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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Vaxzevria (AstraZeneca)



Nota: il vaccino Vaxzevria non è più disponibile in Italia.

 

Il vaccino Vaxzevria è un vaccino anti COVID-19 a vettore virale. Questo tipo di vaccino utilizza un virus non patogeno come vettore per fornire le istruzioni per sintetizzare la proteina spike di SARS-CoV-2. Una volta prodotta, la proteina può stimolare una risposta immunitaria specifica, sia anticorpale che cellulare.

 

Il ciclo di vaccinazione primaria con Vaxzevria consiste in due dosi separate da 0,5 ml ciascuna. La seconda dose deve essere somministrata da 4 a 12 settimane (da 28 a 84 giorni) dopo la prima. Una dose di richiamo (terza dose) di 0,5 ml può essere somministrata ai soggetti che hanno completato il ciclo di vaccinazione primaria con Vaxzevria o con un vaccino anti COVID-19 a mRNA, a distanza di almeno tre mesi dalla seconda dose.

 

Vaxzevria è stato autorizzato a fine gennaio 2021 da EMA e AIFA solo per gli adulti di età pari o superiore a 18 anni, non per l’uso nei bambini. Attualmente non è più in uso nel nostro Paese.

 

Studi preliminari su modelli animali non mostrano effetti nocivi di Vaxzevria in gravidanza. Tuttavia, i dati sull'uso di Vaxzevria in gravidanza sono molto limitati. Non esistono studi su Vaxzevria in allattamento, ma non è previsto alcun rischio particolare.

 

Efficacia e sicurezza

Nei primi studi clinici pre-autorizzativi, la somministrazione del vaccino ha dimostrato un’efficacia pari a circa il 60% contro la malattia COVID-19 sintomatica. Un altro studio condotto negli Stati Uniti, Perù e Cile su 26 mila partecipanti ha mostrato una riduzione del numero dei casi sintomatici del 74%.

 

Le reazioni avverse più comuni di Vaxzevria sono generalmente lievi o moderate e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione. Queste includono: tumefazione, dolore ed ecchimosi nel sito di iniezione, mal di testa, affaticamento, dolori muscolari, sensazione generale di malessere, brividi, febbre, dolori articolari e nausea. Possono verificarsi inoltre trombocitopenia (bassi livelli di piastrine nel sangue), vomito, diarrea, dolori a gambe o braccia, malattia simil-influenzale, astenia.

 

Dopo la vaccinazione con vaccini a vettore virale è stata segnalata una condizione molto rara che comporta eventi tromboembolici gravi accompagnati da trombocitopenia (TTS). I trombi si sono verificati in sedi insolite, tra cui la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST), la vena splancnica e nelle arterie.

 

Possono verificarsi anche trombosi venosa e sinusale cerebrovascolare senza trombocitopenia (Vaxzevria) e sindrome da perdita capillare (vaccini vettoriali adenovirali), ma sono reazioni estremamente rare.

 

Per maggiori informazioni consultare la pagina su sicurezza e monitoraggio dei vaccini anti COVID-19 e la scheda tecnica del vaccino.

 

Caratteristiche tecniche

Data di ultimo aggiornamento: 10 agaosto 2021

Data di creazione della pagina: 7 gennaio 2021

Revisione a cura di: Antonietta Filia, Alberto Mateo Urdiales – Dipartimento malattie infettive, ISS