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Venice: la nuova rete europea per le vaccinazioni



L Pastore Celentano1, PL Lopalco2, D O'Flanagan3, D Levy-Bruhl4, A Ferro5, G Tridente6, E Appelgren1, S Salmaso1

 

da: Eurosurveillance, vol. 12, n. 1 - 18 gennaio 2007

 

1Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (Cnesps), Istituto Superiore di Sanità (Iss), Rome, Italy
2Scientific Advice Unit, European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), Stockholm, Sweden
3Health Protection Surveillance Centre (Hpsc), Dublin, Ireland
4Département des maladie infectieuses, Institut de Veille sanitaire (InVs), Paris, France
5Regione Veneto – Segreteria Sanità e Sociale, Venice, Italy
6the Green Channel Reference Centre for Vaccination, Veneto Region at the University Hospital, Verona, Italy

 

La vaccinazione è uno strumento estremamente efficace per ridurre sia l’incidenza che la morbosità di molte malattie infettive. Attualmente in Europa vi sono molti vaccini disponibili per le malattie dell’infanzia. I vaccini sviluppati di recente, dal 2003 in poi, vengono licenziati sul mercato europeo seguendo una procedura centralizzata tramite l’Emea (European Agency for the Evaluation of Medical products). Ciò implica che i vaccini sono brevettati per indicazioni e gruppi di popolazioni comuni per tutti i paesi membri della Ue. Tuttavia, i vari Paesi spesso adottano calendari vaccinali diversi, somministrano contemporaneamente vaccini diversi, misurano la copertura vaccinale con metodi differenti o su diversi gruppi di età e usano differenti sistemi per monitorare gli eventi avversi al vaccino.

 

La valutazione in termini di impatto sulla salute pubblica dei vaccini brevettati recentemente viene portata avanti contemporaneamente nei singoli Paesi, ma in maniera indipendente. Va ricordato, però, che - anche se i programmi di vaccinazione sono concepiti a livello nazionale - il loro impatto supera i confini di uno Stato all’interno dell’Unione europea, soprattutto in un contesto di libera circolazione delle persone, e quindi delle infezioni. È anche probabile che l’allargamento dell’Unione da 15 a 25 Stati membri nel 2004 e a 27 nel 2007 aumenti la variabilità di questo scenario.

 

Sinora, vi sono stati vari progetti europei che hanno preso in considerazione una singola malattia infettiva prevenibile da vaccino, come per esempio la meningite da meningococco o da pneumococco. Poche sono state però le opportunità per condividere esperienze sui programmi di vaccinazione in modo esteso e in una prospettiva europea.

 

Scopi e obiettivi del progetto Venice

Nel gennaio 2006 è nato il progetto Venice (Vaccine European New Integrated Collaboration Effort con lo scopo di stabilire una rete europea di esperti in programmi di vaccinazione nazionali. Attualmente non c’è alcun monitoraggio comune dei programmi di vaccinazione in Europa, volto a valutarne l’efficacia e la sicurezza. Non ci sono dati raccolti in base ai quali identificare le eventuali differenze che potrebbero sorgere nei Paesi dell’Unione europea, in seguito ai diversi modi e tempi di somministrazione del vaccino.

In altre parole, un attento confronto dei programmi vaccinali nazionali permetterà agli esperti di vedere quale calendario potrebbe essere il più appropriato, per un determinato vaccino, se l’efficacia di un vaccino viene influenzata dalla somministrazione simultanea di altri, quali sono per ogni vaccino gli effetti avversi più frequenti. Inoltre, grazie alla rete Venice, sarà possibile monitorare in tempo reale gli effetti della introduzione nei Paesi europei dei vaccini contro il papillomavirus umano (HPV) e il rotavirus, e quelli futuri contro le pandemie influenzali.

 

Altri obiettivi e scopi del progetto Venice sono:

  • migliorare la conoscenza sui programmi di vaccinazione nell’Unione europea
  • identificare e raccomandare gli indicatori migliori per monitorare i programmi di vaccinazione
  • definire modelli di processi decisionali nell’ introduzione di nuovi vaccini nei programmi di vaccinazione nazionali
  • sviluppare modelli di best practice per gestire gli eventi avversi successivi alle vaccinazioni.

Il lavoro attuale

Attualmente, tra le varie attività svolte, la rete Venice sta raccogliendo informazioni sulle politiche nazionali riguardo all’introduzione di nuovi vaccini contro il rotavirus e il papillomavirus umano (HPV), con un questionario distribuito ai 28 Paesi partecipanti al progetto.

 

Uno dei sottoprogetti più importanti di Venice è la progettazione e realizzazione del sito web, che offre informazioni e raccomandazioni per incoraggiare l’uso di approcci standard alla sorveglianza sui vaccini e sulla raccolta dei dati nei Paesi partecipanti al progetto (definizione comune dei casi di evento avverso, indicatori comuni per valutare i programmi di vaccinazione europei). In futuro, il sito fornirà regolarmente informazioni aggiornate sui programmi di vaccinazione nazionali e regionali, fra cui i calendari vaccinali, i vaccini usati, la copertura vaccinale, i metodi per calcolarla, i sistemi per la sorveglianza e la gestione degli eventi avversi. Il sito pubblicherà anche aggiornamenti su evidenze scientifiche riguardo all’efficacia di nuovi vaccini contro il rotavirus, il papillomavirus umano, i vaccini contro pneumococco, meningococco e varicella/zoster. Inoltre offrirà accesso a informazioni sui prodotti vaccinali provenienti da enti regolatori nazionali ed europei, come l’Emea, e a informazioni importanti sulle vaccinazioni provenienti da organizzazioni internazionali, come l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e l’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control).

 

Per aiutare a migliorare la conoscenza generale sui programmi di vaccinazione, ai referenti nazionali è stato chiesto di scrivere un breve rapporto in cui descrivere i programmi di vaccinazione in corso nei loro Paesi. Queste relazioni sono in corso di pubblicazione sulla newsletter dell’Ecdc

Vaccines & Immunisation. Una panoramica dei risultati di quest’indagine sarà pubblicata sul sito di Venice nel corso del 2007. Sarà accessibile a tutti una breve sintesi, e il materiale completo raccolto è già a disposizione dei referenti nazionali.

 

Il progetto Venice è supportato dalla Dg Sanco (European Commission’s Directorate General for Health and Consumer Protection) della Comunità europea ed ha ricevuto un finanziamento per tre anni. Alla fine di questo periodo, l’intera attività verrà rilevata dall’Ecdc in quanto agenzia europea di sorveglianza delle malattie infettive. Al network partecipano 28 Paesi europei: 26 Stati membri dell’Unione europea (tutti tranne Malta) e due Paesi dell’Efta (Islanda e Norvegia). In ogni Paese sono state identificate varie persone all’interno delle istituzioni sanitarie pubbliche che verranno coinvolte: un referente responsabile del progetto a livello nazionale e tre referenti specifici per i sottoprogetti.

 

Oltre ai suoi legami con l’Ecdc, Venice collabora con altre reti e organizzazioni europee sulle malattie prevenibili con i vaccini, fra cui progetti finanziati dalla Commissione europea, come Euvacnet, il Vacsatc (Vaccine Safety - Attitudes, Training and Communication) e la Brighton Collaboration, con lo scopo di stabilire una complementarità, evitare sovrapposizioni e facilitare la disseminazione di dati rilevanti alla rete di vaccinazione.

 

Il primo workshop di Venice si è tenuto a Malta nell’aprile 2006, insieme al workshop annuale di Euvacnet. Il prossimo sarà organizzato nella primavera del 2007 e comprenderà una sessione dedicata alla presentazione dei risultati del progetto Polymod (Mathematical Models to support Policy-Making), finanziato dalla DG research della Ce, che saranno pubblicati in seguito in un’area apposita del sito di Venice.

Data di creazione della pagina: 10 maggio 2007

Traduzione e sintesi a cura della redazione di EpiCentro