Settimana europea delle vaccinazioni 2007
Prevenire, proteggere, vaccinare: questo il messaggio chiave della Settimana europea delle vaccinazioni, che si terrà dal 16 al 22 aprile 2007. Per l’occasione, l’Oms Europa organizza incontri, dibattiti, mostre e iniziative mediatiche per evidenziare l’importanza delle vaccinazioni con informazioni chiare e scientificamente fondate: le vaccinazioni salvano vite, proteggono i bambini da malattie e disabilità e consentono uguali opportunità per una vita sana, indipendentemente dalle disuguaglianze sociali.
L’iniziativa, rivolta in particolare ai gruppi di popolazione più vulnerabili e più difficili da raggiungere, ha lo scopo di aumentare la consapevolezza sull’importanza delle vaccinazioni e migliorare il successo e la copertura dei programmi vaccinali. Fra le attività previste ci sono:
- iniziative rivolte ai genitori: eventi sportivi e spettacoli teatrali per sottolineare messaggi chiave, distribuzione di materiali informativi, organizzazione di attività di assistenza e di campagne vaccinali per gruppi difficili da raggiungere, eventi e seminari per convogliare l’attenzione dei mass media sulle questioni più importanti
- iniziative rivolte ai professionisti sanitari: formazione e informazione sulle campagne vaccinali, formazione su come fornire consulenza e consigli ai genitori
- iniziative rivolte ai decisori: organizzazione di seminari per discutere le sfide e i benefici delle vaccinazioni, produzione di materiale informativo con dati rilevanti e stime di costi.
La Settimana, indetta la prima volta da 9 Paesi nel 2005, vede quest’anno la partecipazione di 25 Paesi, di cui molti dell’ex blocco sovietico e 9 dell’Unione Europea, che insieme riuniscono il 57 per cento della popolazione della Regione. In Italia si è attivata la Provincia autonoma di Bolzano, dove è particolarmente complessa la situazione vaccinale, anche a causa della forte presenza di gruppi anti-vaccinazioni.
L’evento è coordinato dall’Ufficio regionale per l’Oms Europa, con il supporto di importanti partner regionali e nazionali, fra cui l’Unicef e lo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).
Secondo gli organizzatori, le campagne di vaccinazione rischiano di diventare vittime del loro stesso successo: il drastico calo dei focolai epidemici negli ultimi tempi ha reso molte malattie contagiose un ricordo del passato in molti Paesi europei, riducendo così la priorità delle vaccinazioni stesse.
La situazione europea
Tuttavia ogni anno le malattie che potrebbero essere prevenute con un vaccino uccidono 1,4 milioni di bambini in tutto il mondo e 32 mila nella regione europea dell’Oms, dove più di 500 mila bambini rimangono non vaccinati, e quindi potenzialmente vulnerabili a queste malattie.
Per esempio, nel 2006 sono stati riportati 55 mila casi di morbillo: i Paesi della Regione devono affrontare in continuazione i focolai della malattia, che tende a superare facilmente le frontiere nazionali. Inoltre, rimane la preoccupazione che malattie eliminate possano ricomparire: gli esperti che monitorano nell’Oms Europa lo status di regione libera dalla polio hanno recentemente espresso la preoccupazione che la malattia possa essere nuovamente importata da altre aree.
«La vaccinazione è senza dubbio uno dei più grandi successi dei nostri tempi in ambito sanitario, ma dobbiamo stare attenti a non adagiarci sugli allori del successo. Se non sosteniamo un’alta copertura vaccinale vedremo molte conseguenze negative: non solo morti evitabili, malattie e sofferenze, ma anche i costi economici per contrastare focolai su vasta scala e provvedere alle cure terziarie», commenta Marc Danzon, direttore regionale dell’Oms Europa.
Paesi di tutta la Regione hanno riconosciuto la necessità di fornire informazioni accurate e bilanciate sui rischi delle malattie e i benefici delle vaccinazioni, partendo dal presupposto che ogni bambino ha diritto a iniziare la vita in modo sano.
«La Settimana europea delle vaccinazioni, iniziata con pochi Paesi, quest’anno vede la partecipazione di quasi metà dei Paesi della Regione. Questo dimostra che l’iniziativa offre un’occasione per affrontare questioni importanti legati alla vaccinazione», afferma Gudjón Magnússon, direttore della Divisione dei programmi sanitari dell’Ufficio regionale per l’Oms Europa.