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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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La pandemia COVID-19 e la riduzione o sospensione delle attività vaccinali a livello globale



ATTENZIONE: Pagina in corso di aggiornamento

 

Secondo i dati raccolti da OMS, UNICEF, GAVI, e dal Sabin Vaccine Institute, da marzo 2020 l’esecuzione delle attività vaccinali di routine è stata ostacolata in maniera sostanziale in almeno 68 Paesi del mondo, mettendo 80 milioni di bambini sotto l’anno di vita a rischio verso malattie gravi come la difterite, il morbillo e la poliomielite. Oltre la metà (53%) dei 129 Paesi in cui sono disponibili dati, ha riportato interruzioni dei servizi vaccinali da moderate a severe, o una loro sospensione totale, tra marzo e aprile 2020.

 

I motivi dell’interruzione dei servizi vaccinali durante la pandemia da COVID-19, sono vari. In alcuni casi le attività vaccinali sono state sospese o ridotte a causa delle misure di distanziamento fisico introdotte per evitare la trasmissione di COVID-19. In altri casi i genitori hanno avuto paura di uscire di casa (per le misure di distanziamento fisico e restrizioni alla circolazione introdotte, la carenza di informazioni o la paura di contrarre il virus responsabile di COVID-19). In altri ancora, gli operatori sanitari sono stati impossibilitati a viaggiare o impegnati nella gestione dell’epidemia da COVID-19, o ancora sprovvisti di adeguati dispositivi di protezione. In aggiunta vi sono stati ritardi nel trasporto dei vaccini. L’UNICEF ha segnalato un importante ritardo nella consegna di vaccini a causa delle misure di lockdown e la conseguente riduzione dei voli commerciali e la limitata disponibilità dei voli charters. Per contrastare la situazione, GAVI ha recentemente firmato un accordo con l’UNICEF per la copertura finanziaria dei maggiori costi di trasporto per la consegna dei vaccini dovuti al numero ridotto di voli commerciali disponibili per il trasporto.

 

Campagne di vaccinazione di massa

Molti Paesi hanno temporaneamente interrotto le campagne di vaccinazione di massa contro malattie come colera, morbillo, meningite, poliomielite, tetano, febbre tifoide e febbre gialla, a causa delle misure di distanziamento fisico introdotte durante le fasi iniziali della pandemia per ridurre la trasmissione di COVID-19. A fine marzo, la Global Polio Eradication Initiative (GAVI), un’organizzazione internazionale che favorisce l’accesso ai vaccini nei Paesi più poveri del mondo, ha raccomandato l’interruzione temporanea delle campagne di vaccinazione contro la polio fino alla seconda metà dell’anno. Nello stesso periodo, il Strategic Advisory Group of Experts (SAGE) on Immunization dell’OMS aveva raccomandato la sospensione temporanea di tutte le campagne di vaccinazione di massa per permettere una valutazione dei rischi e stabilire delle misure efficaci per ridurre la trasmissione di COVID-19.

 

Per molti bambini, le campagne di vaccinazione di massa rappresentano l’unica opportunità per essere vaccinati. La campagna vaccinale contro il morbillo è stata sospesa in 27 Paesi e quella contro la polio in 38. Si stima che almeno 24 milioni di persone in 21 Paesi a basso reddito sono a rischio di non ricevere le vaccinazioni contro polio, morbillo, febbre tifoide, febbre gialla, colera, rotavirus, HPV, meningite A e varicella a causa delle sospensioni e dell’introduzione di nuovi vaccini.

 

L’OMS ha monitorato la situazione e ha recentemente pubblicato il documento “Framework for decision-making: implementation of mass vaccination campaigns in the context of COVID-19” per aiutare i Paesi nel processo decisionale riguardo come e quando riprendere le campagne vaccinali di massa, sia quelle preventive che quelle di risposta a un’epidemia. Nel documento sono delineati i principi da considerare e i rischi/benefici delle campagne di vaccinazione. Si raccomanda di effettuare una valutazione del rischio che tenga conto della trasmissione locale del COVID-19, delle capacità di risposta dei sistemi sanitari e dei benefici di sanità pubblica derivanti dalle campagne di vaccinazione di massa.

 

Sulla base del documento OMS e in seguito alle crescenti preoccupazioni sull’aumento della trasmissione della poliomielite, la Global Polio Eradication Initiative sta consigliando ai Paesi, soprattutto quelli considerati ad alto rischio, di iniziare a pianificare la ripresa delle campagne di vaccinazione contro la polio.

 

Campagne vaccinali

Numero totale di Paesi in cui sono state rimandate le campagne vaccinali (dati al 15 maggio)

Morbillo/ Morbillo rosolia/ Morbillo, parotite, rosolia (M/MR/MPR)

27

Polio (IPV)

7

Polio (bivalente orale -bOPV)

26

Polio (monovalente orale tipo 2 -mOPV2)

13

Meningite A (men A)

2

Febbre gialla (YF)

4

Tifo (TCV)

2

Colera (OCV)

5

Tetano (Td)

7

 

 

La situazione in Italia

 

In Italia, come raccomandato dall’OMS, è stata ribadita l’importanza di mantenere i servizi vaccinali durante la pandemia da COVID-19. È stata ribadita inoltre l’importanza di mantenere un elenco di coorti delle persone non vaccinate per garantire un tempestivo recupero delle sedute vaccinali qualora fosse stata necessaria una temporanea riduzione delle attività vaccinali durante la pandemia.

 

Sin dall’inizio della pandemia, nel nostro Paese i servizi vaccinali sono stati adattati alle singole realtà territoriali sulla base della circolazione del virus e delle misure restrittive in atto. Ad esempio, in Lombardia, la Regione maggiormente colpita dall’epidemia, le attività programmate di vaccinazione sono state temporaneamente sospese a fine febbraio al verificarsi dell’incremento esponenziale dei casi di COVID-19. Sono in parte riprese a marzo (in particolare le vaccinazioni primarie dell’infanzia e le vaccinazioni antimeningococciche) con la raccomandazione di porre attenzione all’organizzazione delle sedute vaccinali così da garantire le corrette distanze e gli avvicendamenti delle persone nelle sale d’aspetto. A metà aprile, è stato indicato di garantire il ripristino dell’offerta vaccinale (ove non era stato ancora attivato) in coerenza con il calendario vaccinale vigente, dando priorità al recupero delle vaccinazioni non effettuate.

 

 

Data di creazione della pagina: 28 maggio 2020

Autrice: Antonietta Filia – Dipartimento Malattie infettive, ISS