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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Piano strategico nazionale di vaccinazione COVID-19



A seguito della presentazione del ministro della salute al Parlamento, il 2 dicembre 2020, delle linee guida del Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 - elaborate da ministero della Salute, Commissario straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, AGENAS e AIFA - Senato e Camera hanno approvato le relative risoluzioni.

 

Il 27 dicembre 2020, il cosiddetto “Vaccine day”, è la data che ha segnato il via ufficiale alla campagna di vaccinazione contro il COVID-19 in tutta Europa. In Italia, la distribuzione vera e propria del vaccino è iniziata il 31 dicembre 2020. Durante la campagna, la vaccinazione è stata offerta alla popolazione in base alle indicazioni del Piano strategico, in considerazione di valori e principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione, promozione della salute e del benessere, delle indicazioni internazionali ed europee, dell’epidemiologia locale, e secondo modalità e priorità che hanno tenuto conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccini autorizzati e della loro effettiva disponibilità, nel quadro della strategia generale messa a punto dalla Commissione europea.

 

Coordinamento con la strategia europea

A giugno 2020 la Commissione europea e gli Stati membri hanno concordato un approccio centralizzato, per garantire opportuno sostegno a sviluppo, produzione e fornitura dei vaccini. I negoziati con le aziende sono stati affidati in esclusiva alla Commissione, che ha agito per conto degli Stati membri per assicurare l’approvvigionamento delle dosi di vaccino necessarie per proteggere l’intera popolazione europea. In cambio del diritto ad acquistare un certo numero di dosi in un determinato periodo di tempo e a un prezzo stabilito, la Commissione ha coperto parte delle spese e dei costi di avvio sostenuti dalle aziende: una sorta di anticipo sui vaccini che sono stati poi effettivamente acquistati dai singoli Paesi, che ha consentito di ridurre il rischio di impresa, accelerare e aumentare la produzione.

 

Il piano strategico italiano

Il Piano strategico nazionale di vaccinazione COVID-19 di cui sopra è stato adottato ufficialmente con il decreto del 12 marzo 2021. Il Piano è costituito dal documento Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale - aggiornamento del 12 dicembre 2020 (adottato dal decreto 2 gennaio 2021) e dalle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 (10 marzo 2021), che hanno stabilito le categorie di popolazione da vaccinare e le priorità, tenendo conto delle raccomandazioni internazionali ed europee.

 

Andamento della campagna vaccinale contro COVID-19

Inizialmente, la campagna vaccinale ha seguito un ordine di priorità sulla base del rischio di infezione e malattia severa per COVID-19 nei diversi gruppi di popolazione. Tre le categorie prioritarie individuate all’inizio:

  • operatori sanitari e sociosanitari
  • residenti e personale dei presidi residenziali per anziani
  • persone di età uguale o maggiore di 80 anni

Con l’aumento dei vaccini autorizzati e delle dosi disponibili, la vaccinazione è stata poi estesa a:

  • persone con almeno una comorbidità cronica
  • personale scolastico
  • forze dell’ordine.

Infine, la vaccinazione è stata resa disponibile per l’intera popolazione a tutti i gruppi di età, in ordine via via decrescente.

 

Impatto della vaccinazione COVID-19 in Europa e in Italia

L’introduzione della vaccinazione il 27 dicembre 2020 e il successivo raggiungimento di elevate coperture vaccinali, in particolare nelle persone di età più avanzata, hanno cambiato radicalmente l’evoluzione e la gestione dell’epidemia da SARS-CoV-2 in Europa e in Italia.

 

Uno studio dell’OMS in collaborazione con ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) ha stimato che nel periodo gennaio-novembre 2021, grazie alle vaccinazioni, siano stati evitati in Europa oltre 470 mila decessi, di cui almeno 22 mila in Italia nella popolazione di età superiore a 60 anni. Tutto questo nonostante il 2021 sia stato caratterizzato dalla comparsa e dalla successiva predominanza di varianti genomiche del virus SARS-CoV-2, caratterizzate da sempre più elevata trasmissibilità.

 

Il report dell’ISS pubblicato ad aprile 2022 indica come, dal 27 dicembre 2020 al 31 gennaio 2022, nel nostro Paese siano state somministrate in tutto 128 milioni di dosi di vaccino contro COVID-19, di cui il 64% vaccino Comirnaty, il 24% Spikevax, il 10% Vaxzevria, l’1% Janssen e l’1% Comirnaty pediatrico. A gennaio 2022, l’84% degli italiani risultava vaccinato con almeno una dose, l’80% con due dosi e il 47% con tre dosi. Grazie alla vaccinazione, si stima che nel periodo gennaio 2021-gennaio 2022 siano stati evitati circa 8 milioni di casi, oltre 500.000 ricoveri, più di 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi. I dati aggiornati in tempo reale sulla copertura vaccinale per COVID-19 sono disponibili sul sito del Governo. Consulta anche la pagina dedicata alle raccomandazioni per la vaccinazione COVID-19 nella stagione 2023-2024.

 

Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento: 18 gennaio 2024

Data di creazione della pagina: 7 gennaio 2021

Revisione a cura di: Antonietta Filia - Dipartimento malattie infettive, ISS