L’impatto dei programmi vaccinali in Italia
Quanti casi di malattia e quanti morti sono stati evitati grazie ai programmi vaccinali? È questa una delle domande a cui si è cercato di rispondere nell’ambito di un progetto coordinato dal Coordinamento regionale per la prevenzione e il controllo delle malattie della Regione Veneto (Ccmr Veneto) dal titolo “Monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali e le sue necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazioni tramite il sito “vaccinarsi.org” e altri siti e social network specificatamente dedicati alle vaccinazioni”, finanziato attraverso il programma Ccm-2014 (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) del ministero della Salute. In fase di programmazione delle attività è stato ritenuto fondamentale valutare l’impatto e i conseguenti benefici ottenuti dalle vaccinazioni in Italia; per tale motivo nel corso del progetto un team di ricercatori, coordinato dall’Istituto superiore di sanità, ha stimato il numero di casi di malattia e di morti evitati tra il 1900 e il 2015 attraverso l’analisi dei dati disponibili sulla morbosità e la mortalità delle malattie prevenibili da vaccino. I risultati, pubblicati nell’articolo “The impact of immunization programs on 10 vaccine preventable diseases in Italy: 1900–2015” (Vaccine 2018;36:1435-1443), sono dati importanti per far fronte alla crescente diffidenza verso i vaccini e alla disinformazione sull’argomento. Infatti, sebbene l’introduzione delle vaccinazioni abbia determinato una forte diminuzione della morbosità e della mortalità dovute alle malattie infettive, la bassa percezione del rischio e le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini da parte dei cittadini e di una parte degli operatori sanitari, hanno portato, negli anni più recenti, a una riduzione della copertura vaccinale.
In particolare, il gruppo di lavoro ha cercato di quantificare i casi di malattie infettive, per le quali esiste un vaccino, che sono stati evitati tra il 1900 (primo anno per il quale erano disponibili delle statistiche ufficiali) e il 2015, e il numero di morti evitate. Lo studio si è concentrato sui vaccini della prima infanzia contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella e malattia invasiva da meningococco.
Morti e casi evitati
I numeri relativi ai casi di malattia e di morte evitati grazie all’introduzione di specifici programmi di vaccinazione sono stati calcolati dopo aver stimato i casi che ci si sarebbe aspettati in assenza di vaccinazione. I calcoli sono stati eseguiti assumendo che l’intera differenza di incidenza e mortalità sia da mettere in relazione con i programmi di vaccinazione. Tuttavia, sia le migliori condizioni igieniche che il crescente uso di antibiotici, possono aver contribuito ad abbassare i tassi di morbosità e mortalità, indipendentemente dalle vaccinazioni. D'altronde, prima dell’introduzione delle vaccinazioni c’era probabilmente una maggiore sottodiagnosi e sottonotifica sia dei casi di malattia che di causa di morte.
I dati ottenuti indicano che grazie alle vaccinazioni contro difterite, tetano e poliomielite (le tre malattie infettive con la mortalità più elevata nel secolo scorso) sono state prevenute oltre 70.000 morti (Tabella 1).
Tabella 1. Tassi di mortalità e stima dei morti evitati dalla vaccinazione
Malattie prevenibili da vaccino |
Periodo di valutazione pre-vaccinazione |
Periodo di valutazione post-vaccinazione |
Tassi di mortalità pre-vaccinazione (per 100.000 ab.) |
Tassi di mortalità post-vaccinazione (per 100.000 ab.) |
Numero di morti evitati (I.C. 95%) |
---|---|---|---|---|---|
Difterite |
1900-1938 |
1939-2012 |
53,03 |
11,42 |
27.503 (17.883-39.292) |
Tetano |
1900-1962 |
1963-2012 |
1,45 |
0,39 |
34.946 (25.499-47.268) |
Poliomielite |
1929-1963 |
1964-2012 |
5,23 |
0,06 |
10.799 (9566-12.181) |
Per l’Epatite B non sono disponibili i dati di mortalità separati dalle
altre epatiti virali; per le altre malattie non è stato stimato il numero di
morti in quanto la mortalità prima dell’introduzione della vaccinazione
mostrava già un trend in diminuzione e i tassi di mortalità risultavano
comunque bassi.
I.C., intervallo di confidenza.
Inoltre, assumendo che la differenza tra i tassi di morbilità prima e dopo l’introduzione dei vaccini, e in particolare della vaccinazione universale, sia attribuibile solo ai programmi di vaccinazione, sono stati evitati oltre 4 milioni di casi. Di questi, circa il 35% avrebbe riguardato i bambini nei primi anni di vita. La difterite è stata la malattia con il maggior numero di casi evitati, seguita da parotite, varicella e morbillo (Tabella 2).
Tabella 2. Tassi di morbosità e stima dei casi evitati dalla vaccinazione
Malattie prevenibili da vaccino |
Periodo di valutazione pre-vaccinazione |
Periodo di valutazione post-vaccinazione |
Tassi di morbosità pre-vaccinazione (per 100.000 ab.) |
Tassi di morbosità post-vaccinazione (per 100.000 ab.) |
Numero di casi evitati (I.C. 95%) |
---|---|---|---|---|---|
Difterite |
1901-1938 |
1939-2015 |
53,03 |
11,42 |
1.832.142 (1.540.355-2.167.723) |
Tetano |
1955-1962 |
1963-2015 |
1,45 |
0,39 |
30.818 (29.905-32.824) |
Poliomielite |
1925-1963 |
1964-2015 |
5,23 |
0,06 |
198.279 (162.693-241.572) |
Epatite B |
1987-1990 |
1991-2015 |
5,52 |
2,53 |
41.675 (39.092-51.341) |
Pertosse |
1925-1994 |
1995-2015 |
42,79 |
3,97 |
234.958 (82.466-566.026) |
Morbillo |
1901-1998 |
1999-2015 |
183,16 |
5,93 |
277.417 (187.579-400.312) |
Parotite |
1936-1998 |
1999-2015 |
60,45 |
13,11 |
1.026.714 (634.083-1.624.411) |
Rosolia |
1970-1998 |
1999-2015 |
35,94 |
2,61 |
226.478 (158.679-319.240) |
Varicella |
1925-2002 |
2003-2015 |
86,91 |
124,65 |
679.512 (617.171-744.353) |
Meningococco |
1976-2004 |
2005-2015 |
0,84 |
0,27 |
1563 (1235-1936) |
I.C., intervallo di confidenza.
La vaccinazione contro la pertosse è stata raccomandata dal 1961, anno di
introduzione del vaccino, ma la copertura è rimasta bassa fino al 1995,
quando la vaccinazione è stata inclusa nel Piano Nazionale di Prevenzione
Vaccinale.
La vaccinazione contro il morbillo è stata introdotta nel 1976, quella
per la parotite nel 1982 e quella per la rosolia nel 1972. La copertura
vaccinale è rimasta sempre bassa fino al 1999 quando la vaccinazione
combinata MPR è stata inclusa nel programma nazionale di vaccinazione. La
vaccinazione contro la varicella è stata introdotta soltanto in 8 Regioni
con una copertura vaccinale nazionale del 30%.
Copertura vaccinale
La copertura vaccinale è un dato chiave per valutare la prestazione di un programma vaccinale. In Italia si è registrato un aumento fino al 2010, seguito da un trend in calo. In particolare, le coperture per i vaccini obbligatori si sono mantenute al di sopra della soglia target del 95% dal 2002 al 2013 per poi diminuire fino a circa il 93%.
La copertura vaccinale per morbillo, parotite e rosolia (MPR) è aumentata dal 2000 al 2010, fino a raggiungere il 91%, per poi diminuire drasticamente fino all’85%.
La copertura relativa alla vaccinazione contro la varicella in otto Regioni pilota nel 2014 si è mantenuta da un minimo del 51% a un massimo dell’84%.
Il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C è stato introdotto nei programmi vaccinali di tutte le Regioni superando, a livello nazionale, una copertura del 76%.
Se non viene mantenuto un livello ottimale di copertura vaccinale, malattie che sono state temporaneamente eliminate in Italia, come poliomielite o difterite, possono riemergere perché gli agenti infettivi continuano a circolare in tutto il mondo. In questo contesto, è importante quantificare gli effetti benefici dei vaccini per informare la cittadinanza sui loro vantaggi, per questo motivo i risultati ottenuti dallo studio possono essere utili per le future strategie vaccinali e per le politiche informative e di prevenzione indirizzate alla popolazione e agli attori coinvolti.
Risorse utili
- Leggi su EpiCentro la riflessione sulle coperture vaccinali 2017
- Leggi l’articolo “The impact of immunization programs on 10 vaccine preventable diseases in Italy: 1900–2015” (Vaccine 2018;36:1435-1443).