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Prevenire, proteggere, vaccinare: la settimana delle vaccinazioni 2013



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Prevenire, proteggere, vaccinare (Prevent. Protect. Immunize): lo slogan della settimana europea e mondiale delle vaccinazioni 2013, al via rispettivamente a partire dal 22 e dal 20 aprile, racchiude in sé l’obiettivo dell’iniziativa: aumentare le coperture vaccinali a livello globale.

 

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel mondo sono circa 2-3 milioni i decessi evitati ogni anno grazie alle vaccinazioni, che offrono un’efficace e sicura protezione contro morbillo, rosolia, pertosse, poliomielite, tetano, difterite, polmonite, diarrea da rotavirus, ecc. Allo stesso tempo l’Oms mette in guardia: sono ancora 22 milioni i neonati a cui non vengono somministrati i vaccini di routine. Rimane dunque alto il bisogno di una comunicazione adeguata riguardo i rischi, per il singolo individuo e per la comunità, di non vaccinare i bambini.

 

Nella Regione europea dell’Oms, circa 700 mila persone non ricevono le vaccinazioni di base, ma è ben noto che gruppi a rischio, o i gruppi difficili da raggiungere, esistono in ogni Paese.

 

Paradossalmente, poiché la vaccinazione tiene sotto controllo la maggior parte delle malattie infettive molti genitori non temono più queste patologie. A questo si aggiunge a volte anche la paura delle controindicazioni o delle reazioni avverse ad alcune determinate vaccinazioni. Spesso accade quindi che la percezione del rischio delle possibili conseguenze della vaccinazione sia più alta rispetto a quella della specifica malattia infettiva che la vaccinazione previene.

 

Gli operatori devono quindi tenere conto di questa percezione nell’ambito del colloquio vaccinale, anche già prima della fase informativa, così da poter offrire un’informazione adeguata e rappresentare un punto di riferimento competente ma che rientra comunque in una relazione interpersonale di fiducia.

 

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È dunque fondamentale mantenere e sostenere forti politiche di supporto alle vaccinazioni affinché non si corra il rischio di veder riemergere malattie infettive, evento che comporterebbe, oltre a disabilità e decessi, un peso considerevole sui sistemi sanitari nazionali.

Nel promuovere le campagne di immunizzazione e aumentare le coperture vaccinali, un ruolo cruciale lo giocano le sorveglianze di popolazione che raccolgono dati la cui interpretazione viene messa a disposizione di coloro che devono progettare, realizzare e valutare interventi in salute pubblica.

 

Per esempio, dai dati 2012 sulla sorveglianza sulle malattie batteriche invasive emerge il buon controllo ottenuto per le malattie invasive da H. influenzae, mentre sono ancora presenti molti casi da pneumococco e di meningococco che potrebbero essere evitati con un uso più esteso della vaccinazione. È necessario quindi aumentare ulteriormente le coperture vaccinali per questi patogeni e ridurre quindi morbilità e mortalità.

Le vaccinazioni in Italia: iniziative

Nel nostro Paese, il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) 2012-2014 (pdf 400 kb), pubblicato ad aprile 2012 dal ministero della Salute e approvato con Intesa Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, mira ad essere un documento di riferimento e guida per la pianificazione di politiche di sanità pubblica rivolte alla promozione della salute e, in particolare, alla riduzione o all’eliminazione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino. L’obiettivo principale è quello di armonizzare le strategie vaccinali presenti in Italia per poter superare le eventuali disuguaglianze nella prevenzione di queste patologie e nell’accesso ai servizi da parte di tutti i cittadini, garantendo un’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie per la popolazione generale e per i gruppi a rischio. Leggi l’approfondimento sul Pnpv 2012-2014.

 

Nell’ambito della settimana europea delle vaccinazioni 2013, il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Iss, il 16-17 aprile ha organizzato la due giorni “Il punto sull’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, la vaccinazione HPV e l’accesso alle vaccinazioni nelle popolazioni migranti” con tre obiettivi specifici:

  • fare lo stato dell’arte sulla situazione epidemiologica del morbillo e della rosolia congenita in Italia, evidenziando le attività da mettere in atto o da potenziare per raggiungere l’obiettivo di eliminazione entro il 2015
  • illustrare i punti di vista dei diversi attori coinvolti nell’offerta della vaccinazione contro l’HPV (operatori sanitari, ragazze preadolescenti e famiglie) emersi dal Progetto Valore (VAlutazione LOcale e REgionale delle campagne di vaccinazione contro l’HPV), e condividere iniziative per promuovere la vaccinazione in Italia. Per approfondire, leggi la pagina di EpiCentro dedicata al progetto Valore e scarica i dati regionali sulle coperture vaccinali al 31 dicembre 2012 (pdf 171 kb)
  • condividere con gli esperti del settore gli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto europeo Promovax (PROMOte VAccinations among migrant populations in Europe), finalizzati a favorire l’accesso alle vaccinazioni nelle popolazioni migranti, per valutarne l’utilità e la futura applicabilità sul territorio nazionale. Per approfondire, leggi la pagina di EpiCentro dedicata al progetto Promovax.

Materiali e risorse per gli operatori

Molti sono i materiali utili e le risorse, per operatori e i cittadini, prodotti dalle organizzazioni internazionali sul tema delle vaccinazioni e disponibili sul web su siti internazionali e nazionali. In particolare, su EpiCentro, il reparto di Epidemiologia delle malattie infettive del Cnesps-Iss ha messo a disposizione un archivio, organizzato per Regioni, dove poter consultare la normativa regionale ufficiale più recente sulla prevenzione vaccinale, così come è stata segnalata dagli esperti regionali sulle vaccinazioni. Nell’archivio sono incluse le norme in materia vaccinale, quelle a essa correlate come i Piani socio sanitari o di prevenzione e gli atti ufficiali di recepimento dell’ultimo Pnpv pubblicato. Per approfondire leggi:

 

Data di creazione della pagina: 24 aprile 2013

Revisione a cura del: reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss