La promozione della vaccinazione negli operatori sanitari: il progetto HProImmune e il toolkit di comunicazione
L’immunizzazione attiva del personale sanitario rappresenta uno degli interventi più sicuri ed efficaci per il controllo delle infezioni nosocomiali e comporta benefici per effetto diretto sui soggetti vaccinati, e in modo indiretto, riducendo la circolazione di patogeni e inducendo la protezione di soggetti non vaccinati (herd immunity). Riveste quindi un ruolo non soltanto nella protezione del singolo operatore, ma anche nella garanzia e tutela dei pazienti, soprattutto quelli più fragili ed ad alto rischio. Inoltre, permette il mantenimento di un sistema sanitario funzionante in momenti di crisi.
Nonostante la disponibilità di vaccini e la loro dimostrata efficacia nella riduzione dell’incidenza di malattia e dell’assenteismo lavorativo, la loro accettazione da parte delle popolazioni target continua a rappresentare un elemento di criticità e la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari risulta generalmente bassa. Recenti epidemie di morbillo e di altre malattie prevenibili da vaccino che hanno interessato anche gli operatori sanitari e l’esperienza maturata in occasione della pandemia influenzale del 2009, hanno dimostrato che le coperture vaccinali sono ancora insufficienti in questa categoria di soggetti a rischio. Questo, nonostante l’accesso facilitato alle vaccinazioni e la disponibilità (almeno teorica) di maggiori strumenti rispetto alla popolazione generale per comprendere l’importanza della vaccinazione.
Per rispondere alla necessità di promuovere la vaccinazione tra gli operatori sanitari, l’Istituto superiore di sanità ha preso parte a un progetto europeo intitolato “HproImmune - Promozione dell’immunizzazione degli operatori sanitari in Europa” della durata di tre anni, coordinato dall’Istituto di Medicina preventiva, salute ambientale e occupazionale di Atene, Prolepsis. Il progetto, iniziato il 1 settembre 2011, è co-finanziato dal Programma di sanità pubblica della Dg Sanco 2008-2013. Il consorzio HProImmune comprende dieci partner associati provenienti da sette Paesi europei: Grecia, Romania, Germania, Polonia, Lituania, Cipro e l’Italia con l’Istituto superiore di sanità; e due partner collaborativi europei (l’Agenzia per la promozione della salute britannica - Public Health England, Phe; il Centro europeo per l’ambiente e la salute dell’Organizzazione mondiale della sanità - WHO European Centre for Environment and Health, Eceh, di Bonn).
Poiché il successo di un programma vaccinale dipende dalla compliance del target e dalle coperture vaccinali che si riescono a raggiungere, l’obiettivo principale del progetto è stato quello di promuovere un corretto atteggiamento verso la pratica vaccinale, permettendo l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del problema fra il personale sanitario, attraverso la messa a punto e la somministrazione – fra gli operatori sanitari che operano in diversi ambiti – di uno strumento di comunicazione ad hoc (toolkit).
Per aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari sulle principali malattie prevenibili da vaccino e diffondere l’utilizzo del toolkit messo a punto nell’ambito del progetto HProImmune, il 20 giugno 2014 si è svolto all’Iss un workshop dedicato a questo tema che ha visto la partecipazione di diversi professionisti di livello internazionale, nazionale e locale.
- Consulta la pagina con i materiali della giornata.
Il toolkit HProImmune
Il toolkit è stato costruito alla luce di una revisione sistematica delle esperienze disponibili in letteratura e l’identificazione di informazioni sulle politiche e strategie vaccinali adottate dai diversi Paesi europei, l’analisi di dati di copertura vaccinale, specifici programmi di intervento, best practice, linee guida e raccomandazioni, sul tema della vaccinazione del personale sanitario. Inoltre, poiché diversi fattori condizionano le coperture vaccinali tra gli operatori sanitari e intervengono nel processo decisionale, gli effettivi determinanti di vaccinazione sono stati analizzati attraverso focus group e con un’indagine on line. I risultati di questi studi hanno contribuito alla messa a punto di questo strumento di comunicazione.
Lo scopo del toolkit è quello di fornire agli operatori sanitari – sia a quelli direttamente coinvolti nella cura e nella gestione del paziente, sia ai decisori delle strategie vaccinali (quali i direttori sanitari e gli amministratori delle strutture ospedaliere ed ambulatoriali) – informazioni, strumenti e risorse utili per la promozione della vaccinazione. Il toolkit offre informazioni aggiornate sulle malattie prevenibili da vaccino e altro materiale che può essere utilizzato, in tutte le strutture sanitarie, per programmi di progettazione, sviluppo, valutazione e miglioramento dei programmi di immunizzazione.
Il toolkit è costituito da:
- per i 5 vaccini prioritari (Varicella, MPR (morbillo-parotite,
rosolia), Influenza, Epatite B, DTP)
- opuscolo informativo (pdf 5 Mb)
- tre poster “Scegli a favore della salute” (pdf 466 kb), “Scegli l’arma migliore” (pdf 429 kb), “In quale fetta della torta stai?” (pdf 430 kb)
- per influenza
- poster (pdf 1,6 b)
- scheda informativa (pdf 5,2 Mb)
- risorse per il web (un’animazione, swf 1,2 Mb, banner, jpg 24 kb)
- materiale per la direzione sanitaria
- guida per pianificare un intervento di vaccinazione in ambito ospedaliero (pdf 430 kb)
- modulo di rifiuto della vaccinazione (doc 32 kb)
- questionari pre (pdf 405 kb) e post valutazione (pdf 449 kb)
Scarica anche il testo del Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014 (pdf 392 kb) e una bibliografia utile di riferimento sul tema (pdf 357 kb).
La combinazione di interventi di tipo educazionale e promozionale e un approccio su più fronti sono i modi più efficaci per aumentare il tasso di adesione alla vaccinazione negli operatori sanitari e per garantire il successo di future campagne di vaccinazione. Tra i principali interventi di provata efficacia in ambiente ospedaliero ricordiamo: la disponibilità e gratuità del vaccino in ospedale e la presenza di personale dedicato all’organizzazione del servizio vaccinale, la promozione della vaccinazione tra pari, l’utilizzo di incentivi o disincentivi economici, di certificati attestanti un eventuale rifiuto.
Il tema dell’obbligatorietà per questa categoria professionale è al momento ampiamente dibattuto ma ancora controverso.