Importanza per la salute
Le linee guida italiane per una sana alimentazione nella popolazione anziana raccomandano una dieta varia e appetibile, evitando il più possibile i piatti freddi, precucinati e riscaldati, consumando spesso legumi, frutta e ortaggi freschi, riducendo il consumo di grassi animali, formaggi, alcolici e sale da cucina. Nell’anziano, infatti, è possibile che si verifichino riduzione dell’appetito, disidratazione e difficoltà masticatorie, ma anche alcuni disordini gastrici, intestinali o renali, frequenti in questa fascia d’età, che possono causare stati carenziali. È noto che adeguate quantità di frutta e verdura, oltre a proteggere da malattie cardiovascolari, neoplastiche e respiratorie (asma e bronchiti), assicurano un rilevante apporto di carboidrati complessi, nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici) e sostanze protettive antiossidanti (1). In generale, un ridotto consumo di frutta e verdura è associato a un aumento del rischio di patologie croniche. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che oltre 5 milioni di morti a livello globale nel 2013 fossero attribuibili a un inadeguato consumo di frutta e verdura (2). Si stima inoltre che l’eliminazione dei fattori di rischio, tra cui il basso consumo di frutta e verdura, potrebbe evitare l’80% delle patologie cardiovascolari, degli eventi ischemici e del diabete di tipo II, e il 40% delle patologie oncologiche. Nella popolazione europea, l’introito quotidiano raccomandato ridurrebbe le ischemie cardiache e cerebrali del 7% e del 4% rispettivamente, prevenendo oltre 20.000 morti (3). Studi recenti condotti in Europa mostrano che il consumo di frutta e verdura negli anziani è associato a un minor rischio di fragilità a breve termine, secondo un effetto “dose- dipendente” (4).
Livelli di consumo raccomandati
Secondo l’Oms, l’obiettivo nutrizionale per un’efficace prevenzione delle patologie croniche corrisponde all’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno (five a day; equivalenti a circa 400 grammi, ad esclusione di patate e altri tuberi amidacei). Si assume infatti che una porzione di frutta o verdura pesi circa 80 grammi, ossia la quantità che sta in una mano oppure in mezzo piatto nel caso di verdure cotte (5). L’indicazione del five a day è valida anche per la popolazione anziana, con l’ulteriore raccomandazione di preferire cibi freschi, facilmente masticabili, digeribili e saporiti, in modo da aumentarne l’appetibilità e, quindi, il consumo.
Interventi per incrementare il consumo di frutta e verdura
I Centers for disease control and prevention (Cdc) hanno individuato dieci strategie per incrementare il consumo di frutta e verdura nella popolazione adulta (6): rendere più accessibili gli esercizi commerciali che vendono prodotti ortofrutticoli freschi, aumentare la disponibilità di frutta e verdura presso i commercianti al dettaglio, supportare e la promuovere gli orti urbani e domestici.
Nella serie di opuscoli tematici realizzati dalla Società italiana di medicina di prevenzione e degli stili di vita (Simp e Sv) una sezione dei testi sulla corretta alimentazione è dedicata alla popolazione anziana (7). In particolare, prima ancora che gli aspetti nutrizionali, la prevenzione delle difficoltà masticatorie dovute alla mancanza parziale o totale della dei denti (edentulìa) è considerata prioritaria. Chi è interessato da questo tipo di problematica tende a eliminare spontaneamente tutti gli alimenti che non è in grado di masticare con facilità (carne, frutta, verdura in particolare), privilegiandone altri di consistenza più morbida come minestre o latticini (8).
Riferimenti bibliografici
- Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) “Linee guida per una sana alimentazione italiana”, revisione 2003
- World Health Organization (WHO) “Increasing fruit and vegetable consumption to reduce the risk of non-communicable diseases”, 2018 https://www.who.int/elena/titles/fruit_vegetables_ncds/en/
- European Public Health and Agriculture Consortium (EPHAC) position on “The Future of the Common Agricultural Policy”, 2010 https://eurohealthnet.eu/sites/eurohealthnet.eu/files/publications/EPHAC-Position-Paper.pdf
- Esther García-Esquinas, Berna Rahi, Karine Peres, Marco Colpo, Jean-François Dartigues, Stefania Bandinelli, Catherine Feart, Fernando Rodríguez-Artalejo; Consumption of fruit and vegetables and risk of frailty: a dose-response analysis of 3 prospective cohorts of community-dwelling older adults, The American Journal of Clinical Nutrition, Volume 104, Issue 1, 1 July 2016, Pages 132–142
- Report of the joint WHO/FAO expert consultation. Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases. WHO Technical Report Series, No. 916 (TRS 916), Geneva 2003
- Centers for Disease Control and Prevention. Strategies to Prevent Obesity and Other Chronic Diseases: The CDC Guide to Strategies to Increase the Consumption of Fruits and Vegetables. Atlanta: U.S. Department of Health and Human Services; 2011
- Società italiana di medicina di prevenzione e degli stili di vita “Consigli per una corretta alimentazione nella terza età” http://alimentazione.fimmg.org/educazionali/2015/opuscolo_corretta_alimentazione.pdf
- Lorenzo Maria Donini e Salvatore Carbone “Rischio nutrizionale negli anziani: manuale di valutazione e gestione per il caregiver”, 2012 http://uniroma1.scialim.it/359/Rischio_nutrizionale_negli_anziani.html
Indicatori Passi d’Argento: Consumo di frutta e verdura
Definizioni operative
Il consumo giornaliero di frutta e verdura è misurato con il numero di porzioni di frutta e/o verdura che una persona dichiara di consumare abitualmente al giorno.
Porzione di frutta o verdura: un quantitativo di frutta o verdura cruda che può essere contenuto sul palmo di una mano, oppure mezzo piatto di verdura cotta. Questa quantità corrisponde all’incirca a 80 grammi di questi alimenti.
Secondo la letteratura è raccomandata l’assunzione giornaliera di 400 gr di frutta o verdura, equivalente a cinque porzioni da 80 grammi.
Per motivi pratici, legati a una migliore comprensione da parte dell’intervistato, la domanda è stata formulata in modo da consentire una più agevole identificazione del peso di frutta e/o verdura.
Consulta anche le informazioni generali con le caratteristiche degli indicatori Passi d’Argento.
Scheda indicatore: prevalenza delle persone che consumano 5 porzioni o più di frutta e/o verdura al giorno (five a day)
Popolazione di riferimento |
Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, con 65 o più anni di età. |
Numeratore |
Persone con 65 o più anni che riportano un consumo abituale giornaliero di almeno cinque porzioni di frutta e/o verdura. |
Denominatore |
Intervistati che hanno risposto alla domanda su quante porzioni di frutta e/o verdura consumano al giorno; il denominatore corrisponde in pratica all’intero campione. |
Misure di frequenza |
Prevalenza riferita al periodo di rilevazione (sulla popolazione con 65 e più anni), con intervalli di confidenza al 95%. |
Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso |
L’indicatore fa riferimento a un comportamento abituale. |
Significato per la salute pubblica |
Le persone che hanno un regime alimentare ricco di frutta e verdura hanno un ridotto rischio di malattie croniche, tra cui l’ictus, altre patologie cardiovascolari, alcun tipi di tumori, malattie respiratorie, ecc. Le linee guida per una sana alimentazione italiana (pdf 897 kb) raccomandano di consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta, insalata e ortaggi. |
Limiti dell’indicatore |
L’indicatore fornisce la prevalenza di persone che consumano almeno 5 porzioni di frutta e/o verdura al giorno, ma non consente di stimare la quota di popolazione, che assume una quantità maggiore di questi alimenti. Numerosi studi hanno dimostrato che non c’è un effetto-soglia per le cinque porzioni al giorno e che consumi maggiori di frutta e verdura determinano ulteriori benefici in termini di riduzione dei rischi per la salute. |