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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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La settimana delle vaccinazioni 2007 nei diversi Paesi europei



Albania

Uno dei problemi principali del Paese è l’immigrazione interna: le iniziative della Settimana sono rivolte in particolare ai genitori di bambini non vaccinati a causa dell’emigrazione. Il mezzo principale della campagna è la televisione, che si è già dimostrata efficace in passato nel Paese.

 

Armenia

L’ostacolo è rappresentato dai timori dei genitori degli eventi avversi dei vaccini. La campagna prevede comunicazione per televisione ma anche con sms, un numero verde e un convegno rivolto ai giornalisti.

 

Azerbaigian

Anche qui sono diffusi i timori sugli eventi avversi. La campagna comprende un talk show televisivo e la partecipazione diretta della first lady, particolarmente sensibile al tema, all’inaugurazione della Settimana in un orfanotrofio della capitale.

 

Bielorussia

È uno dei Paesi che hanno lanciato la prima Settimana delle vaccinazioni nel 2005. Quest’anno è l’occasione per condurre, oltre alle attività mediatiche, anche un sondaggio nella popolazione.

 

Belgio

Le iniziative sono divise secondo i due principali gruppi linguistici: fiamminghi e valloni.

Nella comunità fiamminga un’azione chiave sarà la sensibilizzazione dei giovani adulti a vaccinarsi. La comunità francofona invece ha organizzato un convegno sulla prevenzione.

Inoltre tutti i vaccinatori del Paese riceveranno un opuscolo.

 

Bosnia-Erzegovina

L’obiettivo cruciale della campagna è il diritto di ogni bambino alla vaccinazione gratuita. Le iniziative sono destinate soprattutto ai gruppi più vulnerabili, che sono stati anche i più colpiti dal focolaio di morbillo in corso nel Paese.

 

Francia

Alle iniziative della Settimana aderiscono cinque Regioni, che organizzano varie attività a livello locale, con eventi e target diversi a seconda delle singole realtà.

 

Georgia

Anche qui la first lady partecipa di persona alle iniziative della Settimana, che si rivolge in particolare ai gruppi più svantaggiati che spesso non sono protetti rispetto alle malattie infettive. Attenzione particolare è rivolta ai bambini delle scuole.

 

Germania

Uno degli argomenti più attuali è la campagna per la vaccinazione per il papillomavirus umano, raccomandato a tutte le ragazze fra i 12 e i 17 anni. Un altro argomento urgente è la vaccinazione degli adolescenti, che sono stati fra i più colpiti dal recente focolaio di morbillo. Molte iniziative saranno decise a livello dei singoli Länder (le entità che compongono lo Stato federale).

 

Irlanda

L’Irlanda è stata fra i promotori della Settimana del 2005, identificando come problema principale la sfiducia nei vaccini. Quest’anno l’evento è interpretato come occasione per contribuire a raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione del morbillo entro il 2010. Il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia è il meno diffuso nel Paese: la Settimana ha anche lo scopo di promuoverlo.

 

Kazakistan

Il problema principale è l’alto numero di migranti, che difficilmente sono raggiunti dalla copertura vaccinale. Per questo la Settimana coinvolge anche i corpi di polizia che si occupano di migrazioni.

 

Kirghizistan

Il problema principale sono i migranti e i lavoratori stagionali delle aree rurali, che tendono a stabilirsi intorno alla capitale sfuggendo alla registrazione e quindi alle vaccinazioni. Fra le varie iniziative, i professionisti sanitari sono impegnati in una campagna porta a porta per una maggiore diffusione della campagna.

 

Macedonia

Sono previsti incontri, conferenze, programmi radio e tv e iniziative di vaccinazioni, con lo scopo principale di raggiungere i gruppi più svantaggiati, fra cui gli abitanti delle aree rurali, i bambini di strada e i Rom.

 

Malta

I genitori tendono ad avere molta cautela nel vaccinare i figli. Per questo sono stati realizzati opuscoli per sfatare i pregiudizi più diffusi, realizzati nelle due lingue ufficiali del paese, inglese e maltese.

 

Moldova

I temi più urgenti saranno identificati con un sondaggio giornalistico, mentre in televisione sono condotti programmi di domande e risposte.

 

Romania

Alcuni gruppi di popolazione, fra cui la comunità Rom, sono particolarmente svantaggiati, e quindi considerati obiettivi primari della campagna, organizzata da enti pubblici e privati. In quattro distretti sono state organizzate vaccinazioni di bambini contro l’epatite A e la polio.

 

Russia

Materiali informativi e numeri verdi sono stati allestiti nelle numerose lingue locali. Sono previste anche visite negli insediamenti urbani più remoti dell’immenso territorio nazionale.

 

Serbia

Anche la Serbia ha partecipato alla Settimana già dalla prima edizione del 2005. Come in altri Paesi balcanici, le minoranze etniche e in particolare quella Rom sono fra le categorie meno protette, soprattutto negli insediamenti illegali, sia urbani sia rurali. Per raggiungerli sono stati allestiti spettacoli teatrali anche in lingua Rom, oltre a vari materiali informativi.

 

Slovacchia

Il Paese vanta una situazione vaccinale buona, ma la minoranza Rom è poco sensibilizzata. Per questo la maggior parte delle iniziative sono state tradotte nella lingua Rom. L’attenzione non è rivolta solo alle vaccinazioni routinarie, ma anche a quelle considerate sottousate, come quella per l’epatite B. Inoltre sono previste iniziative per la vaccinazione influenzale, soprattutto fra i gruppi a rischio.

 

Tagikistan

Anche se il Paese ha partecipato alla prima Settimana nel 2005, il problema principale è ancora la paura degli eventi avversi, piuttosto diffusa nella popolazione. I mezzi principali identificati per contrastarla sono radio e televisione.

 

Turchia

L’iniziativa è rivolta soprattutto ai bambini non vaccinati sotto i 5 anni, ancora molti nel Paese. Per raggiungere anche i gruppi più isolati il messaggio sarà veicolato attraverso eventi come parate di strada, show all’aria aperta e partite di calcio.

 

Turkmenistan

I gruppi a cui si rivolge prioritariamente la campagna sono quelli di migranti, che lavorano nel commercio nelle grandi città e che raramente sono raggiunti dal sistema sanitario. Un altro tema all’ordine del giorno è il vaccino per morbillo, parotite e rosolia, introdotto nei programmi vaccinali di routine l’anno scorso.

 

Ungheria

Sono previsti incontri e seminari rivolti a medici di famiglia, madri e infermieri. È stato prodotto materiale informativo da distribuire per informare sui rischi delle malattie e i benefici dei vaccini.

 

Uzbekistan

Il problema principale sono le dicerie sul fatto che i vaccini importati da determinati Paesi siano inefficaci e non sicuri. Per questo i media sono stati identificati come il mezzo principale per contrastare i pregiudizi. Fra l’altro è stato indetto un concorso giornalistico, in cui i tre articoli migliori vinceranno un premio e saranno pubblicati sui quotidiani nazionali.

Data di creazione della pagina: 19 aprile 2007