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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


 

Importanza per la salute

 

La sezione sugli aspetti di tutela e sicurezza rappresenta un pilastro importante dell’invecchiamento attivo secondo quanto inteso dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel documento “Active Ageing: a policy framework WHO 2002”.

 

Un determinante fondamentale per la salute è infatti la disponibilità di un reddito adeguato assieme ad altri legati alla cura della persona e alla tutela soprattutto in età avanzata. Poiché uno dei maggiori problemi di salute che caratterizza il profilo epidemiologico della popolazione anziana è la plurimorbidità, correlata alla cronicizzazione di patologie e a stili di vita e/o comportamenti a rischio, il sistema socio-sanitario ha il dovere non solo di organizzare servizi efficaci e facilmente accessibili, ma anche di favorire la partecipazione delle persone a tali servizi.

 

L’intero sistema di welfare dovrebbe essere inoltre organizzato sull’aiuto all’anziano con disabilità e soprattutto alla famiglia che se ne fa carico attraverso un supporto economico, una rete di servizi alla persona efficace e tempestiva e la messa a regime di strutture intermedie di alleggerimento del carico famigliare che non siano per forza di cose centri di istituzionalizzazione.

 

Sviluppare quindi servizi sociali e sanitari accessibili, che siano di qualità e age-friendly, è essenziale per rispondere ai bisogni e ai diritti di persone che avanzano nell’età, tramite la prevenzione di patologia, fragilità e disabilità. Perché si realizzi tutto ciò, è necessario: qualificare la rete dei servizi alla persona potenziando l’integrazione tra cure primarie, settore sociale e sanitario; sostenere l’informal care, ovvero il lavoro di cura di familiari e conoscenti, fornendo loro informazioni, supporti e cure in modo da garantire interventi personalizzati, continuità nelle cure e sostegno alla domiciliarità; garantire alle persone ultra 64enni disponibilità economiche sufficienti e possibilità di vivere in un luogo confortevole e sicuro.

 

Nell’ambito delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza Passi d’Argento si è valutata la conoscenza e l’utilizzo di programmi di intervento dei servizi sociali, ma anche l’assistenza fornita da servizi e rete informale alle persone che hanno 65 anni e più con bisogno di aiuto nelle attività della vita quotidiana. Si sono inoltre indagate le condizioni dell’ambiente di vita in termini di proprietà e qualità dell’abitazione e di percezione del livello di sicurezza del quartiere in cui si vive.

 

Gli argomenti che compongono la sezione tematica “Tutela e sicurezza” sono:

  • Accessibilità ai servizi socio-sanitari
  • Presenza di almeno un problema nell’abitazione
  • Vivere in una casa di proprietà
  • Sicurezza del quartiere
  • Protezione dalle ondate di calore

Accessibilità ai servizi socio-sanitari

L’invecchiamento della popolazione impone una rimodulazione dell’organizzazione dei servizi che non lasci indietro gli anziani: uno degli obiettivi a livello globale individuati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è proprio quello di allineare i sistemi sanitari con i bisogni dei gruppi di popolazione in età più avanzata. A tale obiettivo corrisponde la promozione di sistemi sanitari che siano congeniali alle reali esigenze e alle preferenze degli anziani, ossia che vengano progettati in un’ottica di integrazione tra le strutture e i fornitori di assistenza per le persone anziane.

 

Le nuove linee guida dell'Oms sull'assistenza integrata per le persone anziane raccomandano modi in cui i servizi basati sulla comunità possono aiutare a prevenire, rallentare o invertire il declino delle capacità fisiche e mentali negli anziani. Le linee guida richiedono inoltre agli operatori socio-sanitari di gestire, coordinare e riprogrammare i servizi di assistenza a cui afferiscono in base alle esigenze delle persone anziane. Con particolare riferimento all’accessibilità sanitaria, la riduzione delle disparità è da considerarsi prioritaria ancor più nella popolazione anziana.

 

Uno studio portoghese accentua le criticità in termini di accesso ai servizi socio-sanitari da parte degli anziani in seguito alla crisi economica: erogazione di servizi di assistenza (primaria, ospedaliera, assistenza a lungo termine), attribuzione delle quote di esenzione, spesa di alcuni farmaci a carico del paziente, aumento dei tempi di attesa per prestazioni sanitarie e, più in generale, condizioni abitative inadeguate per gli anziani.

 

In Italia, anche nel Piano nazionale cronicità si evidenzia come una delle dimensioni della qualità dei servizi su cui intervenire sia proprio l’accessibilità, intesa come assistenza tempestiva ed erogata in setting operativi facilmente raggiungibili geograficamente, ove competenze e risorse sono appropriate ai bisogni di salute. Alcuni elementi caratterizzanti le linee di intervento proposte per garantire l’accesso in condizioni di fragilità o vulnerabilità sociale sono: la definizione di specifici percorsi assistenziali con integrazione sociosanitari, il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata per le condizioni di fragilità e di difficoltà sociale, la diffusione e l’utilizzo di strumenti di valutazione multidimensionale omogenei sul territorio nazionale per la definizione dei bisogni di assistenza socio-sanitaria del malato cronico.

 

Il Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria (Siveas) monitora l’assistenza erogata dalle Regioni sul territorio attraverso una serie di informazioni raccolte e opportunamente elaborate e rappresentate sotto forma di indicatori, inclusi nella griglia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Tra quelli dell’assistenza distrettuale è individuato un indicatore sull’utilizzo di servizi dedicati agli anziani; più nello specifico, relativamente all’assistenza domiciliare integrata e alle strutture residenziali l’indicatore di offerta della residenzialità territoriale tiene conto delle diverse modalità organizzative rispetto alla popolazione anziana presenti nelle Regioni italiane.

 

Anche la Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) dedica una sezione della sua pagina web alla raccolta di buone pratiche che si traducano in proposte per migliorare le cure geriatriche tramite interventi migliorativi a partire dalla diffusione di buone pratiche correnti.

 

L’Oms ribadisce che, per soddisfare i bisogni delle persone anziane, in tutti i Paesi sono necessari sistemi di assistenza a lungo termine: ciò richiede lo sviluppo dei sistemi di governance, delle infrastrutture e della capacità della forza lavoro. In questo senso, l’impegno dell’Oms focalizzato sull’assistenza a lungo termine (comprese le cure palliative) collima con quanto viene realizzato per migliorare la copertura sanitaria universale, affrontare le malattie croniche non trasmissibili e sviluppare servizi sanitari integrati e centrati sulle persone.

 

Riferimenti

 

Presenza di almeno un problema nell’abitazione e vivere in una casa di proprietà

Vivere in una abitazione adeguata ai propri bisogni individuali, in un contesto sicuro, ricco di socialità, dove la libertà di movimento è assicurata, sia dentro le abitazioni che al di fuori è un bisogno e un diritto essenziale in ogni fase della vita. Con l’avanzare dell’età disporre di un alloggio sicuro e confortevole diventa poi, estremamente importante per una buona qualità della vita. È per questo che le più recenti politiche abitative tengono sempre più conto delle esigenze delle persone più anziane, nell’intento di far fronte a bisogni emergenti che derivano dal generale invecchiamento della popolazione. Gli aspetti dell’abitare delle persone più anziane da considerare sono numerosi: dalla presenza di barriere architettoniche alla manutenzione e sicurezza degli alloggi.

 

Specie con l’avanzare dell’età, l’abitazione e l’area di residenza costituiscono una parte importante dell’ambiente fisico in cui viviamo. La qualità dell’abitazione - definita da caratteristiche fisiche come le dimensioni, il riscaldamento, lo stato di mantenimento di infissi, pavimenti, etc. - rappresentano un aspetto rilevante della qualità complessiva della vita delle persone con 65 anni e più. Le condizioni abitative e gli oneri economici connessi all’abitazione rappresentano inoltre, per alcune persone, un fattore di vulnerabilità molto rilevante sul quale agiscono fattori socioeconomici come il livello e la composizione dei redditi familiari o la situazione patrimoniale.

 

La qualità delle abitazioni ha importanti implicazioni per la salute delle persone. Gli alloggi poveri sono associati a una vasta gamma di condizioni di salute come le malattie respiratorie tra cui l'asma, le malattie cardiovascolari, la salute mentale e le malattie infettive. È l’Oms a parlarne in questi termini nelle recenti linee guida che contengono le indicazioni per vivere in una casa salubre e ridurre i rischi per la salute degli inquilini importanti anche per ridurre il rischio di ricorso all’istituzionalizzazione.

 

Inoltre l’Oms nel programma “Age-friendly Environments” considera i fattori fisici e sociali che favoriscono l’invecchiamento sano e attivo, sottolineando in particolare il ruolo di città e comunità. Creare “ambienti a misura di tutte le età” significa favorire la qualità delle condizioni abitative e la sicurezza dell’area di residenza, ma anche garantire alloggi accessibili, spazi pubblici adeguati e un sistema di trasporti che permetta anche alle persone più anziane di godere di una migliore salute fisica e mentale, favorendone allo stesso tempo l’inclusione sociale e la partecipazione civica attiva.

 

Nodo fondamentale per rispondere ai bisogni degli anziani sono anche la cura degli spazi pubblici in cui la casa è situata e quindi garantire che questi mantengano la loro funzione di incontro e socialità. La sicurezza dell’area di residenza inoltre incide sul livello di partecipazione e sul collegamento con la comunità di appartenenza.

 

Riferimenti

 

Sicurezza del quartiere

Nell’ottica dell’invecchiamento attivo, risulta fondamentale che le amministrazioni comunali promuovano interventi intersettoriali, in modalità integrata, per la valorizzazione dell’ambito sia familiare sia sociale delle persone con 65 anni e più e, nello specifico, per la sicurezza della zona di residenza dell’anziano alcune azioni possono rivelarsi efficaci, quale ad esempio un’adeguata illuminazione delle strade e degli spazi pubblici. È dimostrato infatti che un’appropriata illuminazione pubblica dia luogo a una più ampia riqualificazione del territorio che include appunto il miglioramento dell’arredo urbano e, consentendo una maggiore visibilità, livelli più elevati di sicurezza e fruibilità del quartiere come ambiente di vita per le persone che vi risiedono.

 

Protezione dalle ondate di calore

Le ondate di calore rappresentano una minaccia per la salute in particolar modo per alcuni gruppi di popolazione tra cui gli anziani, i bambini, i pazienti cronici e chi fa uso di alcuni tipi di farmaci, coloro che lavorano all’aperto o vivono in condizioni socioeconomiche svantaggiate.

 

In termini di prevenzione degli effetti avversi e della mortalità causati dall’eccessiva calura, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa ha redatto delle linee guida per l’elaborazione di piani d’azione contro il caldo che si compongono di una serie di interventi a più livelli comprendendo efficaci sistemi di previsione meteorologica e bollettini tempestivi di allerta sanitaria, oltre che il miglioramento delle condizioni abitative e urbanistiche e una pronta assistenza sanitaria.

 

La prima indicazione fornita dall’Oms Europa è quella di utilizzare i sistemi di risposta alle emergenze già esistenti sul territorio, che essendo già stati testati funzionano meglio di qualsiasi altra soluzione approntata sul momento. È importante gettare le basi di una pianificazione sul lungo termine, che miri a ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici e, contemporaneamente, ad adattare attività, opere e comportamenti alle mutate condizioni ambientali.

 

Il documento punta quindi sul miglioramento delle condizioni abitative e delle soluzioni urbanistiche, tenendo appunto conto della grande criticità rappresentata dai cambiamenti climatici. Ad esempio, pur sottolineando l’importanza degli impianti di condizionamento dell’aria, ne scoraggia l’utilizzo soprattutto per i soggetti a rischio, e invita a prediligere soluzioni alternative di edilizia, quali una differente esposizione solare o una scelta più consapevole dei materiali di costruzione. Le idee progettuali proposte sono suggerite in funzione del minor impatto ambientale e della conseguente riduzione di emissioni dannose per l’atmosfera prodotte dall’aria condizionata.

 

Secondo l’Oms, per il successo di un piano di emergenza, è poi fondamentale, il coordinamento di tutti i soggetti coinvolti: autorità sanitarie, protezione civile e centri meteo. La comunicazione tra i vari livelli dovrebbe essere tempestiva, veritiera ed efficace, raggiungendo il più velocemente possibile le fasce della popolazione più a rischio. Al contrario, una comunicazione allarmista o superficiale diventerebbe dannosa tanto quanto una non tempestiva, perché minerebbe la fiducia dei cittadini nelle autorità competenti con ricadute negative su tutto il piano sviluppato per fronteggiare l’emergenza. Infine, l’ultima raccomandazione è quella di porre tutto a valutazione perché rappresenta l’unico modo per comprendere se un piano di azione anticaldo abbia funzionato o meno, oltre a essere necessario per implementare le buone pratiche, correggere quelle sbagliate e imparare dall’esperienza passata.

 

Riferimenti

  • Piano nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute - Programma di attività estate 2018,
  • pagine dedicate del sito del Ministero,
  • approfondimento sul sito del Ccm.

 

Scheda indicatore: tutela e sicurezza

 

L’invecchiamento attivo è un concetto multidimensionale che, per essere reso effettivo, richiede il passaggio da politiche e strategie di settore a politiche e strategie maggiormente integrate e capaci di tener conto dei vari ambiti d’intervento: dalla formazione all’organizzazione del mondo del lavoro, dalla tutela e promozione della salute a questioni riguardanti la formazione ed educazione degli adulti, la sicurezza, l’organizzazione dei trasporti e la qualità urbana.

 

Passi d’Argento indaga l’ambito della tutela attraverso diversi indicatori:

  • Difficoltà nell’accesso ai servizi socio-sanitari
  • Presenza di almeno un problema nell’abitazione
  • Quartiere percepito poco sicuro
  • Anziani che vivono in una casa di proprietà
  • Consigli sulla gestione delle ondate di calore

Difficoltà nell’accesso ai servizi socio-sanitari

Accanto ai servizi di assistenza sanitaria primaria, l’esistenza di ambienti favorevoli alla salute costituisce un elemento importante della prevenzione primaria. La predisposizione di ambienti sani e favorevoli alla salute e al benessere per tutte le età corrisponde all’area prioritaria 4 (“Creare comunità in grado di rispondere alle sfide e ambienti favorevoli alla salute”) della politica Oms Salute 2020. In questo contesto, anche il Piano d’azione per l’invecchiamento sano in Europa 2012-2020 inserisce tra le aree strategiche prioritarie per l’azione gli “Ambienti favorevoli alla salute”.

 

L’obiettivo del Piano europeo è quello di portare un numero sempre maggiore di comunità a impegnarsi nel processo di elaborazione di strategie mirate a rendersi maggiormente a misura di anziano, dal momento che importanti decisioni che influenzano l’ambiente di vita vengono spesso assunte a livello locale.

 

L’accessibilità dei servizi sociosanitari è un elemento determinante per garantire percorsi di promozione e tutela della salute della popolazione con 65 anni e più, e operare per migliorarla rientra anche nell’ambito di una più generale funzione di contrasto alle diseguaglianze. Passi d’Argento ha esplorato la fruibilità dei servizi sanitari (Servizi della Asl, Medico di famiglia, Farmacia), sociali (Servizi del Comune) e utili alle necessità della vita quotidiana (negozi di generi alimentari, supermercati o centri commerciali) e le difficoltà incontrate per raggiungerli.

 

Indicatori Passi d’Argento: problemi nell’accesso alle Asl

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che dichiarano di avere molte e qualche difficoltà nel raggiungere la Asl.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alla domanda sull’accesso alla Asl, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

 

 

 

Indicatori Passi d’Argento: problemi nell’accesso ai servizi del Comune

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che dichiarano di avere molte e qualche difficoltà nel raggiungere i servizi del Comune.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alla domanda sull’accesso ai servizi del Comune, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

 

Indicatori Passi d’Argento: problemi nell’accesso ai supermercati/alimentari/centri commerciali

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che dichiarano di avere molte e qualche difficoltà nel raggiungere il supermercato e/o i negozi di generi alimentari e/o i centri commerciali.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alla domanda sull’accesso al supermercato e/o ai negozi di generi alimentari e/o ai centri commerciali, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

 

Indicatori Passi d’Argento: problemi nell’accesso alla farmacia

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che dichiarano di avere molte e qualche difficoltà nel raggiungere la farmacia.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alla domanda sull’accesso alla farmacia, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

 

Indicatori Passi d’Argento: problemi nell’accesso al medico di medicina generale

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che dichiarano di avere molte e qualche difficoltà nel raggiungere il medico di medicina generale.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alla domanda sull’accesso al medico di medicina generale, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

 

Presenza di almeno un problema nell’abitazione

Quartiere percepito poco sicuro

 

Il dato sule condizioni abitative viene raccolto attraverso una domanda che indaga: le caratteristiche fisiche dell’abitazione (dimensioni, stato di mantenimento), gli oneri economici collegati (spese troppo alte), i problemi nell’erogazione dell’acqua e nel riscaldamento, la distanza dall’abitazione dei familiari. Si tratta di dimensioni che sono valutate anche nell’indagine multiscopo annuale sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana” dell’Istat. Analogamente, attraverso un’unica domanda con scala likert a 4 passi (da “molto” a “per niente”) viene chiesto alla persona con 65 anni e più, di indicare “quanto si sente sicuro nel suo quartiere o nell’area in cui vive”.

 

Indicatori Passi d’Argento: Presenza di almeno un problema nell’abitazione

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che dichiarano di avere almeno un problema nella casa in cui vivono tra i 6 presenti nella domanda: (1) le spese per l’abitazione sono troppo alte, (2) l’abitazione è troppo piccola, (3) l’abitazione è troppo distante da quella di altri familiari, (4) vi sono irregolarità dell’acqua, (5) l’abitazione è in cattive condizioni, (6) in inverno la casa è sufficientemente riscaldata. Ogni problematica costituisce una singola domanda, quindi è possibile che il rispondente abbia uno o più problematiche nell’abitazione.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alle 6 domande alla domanda sui problemi nell’abitazione, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

Significato per la salute pubblica

Vivere in una abitazione adeguata ai propri bisogni individuali, in un contesto sicuro, ricco di socialità, dove la libertà di movimento è assicurata, sia dentro le abitazioni che al di fuori è un bisogno e un diritto essenziale in ogni fase della vita. Con l’avanzare dell’età disporre di un alloggio sicuro e confortevole diventa poi, estremamente importante per una buona qualità della vita.

Anziani che vivono in una casa di proprietà

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Persone con 65 e più anni che alla domanda “la casa in cui vive” è “hanno riposto propria o del coniuge“.

Denominatore

Intervistati che hanno fornito una risposta (qualunque essa sia) alla domanda sulla proprietà della casa, esclusi i valori mancanti; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione.

Misure di frequenza

Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento alla condizione presente al momento dell’intervista.

 

Consigli sulla gestione delle ondate di calore

Il livello di conoscenza da parte degli intervistati è considerato un indicatore di empowerment e quindi di tutela della salute degli ultra64enni. In questo ambito, PdA indaga la diffusione dei consigli su come gestire le ondate di calore.

 

Indicatori Passi d’Argento: diffusione delle informazioni e dei consigli sulle ondate di calore

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 65 anni e più.

Numeratore

Rispondenti, in età 65 anni e più, che dichiarano di aver ricevuto informazioni o consigli su come proteggersi dalle ondate di calore, durante l’estate precedente l’intervista.

Denominatore

Rispondenti, in età 65 anni e più, che dichiarano di aver ricevuto e di non aver ricevuto informazioni o consigli su come proteggersi dalle ondate di calore, durante l’estate precedente all’intervista, esclusi sia coloro che rifiutano di rispondere sia quelli che rispondono “non so”.

Misure di frequenza

Percentuale riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione di 65 anni e più), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento all’estate precedente l’intervista.

 

Data di ultimo aggiornamento: 30 maggio 2019

Autori: Gruppo Tecnico Passi - Iss