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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Operatori scolastici, morbillo e vaccinazioni: una riflessione a più voci (SIPPS e A.Ge) alla luce della normativa italiana



A partire da febbraio 2019, il bollettino mensile della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell’Istituto Superiore di Sanità, Morbillo & Rosolia News, ha aggiunto alla segnalazione dei dati epidemiologici sui casi registrati in Italia anche il numero di operatori scolastici che hanno contratto il morbillo  nel periodo esaminato. Il numero di ottobre 2019 riporta 43 casi tra operatori scolastici, di cui 34 non vaccinati [1], segnalati al 30 settembre 2019. La notizia, purtroppo, non giunge inattesa, visto che l’ambito scolastico rappresenta un frequente luogo di trasmissione di questa malattia [2,3,4,5].

 

Cosa dice la legge?

Già nel 2015, il Comitato Nazionale per la Bioetica aveva raccomandato «l’osservanza dell'obbligo e un’adeguata profilassi vaccinale da parte degli operatori sanitari e del personale impegnato nelle scuole di ogni ordine e grado e in generale nei luoghi maggiormente frequentati dai bambini in funzione della loro specifica attività»[6].  Inoltre, due anni dopo, il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 ha collocato gli operatori scolastici fra le categorie di lavoratori per cui sono indicate specifiche vaccinazioni  sottolineando, in particolare, come «chi è a contatto con bambini nelle prime fasi di vita è a rischio sia di contrarre patologie infettive tipiche dell’infanzia, sia di essere esso stesso veicolo di infezione». [7].

 

Di conseguenza, secondo il DPM del 12 gennaio 2017, gli operatori scolastici rientrano nella categoria A3 dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in quanto «soggetti a rischio di tutte le età: vaccinazioni previste dal vigente PNPV 2012-2014 e da altre normative nazionali sull’argomento», e hanno quindi diritto a essere vaccinati [8].

 

Nonostante l’articolo 3, comma 3-bis, della legge 191 del 31/7/2017 avesse disposto che «entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, gli operatori scolastici, sanitari e socio-sanitari» dovevano presentare «agli istituti scolastici e alle aziende sanitarie nei quali prestavano servizio una dichiarazione comprovante la propria situazione vaccinale» [9], allo stato attuale non vi è alcuna informazione sulla copertura vaccinale degli operatori scolastici in Italia né alcuna norma che obblighi il personale della scuola a vaccinarsi.

 

Inoltre, bisogna considerare che, ad oggi, è pienamente vigente il D.L. 9 aprile 2008, n. 81, in cui, come ricordato nel PNPV 2017-2019, all’art. 279, comma 2, si prescrive che «il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali: a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente; b) l’allontanamento temporaneo del lavoratore, prevedendo sanzioni di rilievo per il datore di lavoro nel caso della mancata applicazione della norma [10]».

 

Infine, dal momento che la L. 119 del 31 luglio 2017 dispone, all’art. 4, che «I minori che si trovano nelle condizioni di cui all'art. 1 comma 3», ovvero che presentano una controindicazione alla vaccinazione, «sono inseriti, di norma, in classi nelle quali sono presenti solo minori vaccinati o immunizzati», appare illogico che non venga garantito che anche gli operatori scolastici siano vaccinati o immunizzati, nel proprio interesse (come previsto dalla L. 81/2008) e nell’interesse dei minori che frequentano la scuola.

 

Con la meritoria istituzione dell’iniziativa “Scuola in ospedale”, l’Italia garantisce ai bambini e ai ragazzi ricoverati il diritto all’istruzione come diritto a conoscere e ad apprendere anche durante la degenza in ospedale, nonostante la malattia da cui sono affetti. Fra di loro il numero degli immunodepressi è molto elevato: gli operatori scolastici che si dedicano a questo servizio, sia in ospedale che a domicilio, devono essere necessariamente protetti dalle malattie infettive diffusibili, che le vaccinazioni prevengono.

 

È dunque fondamentale, come raccomandato dal Comitato Nazionale di Bioetica e previsto dal vigente PNPV 2017-2019, promuovere campagne d’informazione, comunicazione ed educazione fra gli operatori scolastici, al fine di illustrare l’importanza delle vaccinazioni a livello individuale e collettivo, e richiamarli a scelte consapevoli e corrette [11]. Ciò vale in particolare per la categoria dei docenti, quali professionisti a cui gli studenti e le famiglie si rivolgono con fiducia per conoscere il loro parere anche su temi di interesse comune e non prettamente scolastico. Il loro ruolo è certamente positivo quando raccomandano il rispetto del calendario vaccinale e li aiutano a superare le eventuali esitazioni, ma può essere altresì negativo qualora siano essi stessi a esprimere dubbi e perplessità, dando credito alle false informazioni che a volte sono diffuse dai media [2,12].

 

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) da anni, in collaborazione con l’Associazione Genitori Italiani (A.Ge.), conduce campagne di informazione per le famiglie su vari temi, fra cui i vaccini e le vaccinazioni e, a partire dal 2019, vuole estendere questa attività anche agli operatori scolastici, nel loro interesse e nell’interesse dei bambini che vengono affidati alle loro mani esperte

 

Riferimenti e risorse utili
  1. Filia A, Bella A, Del Manso M, Baggieri M, Marchi A, Bucci P, Magurano F, Nicoletti L, Rota MC. Morbillo & Rosolia News
  2. Riccò M, Vezzosi L, Gualerzi G, Signorelli C. Knowledge, attitudes and practices (KAP) towards vaccinations in the school settings: an explorative survey. J Prev Med Hyg. 2017;58:E266–E278. doi:10.15167/2421 4248/jpmh2017.58.4.673
  3. Luthy KE, Houle K, Beckstrand RL, et al. Vaccination perceptions and barriers of school employees: a pilot study. J Sch Nurs. 2013; 29:284-93. doi: 10.1177/1059840513490029
  4. Ruijs WL, Hautvast JL, Akkermans RP et al.. The role of schools in the spread of mumps among unvaccinated children: a retrospective cohort study. BMC Infect Dis. 2011 ;11:227. doi: 10.1186/1471-2334-11-227
  5. Mimura S, Kamigaki T, Takahashi Y, et al. Role of Preschool and Primary School Children in Epidemics of Influenza A in a Local Community in Japan during Two Consecutive Seasons with A(H3N2) as a Predominant Subtype. PLoS One. 2015;10:e0125642. doi: 10.1371/journal.pone.0125642.
  6. Comitato Nazionale di Bioetica: L'importanza delle vaccinazioni, 24 aprile 2015
  7. Ministero della salute, Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019
  8. DPM 12 gennaio 2017 Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. (17A02015) G.U. Serie Generale n. 65, 18 marzo 2017
  9. DL 7 giugno 2017, n. 73, coordinato con la legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci.». (17A05515) G.U. Serie Generale n.182 del 05-08-2017
  10. D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106, Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, Rev. Febbraio 2019
  11. Bechini A, Bonanni P, Moscadelli A, et al. Elaborazione di strategie e di interventi di comunicazione sanitaria multi-obiettivo sulle malattie infettive prevenibili e sulle vaccinazioni come mezzo per aumentare le coperture vaccinali nella popolazione. Epidemiol Prev. 2019;43:71-75. doi: 10.19191/EP19.1.P71.023
  12. Riccó M, Vezzosi L, Gualerzi G, et al. Measles vaccine in the school settings: a cross-sectional study about knowledge, personal beliefs, attitudes and practices of school teachers in northern Italy. Minerva Pediatr. 2018 Jul 2. doi: 10.23736/S0026-4946.18.05206-4

 

Data di creazione della pagina: 7 novembre 2019

Autori: Luciano Pinto (SIPPS), Roberto Liguori (SIPPS), Roberto Del Gado (A.Ge), Giuseppe Di Mauro (SIPPS)