere problemi di: ipertensione, malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus cerebrale), diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani, alcuni tipi di cancro. |
Limiti dell’indicatore |
L’attività fisica essendo riferita agli ultimi 7 giorni prima dell’intervista è strettamente legata alle condizioni psico-fisiche di quel momento. I cut-off al 75simoe 50simo percentile per le attività domestiche sono scelti in quanto cut-off riconosciuti e utilizzati già dalla comunità scientifica per descrivere la distribuzione normale. Per il PASE non esistono cut-off riconosciuti a livello internazionale che individuino livelli differenti di attività fisica. |
Validità dell’indicatore |
L’indicatore mostra validità nella descrizione delle differenze territoriali. Il sistema di rilevazione denominato PASE è stato validato a livello internazionale ed è adeguato a misurare il livello di attività fisica tra gli ultra 64enni perché considera le attività comunemente svolte da persone anziane non enfatizzando quelle sportive e ricreative. Inoltre il periodo di riferimento breve permette di tener conto dei possibili limiti di memoria degli intervistati. |
*Vedi anche: Behavioral Risk Factor Surveillance System (Brfss).
Scheda indicatore: prevalenza di persone sedentarie
Popolazione di riferimento |
Residenti in un Comune della ASL e iscritti all’anagrafe assistiti della ASL, in età 65 e più anni. |
Numeratore |
Persone con 65 anni e più che non hanno fatto alcuna attività fisica e con le sole attività domestiche hanno un punteggio PASE inferiore al 50simo percentile |
Denominatore |
Intervistati che hanno risposto alle domande del questionario PASE, con deambulazione autonoma* e che non hanno richiesto l’aiuto del proxy (un familiare o una persona di sua fiducia che ne conosce caratteristiche e abitudini) per sostenere l’intervista. Sono stati esclusi gli intervistati con i questionari non compilati o non validi (valori di PASE>400). |
Misure di frequenza |
Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più con deambulazione autonoma e che non hanno richiesto l’aiuto del proxy per sostenere l’intervista), con intervalli di confidenza al 95%. |
Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso |
Comportamento riferito ai 7 giorni precedenti l’intervista. |
Significato per la salute pubblica |
L’attività fisica svolta con regolarità induce numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e previene la morte prematura. In particolare, chi pratica regolarmente l’attività fisica riduce significativamente il rischio di avere problemi di: ipertensione, malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus cerebrale), diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani, alcuni tipi di cancro. |
Limiti dell’indicatore |
L’attività fisica essendo riferita agli ultimi 7 giorni prima dell’intervista è strettamente legata alle condizioni psico-fisiche di quel momento. I cut-off al 75simo e 50simo percentile per le attività domestiche sono scelti in quanto cut-off riconosciuti e utilizzati già dalla comunità scientifica per descrivere la distribuzione normale. Per il PASE non esistono cut-off riconosciuti a livello internazionale che individuino livelli differenti di attività fisica. |
Validità dell’indicatore |
L’indicatore mostra validità nella descrizione delle differenze territoriali. Il sistema di rilevazione denominato PASE è stato validato a livello internazionale ed è adeguato a misurare il livello di attività fisica tra gli ultra64enni perché considera le attività comunemente svolte da persone anziane non enfatizzando quelle sportive e ricreative. Inoltre il periodo di riferimento breve permette di tener conto dei possibili limiti di memoria degli intervistati. |
*Vedi anche: Behavioral Risk Factor Surveillance System (Brfss).
Riferimenti
- World Health Organization. Guidelines on physical activity and sedentary behaviour Geneva: WHO; 2020. ISBN 978-92-4-001512-8 ISBN-13: 978-92-4-001513-5